Il 28 maggio si celebra la Giornata mondiale del
gioco, con i giochi di un tempo si insegna una nuova socialità
Le piazze, i giardini e i cortili di tutto il mondo si colorano ogni 28
maggio:si celebra così la Giornata mondiale del gioco
Homo ludens è il titolo del
famoso libro con cui nel 1938 Johan Huizinga spiegò che è il gioco il fondamento
primo di ogni cultura dell’organizzazione sociale.
Insomma, il gioco non è un gioco, ma una cosa serissima. Specie per i bambini. Le attività ludiche sono un diritto
fondamentale di ogni bambino come
stabilito dall’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite). Aiutano a crescere
e a socializzare. Per ricordarlo nel 1998 è stata lanciata questa ricorrenza,
la giornata mondiale del gioco.
28 maggio: si celebra la Giornata mondiale del gioco
L’idea della Giornata mondiale del gioco fu proposta inizialmente da Freda Kim in qualità di presidente dell’ITLA (Associazione internazionale delle ludoteche) con la conseguente approvazione da parte del
comitato, a Seoul nel 1998.
Le Nazioni Unite hanno accettato la proposta e
fissato la Giornata mondiale del gioco nella
data del 28 maggio. Da allora le varie associazioni nazionali delle ludoteche, coadiuvate anche da altri organismi, hanno
avviato la diffusione della pratica.
La proposta partita dalla Corea del Sud
Dato singolare: l’idea
è venuta alla Corea del Sud. Secondo molti
stereotipi e luoghi comuni, in Estremo Oriente ai bambini non verrebbe lasciato il tempo di vivere
la propria infanzia per costringerli da subito a prepararsi alla grande
competizione della vita. Come tutti gli stereotipi, anche questo ha qualche
base di verità. Però è stata la sudcoreana Freda Kim a
lanciare da Seul il World Play Day. Pioniera nella diffusione delle
ludoteche in Corea, all’epoca era presidente dell’International Toy Library
Association.
Il gioco come diritto
L’articolo 7 della Carta dei Diritti dei Bambini approvata
dall’ONU nel 1959 definisce il gioco come «diritto fondamentale». È
dunque come vero e proprio adempimento di un trattato internazionale che ogni
28 maggio si organizzano attività ludiche che coinvolgono adulti ebambini,
attraverso la promozione delle varie associazioni nazionali delle ludoteche. L’importante, come spiegò la fondatrice, è che questa attività non comporti grosse
spese. «L’essenza del World Play Day è
a misura di bambino.
Quello che fanno tutti
i bambini spontaneamente. Pertanto, un World Play Day dovrebbe essere un giorno di totale
attenzione l’uno verso l’altro, di generazione in generazione. Un giorno in cui bambini e adulti fanno
quello che vogliono fare. Un giorno che è
rilassato e sottolinea l’interazione umana.
Non abbiamo bisogno di
fermare il mondo per un giorno. Giochiamo a casa nostra, a casa, a scuola o
nel posto di lavoro». Insomma,
per dirla sempre con Freda Kim, «un giorno che è divertente, e che mostra adulti e bambini in
situazioni interattive che promuovono la crescita sana l’uno dell’altro in
attività semplici e auto-motivate di loro scelta». (Antonio Bassano)
https://www.occhionotizie.it/giornata-mondiale-gioco-nascita-onu-freda-kim/
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