Reggendo un impero
Donatella Versace nasce a Reggio Calabria, il 2 maggio
del 1955. Celebre stilista italiana, è sorella del più famoso Gianni Versace,
fondatore e realizzatore dell'omonimo impero della moda, il quale ha
contribuito e contribuisce da diversi decenni a fare dello stile e della moda
Made in Italy un segno distintivo nel mondo. Dalla morte del fratello, avvenuta
nel 1997, è diventata la vera reggente del marchio, vicepresidente del gruppo e
volto della celebre etichetta di moda italiana. Suo, difatti, il 20% delle
quote del brand.
Terzogenita della famiglia, dopo Santo e Gianni, Donatella si
lega subito molto al futuro creatore del famoso marchio. Gianni infatti, con il
suo amore per l'arte e per la moda in particolare, finisce per influenzare
subito la sorella, la quale dopo la laurea in lingue decide di seguirlo a
Firenze, per frequentare la stessa scuola di moda.
Donatella Versace impara con Gianni a progettare e realizzare
abiti, apprende i fondamenti del design e si specializza anche lei su tutto
quanto attiene il mondo della maglieria, per giunta in una delle storiche
capitali tessili d'Europa.
All'inizio i due fratelli si occupano soprattutto di tessuti,
che comprano e rivendono alle case di moda e alle boutique fiorentine e
milanesi. Gianni Versace si
dà da fare anche come stilista, lavorando per alcune etichette, e nel frattempo
pensando anche ad una linea tutta sua, con un suo stile altamente riconoscibile
e un brand che porti il suo stesso nome.
Quando questi decide di dare vita ad un'attività in proprio,
Donatella lo segue subito, prendendo in mano tutto l'ambito delle pubbliche
relazioni. Santo Versace, l'altro fratello, si sarebbe unito
soltanto dopo al progetto, occupandosi del ramo finanziario del marchio.
Intanto nel 1978 in via della Spiga a Milano nasce la prima
boutique Versace, la quale apre la strada alla formidabile ascesa della
famiglia all'interno del settore moda.
Donatella
Versace ottiene l'investitura ufficiale negli
anni '80, quando Gianni le affida la direzione di un marchio che, proprio in
quegli anni, sta andando sempre più forte: Versace Versus. La giovane stilista
allora si fa valere per una serie di intuizioni, che rivelano al mondo la sua
abilità nel marketing e nella gestione dell'immagine, dando ottimi risultati
sul piano economico e lavorativo in genere.
La casa Versace infatti, grazie a Donatella, proprio a
partire dagli anni '80 comincia a far sfilare sulle passerelle con i propri
abiti e per le nuove collezioni, personaggi famosi, legati al mondo della
musica e del cinema, anziché semplici modelle. Star come Madonna e
altre celebrità, rendono il marchio italiano il più famoso al mondo e portano
Donatella, Gianni e Santo ad imporsi anche negli Stati Uniti, dove diventano
sinonimo di stile ed eleganza.
Tuttavia, stando proprio a quanto affermerà molti anni dopo,
sarebbe stato proprio durante le sfilate a New York e a Los Angeles che
Donatella avrebbe provato per la prima volta la cocaina, che a partire dagli
anni '90 e, soprattutto dopo la morte di suo fratello, diventerà per lei una
vera tossicodipendenza.
In questo stesso periodo, la stilista conosce anche quello che
diventerà suo marito, il modello americano Paul Beck, da cui si separerà anni
dopo. Nel 1986, dalla loro unione nasce Allegra, la primogenita. Tre anni dopo,
nel 1989, nasce Daniel.
Ad ogni modo, nei primi anni '90 non sono pochi i problemi anche
a livello privato e professionale per Donatella, aggravati e causati,
soprattutto, dalla sua forte dipendenza dalla cocaina. Dal 1992, a suo dire,
avrebbe cominciato ad abusarne.
In questi anni Gianni le affida anche la gestione di marchi
importanti del gruppo, come la linea accessori, quella bimbo, casa, la Versace
Young.
Nell'estate del 1997 Gianni Versace viene ucciso davanti la sua
villa a Miami, in Florida, per mano, con tutta probabilità, di un serial killer, suicidatosi poco tempo dopo. L'evento si
abbatte sulla sorella, la quale da quel momento comincia a fare un uso smodato
e preoccupante di droga.
Nel settembre dello stesso anno, Donatella Versace diventa il
capo del design del gruppo. Tuttavia, fino al 1998, il marchio si ferma
completamente, cancellando molte collezioni in programma.
Nel luglio del 1998, esattamente un anno dopo la morte di
Gianni, Donatella mette la propria firma sulla sua prima linea realizzata per
Versace. La casa di moda ritorna in pista, ben guidata dalla sorella del grande
stilista, la quale continua nella sua politica di legare il marchio alla stelle
dello spettacolo, onde incentivarne la promozione a livello mondiale.
Nel 2000 realizza il famoso abito verde traslucido che Jennifer Lopez indossa in occasione dei Grammy
Awards.
Nonostante la sua dipendenza da cocaina però, sempre più forte
in questi anni, l'ormai signora Versace si lancia in una nuova serie di
situazioni, le quali confermano il suo fiuto a livello imprenditoriale. Il
marchio italiano cerca di imporsi anche nell'ambito delle costruzioni di lusso,
ponendosi in cima ad alcuni dei più importanti alberghi del mondo, quasi tutti
eretti negli Emirati Arabi Uniti.
Nell'ottobre del 2002 poi, i più famosi capi disegnati da Gianni
e Donatella vanno al Victoria and Albert Museum di Londra, in occasione di una
celebrazione internazionale dedicata alla casa di moda italiana.
Nel 2005, convinta dai suoi amici di sempre, come Elton John, oltre che dal suo ex marito, Donatella
Versace decide di ricoverarsi in una clinica di disintossicazione in Arizona,
per uscire dalla sua dipendenza. Dopo circa un anno viene dimessa e, per la
prima volta, al Corriere Della Sera e ad altre riviste, racconta
della sua tossicodipendenza.
Nel 2006 calca le scene cinematografiche per un breve cameo
all'interno del film "Zoolander", film comico
dedicato al mondo della moda (con Ben Stiller).
La figlia Allegra Versace, con il 50% delle quote societarie
ereditate da Gianni
Versace, è la vera e unica erede dell'impero di alta
moda italiano guidato da Donatella.
https://biografieonline.it/biografia-donatella-versace
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