Che risate, raghezzi!
Pasquale Zagaria,
questo il vero nome del Lino Nazionale, è uno degli attori comici
più popolari e amati del Bel Paese. Un esito che non poteva neanche lontanamente
immaginarsi, quando viveva e studiava nella Andria degli anni '50, paesello
sperduto in provincia di Bari, dove è nato l'11 luglio 1936. Avvicinatosi al
teatro per evitare la carriera ecclesiastica consigliata dal padre, viene prima
scritturato dalla compagnia di Arturo Vetrani e poi, con lo pseudonimo di Lino
Zaga, si esibisce in alcune imitazioni che lo rendono subito popolare.
Certo non si trattava di una popolarità televisiva,
intesa cioè in senso moderno, ma tanto è bastata, prima di spiccare il salto
verso il più sontuoso mondo del cinema, per dargli da mangiare e tenerlo
occupato con spettacoli sempre nuovi. Il comico pugliese già
allora amava portare in scena elementi tipici della sua terra, come modi di
dire, giochi di parole, vezzi, e doppi sensi alquanto piccanti.
Lino Banfi diventa a pieno
titolo professionista dell'avanspettacolo: la notorietà aumenta e si
trasferisce a Roma, dove nel mitico locale "Puff" di Lando Fiorini,
si esibisce con comici del calibro di Enrico Montesano.
La sua irresistibile verve contagia i produttori
cinematografici che lo scritturarono in diverse commedie come quelle di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia,
anche se ancora in ruoli secondari.
Gli anni '70: la Commedia
sexy all'Italiana
Il suo film di esordio è "Urlatori alla sbarra",
di Lucio Fulci, del 1960. Ma è negli anni '70 che Lino Banfi
diventa il vero cavallo di battaglia di un genere: quello della Commedia
sexy all'Italiana: la sua presenza nelle pellicole dell'epoca, oltre
chiaramente all'aggiunta della bella di turno, è una garanzia di incassi
strepitosi.
Recita spesso assieme ad altri colleghi come Mario
Carotenuto, Gianfranco D'Angelo,
Alvaro Vitali, Renzo Montagnani, Edwige Fenech,
Gloria Guida, Ennio Antonelli, Jimmy il Fenomeno e
Nadia Cassini.
Tra i titoli più celebri del periodo ricordiamo:
- La liceale nella classe dei ripetenti
- L'onorevole con l'amante sotto il letto
- La moglie in bianco... l'amante al pepe
- L'infermiera di
notte
- L'insegnante va in collegio
- L'insegnante viene a casa
- L'insegnante balla... con tutta la classe
Lino Banfi negli anni '80: la
tv
Anche i film degli anni '80 vedono la verve del comico
Lino Banfi non esaurirsi. Ma ad affiancare la carriera cinematografica c'è
anche quella televisiva.
Il suo debutto in televisione è del 1975, con il
programma "Senza rete", assieme ad Alberto Lupo. E' poi protagonista
di molti varietà, tra i quali Arrivano i mostri del 1977
Dopo una breve parentesi a Canale 5 (con Risatissima)
fa il suo rientro in Rai nel 1987. Qui gli viene affidata la conduzione di
"Domenica in...", e lui realizza una delle serie più belle
dell'inossidabile storica trasmissione.
Visto il consenso di pubblico e critica, i produttori
gli affidano anche "Aspettando Sanremo", trasmissione in cui prende
le distanze dalla tipica macchietta pugliese per rivelare grandi doti
d'intrattenitore.
In questo decennio prende parte a molti film, tra i
quali ricordiamo:
- Cornetti alla crema (1981)
- Vieni avanti
cretino (1982)
- Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio (1983)
- L'allenatore nel
pallone (1984)
- Il commissario Lo
Gatto (1986)
Nel 1985 Lino Banfi è uno dei protagonisti del
film I
pompieri insieme a Paolo Villaggio e Massimo Boldi;
nel 1986 recita nuovamente con loro in Scuola
di ladri e in Grandi
magazzini; l'anno dopo recita nel sequel Missione eroica - I
pompieri 2, in Bellifreschi e Com'è dura
l'avventura.
Nel 1989 la Rai gli affida un programma tutto
suo: Stasera Lino. Ma non solo: nello stesso anno gira la serie
televisiva intitolata Il vigile urbano, dove assieme a lui recita
anche la figlia Rosanna Banfi.
Gli anni '90
In questo periodo si dedica anche al teatro. Il
successo di pubblico arriva comunque dalla tv con "Un inviato molto
speciale" e "Un medico in famiglia"; in quest'ultima serie
interpreta Libero Martini, più conosciuto come Nonno Libero,
personaggio che gli permette di ottenere nuova fama.
In questi anni d fatto Lino Banfi dimostra una volta
per tutte la sua straordinaria versatilità e completezza artistica.
Numerosi sono anche i riconoscimenti ottenuti: nel
1992 gli viene conferito il Premio Personalità Europea; nel 1993 il
Premio Gino Tani per gli spettacoli di varietà; è inoltre Cavaliere, Comandate
e Grand Ufficiale dell'Ordine di Merito della Repubblica
Italiana.
Spesso impegnato in campo sociale, Lino Banfi è
ambasciatore dell'UNICEF.
Nel 1991 ha pubblicato una sua autobiografia dal
titolo "Alla grande" e nel 2003 "Una parola è troppa... - Nonno
Libero racconta".
Lino Banfi negli anni 2000 e
2010
A gennaio 2008, a distanza di 24 anni dall'uscita
nelle sale de "L'allenatore nel pallone", e dopo una lontananza dal
grande schermo durata 20 anni, riveste i panni del celeberrimo Oronzo
Canà nel sequel del famoso film: "L'allenatore nel pallone
2". L'episodio è ambientato in pieno scandalo calciopoli e vede, oltre
alla conferma del regista di allora Sergio Martino, la presenza di Gigi e
Andrea, Anna
Falchi, Leo
Gullotta e Alvaro Vitali.
Instancabile, non smette di partecipare a numerosi
altri film, sia per il cinema che per la tv, tra cui:
- Un'estate al mare, regia di Carlo Vanzina (2008)
- Focaccia blues, regia di Nico Cirasola (2009)
- Indovina chi sposa mia figlia! (2009)
- Scusate il disturbo - film TV (2009)
- Tutti i padri di Maria - film TV (2010)
- Il commissario Zagaria - miniserie TV (2011)
- Buona giornata, regia di
Carlo Vanzina (2012)
- Le frise ignoranti, regia di Antonello De Leo
(2015)
- Quo vado?, regia di Gennaro Nunziante
(2016)
- Vecchie canaglie, regia di Chiara Sani (2021)
- Surprise Trip, regia di Roberto Baeli (2021)
https://biografieonline.it/biografia-lino-banfisa
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