L'ANNIVERSARIO DEI DIRITTI UMANI
Il 10 dicembre 1948
la comunità internazionale adottava a Parigi la Dichiarazione universale dei
diritti umani (DUDU). Un documento che rappresenta ancora oggi il quadro di
riferimento più importante per la tutela dei diritti umani a livello internazionale.
Amnesty International partecipa alle celebrazioni per il 60mo anniversario
dalla firma della Dichiarazione.
LIBERI E EGUALI
IN DIGNITÀ E DIRITTI
«Tutti gli esseri umani nascono liberi
ed eguali in dignità e diritti» è il primo principio inserito dalla comunità
internazionale nella Dichiarazione universale dei diritti umani (DUDU). Un
principio etico fondamentale, che da allora viene riconosciuto dal diritto
internazionale. In 30 articoli, la Dichiarazione sancisce in modo irrevocabile
che tutti gli esseri umani – indipendentemente dal colore della pelle, dal
paese di provenienza, dalla loro religione o cultura – hanno dei diritti di cui
non possono essere privati. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali e
hanno il diritto di vivere in sicurezza e rispettati nella loro dignità. In
tempo di pace come in tempo di guerra.
PROTEZIONE DALLO STATO
Alcuni Stati, come la Francia e gli
Stati Uniti, già in precedenza avevano incluso alcuni diritti umani nella loro
legislazione. Con la DUDU questi diritti diventarono davvero universali e
tutelati a livello mondiale. Gli orrori della seconda guerra mondiale erano
ancora vivi nella memoria collettiva e i leader mondiali si resero conto che il
rispetto dei diritti umani non poteva essere lasciato all’arbitrio dei singoli
stati.
La DUDU determina una serie di categorie di diritti fondamentali. Per esempio,
i diritti associati alla protezione della persona: il diritto alla vita,
l’interdizione della schiavitù e del ricorso alla tortura; altri diritti
riguardano la libertà: libertà di religione, d’espressione e di associazione;
altri ancora mettono in rilievo i diritti economici, sociali e culturali, come
il diritto all’educazione, all’alimentazione e alla salute.
UN IMPORTANTE PESO MORALE...
Benché la DUDU non abbia un valore
giuridicamente vincolante e gli Stati che non la rispettano non corrano il
rischio di subire sanzioni, essa riveste tuttavia una forte peso morale. Gli
articoli contenuti nella Dichiarazione costituiscono la base che regola tutti i
trattati inerenti i diritti umani a livello internazionale, nazionale e
regionale. È il caso, per esempio, della Convenzione europea dei diritti
dell’uomo del 1950 oppure della Convenzione contro la tortura ratificata nel
1965. Oggigiorno, quasi tutti gli Stati hanno integrato almeno una parte di
questi diritti fondamentali nella loro Costituzione. E così facendo s’impegnano
a farli rispettare concretamente.
... MA I
DIRITTI SONO ANCORA CALPESTATI
Purtroppo, le violazioni sono all’ordine
del giorno e numerosi diritti vengono ignorati e calpestati. Non soltanto da
regimi autoritari o da dittature, ma anche nella democratica Europa e perfino
in Svizzera. Gli Stati approfittano del fatto che è molto difficile poter
esercitare un efficace controllo in varie parti del mondo oppure giustificano
la sospensione di certi diritti con l’esigenza di tutelare la “sicurezza
nazionale”, come stanno facendo gli Stati Uniti nell’ambito della “guerra al
terrorismo”.
Ma la DUDU e i numerosi trattati internazionali sono comunque uno strumento
utilissimo, perché permettono ad Amnesty International, alla comunità
internazionale o anche a singoli individui di esercitare pressioni sulle
autorità politiche e ricordare loro la responsabilità di tutelare i diritti e
le libertà di ogni essere umano.
OPPORTUNITÀ
SENZA PRECEDENTI
Fin dal momento della sua nascita, nel
1961, Amnesty International ha combattuto per proteggere i principi sanciti
nella Dichiarazione dei diritti umani, richiamando i governi alle loro
responsabilità. Alcuni progressi sono stati compiuti, ma molto rimane da fare.
Perciò la ricorrenza del 60° della Dichiarazione offre un’opportunità senza
precedenti, per intraprendere una nuova direzione e rigettare le politiche
miopi che negli ultimi anni hanno reso il nostro pianeta un luogo sempre più
pericoloso e diviso. Il rispetto dei diritti umani deve prevalere sugli
interessi politici ed economici di parte. Per avere successo, però, abbiamo
bisogno anche del vostro contributo.
Un mondo più giusto è possibile, costruiamolo insieme!
https://www.amnesty.ch/it/news/2008/l-anniversario-dei-diritti-umani/l-anniversario-dei-diritti-umani
Nessun commento:
Posta un commento