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lunedì 11 luglio 2022

Lo Sapevate Che: Lino Banfi: Per presentarlo «una parola è troppa... e due sono poche!» Pugliese DOC, nativo di Andria e registrato all'anagrafe (due giorni dopo la nascita, com'era tradizione a quei tempi in alcune parti d'Italia) come Pasquale Zagaria, è popolare come comico e attore di cinema e TV.


Sa cosa mi disse a Roma il cardinale Poletti? "Lei fa del bene, perchè con il suo personaggio la gente si rilassa e sorride, riconciliandosi un poco con la vita." ...Fra poco mi venderanno in farmacia.          Lino Banfi

 

Che risate, raghezzi!

Pasquale Zagaria, questo il vero nome del Lino Nazionale, è uno degli attori comici più popolari e amati del Bel Paese. Un esito che non poteva neanche lontanamente immaginarsi, quando viveva e studiava nella Andria degli anni '50, paesello sperduto in provincia di Bari, dove è nato l'11 luglio 1936. Avvicinatosi al teatro per evitare la carriera ecclesiastica consigliata dal padre, viene prima scritturato dalla compagnia di Arturo Vetrani e poi, con lo pseudonimo di Lino Zaga, si esibisce in alcune imitazioni che lo rendono subito popolare.

Certo non si trattava di una popolarità televisiva, intesa cioè in senso moderno, ma tanto è bastata, prima di spiccare il salto verso il più sontuoso mondo del cinema, per dargli da mangiare e tenerlo occupato con spettacoli sempre nuovi. Il comico pugliese già allora amava portare in scena elementi tipici della sua terra, come modi di dire, giochi di parole, vezzi, e doppi sensi alquanto piccanti.

Lino Banfi diventa a pieno titolo professionista dell'avanspettacolo: la notorietà aumenta e si trasferisce a Roma, dove nel mitico locale "Puff" di Lando Fiorini, si esibisce con comici del calibro di Enrico Montesano. La sua irresistibile verve contagia i produttori cinematografici che lo scritturarono in diverse commedie come quelle di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, anche se ancora in ruoli secondari.

Gli anni '70: la Commedia sexy all'Italiana

Il suo film di esordio è "Urlatori alla sbarra", di Lucio Fulci, del 1960. Ma è negli anni '70 che Lino Banfi diventa il vero cavallo di battaglia di un genere: quello della Commedia sexy all'Italiana: la sua presenza nelle pellicole dell'epoca, oltre chiaramente all'aggiunta della bella di turno, è una garanzia di incassi strepitosi.

Recita spesso assieme ad altri colleghi come Mario Carotenuto, Gianfranco D'Angelo, Alvaro Vitali, Renzo Montagnani, Edwige Fenech, Gloria Guida, Ennio Antonelli, Jimmy il Fenomeno e Nadia Cassini.

Tra i titoli più celebri del periodo ricordiamo:

Lino Banfi negli anni '80: la tv

Anche i film degli anni '80 vedono la verve del comico Lino Banfi non esaurirsi. Ma ad affiancare la carriera cinematografica c'è anche quella televisiva.

Il suo debutto in televisione è del 1975, con il programma "Senza rete", assieme ad Alberto Lupo. E' poi protagonista di molti varietà, tra i quali Arrivano i mostri del 1977

Dopo una breve parentesi a Canale 5 (con Risatissima) fa il suo rientro in Rai nel 1987. Qui gli viene affidata la conduzione di "Domenica in...", e lui realizza una delle serie più belle dell'inossidabile storica trasmissione.

Visto il consenso di pubblico e critica, i produttori gli affidano anche "Aspettando Sanremo", trasmissione in cui prende le distanze dalla tipica macchietta pugliese per rivelare grandi doti d'intrattenitore.

In questo decennio prende parte a molti film, tra i quali ricordiamo:

Nel 1985 Lino Banfi è uno dei protagonisti del film I pompieri insieme a Paolo Villaggio e Massimo Boldi; nel 1986 recita nuovamente con loro in Scuola di ladri e in Grandi magazzini; l'anno dopo recita nel sequel Missione eroica - I pompieri 2, in Bellifreschi e Com'è dura l'avventura.

Nel 1989 la Rai gli affida un programma tutto suo: Stasera Lino. Ma non solo: nello stesso anno gira la serie televisiva intitolata Il vigile urbano, dove assieme a lui recita anche la figlia Rosanna Banfi.

Gli anni '90

In questo periodo si dedica anche al teatro. Il successo di pubblico arriva comunque dalla tv con "Un inviato molto speciale" e "Un medico in famiglia"; in quest'ultima serie interpreta Libero Martini, più conosciuto come Nonno Libero, personaggio che gli permette di ottenere nuova fama.

In questi anni d fatto Lino Banfi dimostra una volta per tutte la sua straordinaria versatilità e completezza artistica.

Numerosi sono anche i riconoscimenti ottenuti: nel 1992 gli viene conferito il Premio Personalità Europea; nel 1993 il Premio Gino Tani per gli spettacoli di varietà; è inoltre Cavaliere, Comandate e Grand Ufficiale dell'Ordine di Merito della Repubblica Italiana.

Spesso impegnato in campo sociale, Lino Banfi è ambasciatore dell'UNICEF.

Nel 1991 ha pubblicato una sua autobiografia dal titolo "Alla grande" e nel 2003 "Una parola è troppa... - Nonno Libero racconta".

Lino Banfi negli anni 2000 e 2010

A gennaio 2008, a distanza di 24 anni dall'uscita nelle sale de "L'allenatore nel pallone", e dopo una lontananza dal grande schermo durata 20 anni, riveste i panni del celeberrimo Oronzo Canà nel sequel del famoso film: "L'allenatore nel pallone 2". L'episodio è ambientato in pieno scandalo calciopoli e vede, oltre alla conferma del regista di allora Sergio Martino, la presenza di Gigi e Andrea, Anna FalchiLeo Gullotta e Alvaro Vitali.

Instancabile, non smette di partecipare a numerosi altri film, sia per il cinema che per la tv, tra cui:

  • Un'estate al mare, regia di Carlo Vanzina (2008)
  • Focaccia blues, regia di Nico Cirasola (2009)
  • Indovina chi sposa mia figlia! (2009)
  • Scusate il disturbo - film TV (2009)
  • Tutti i padri di Maria - film TV (2010)
  • Il commissario Zagaria - miniserie TV (2011)
  • Buona giornata, regia di Carlo Vanzina (2012)
  • Le frise ignoranti, regia di Antonello De Leo (2015)
  • Quo vado?, regia di Gennaro Nunziante (2016)
  • Vecchie canaglie, regia di Chiara Sani (2021)
  • Surprise Trip, regia di Roberto Baeli (2021)

https://biografieonline.it/biografia-lino-banfisa

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