La teoria di Alfred Wegener
Alfred
Wegener ebbe il merito di mettere insieme in modo minuzioso tutti
gli elementi che potevano essere riconosciuti come prove indirette dell'antica
origine comune dei continenti, e di formulare in merito una teoria dettagliata,
completa di un tentativo di datazione. Le sue conclusioni furono comunicate per
la prima volta in pubblico presso la Società Geologica di Francoforte sul Meno, il 6 gennaio 1912, in un
intervento intitolato La formazione dei continenti e degli oceani in
base alla geofisica. Pochi giorni dopo (10 gennaio) presentò le stesse idee
presso la Società per il Progresso delle Scienze Naturali di Marburgo in
un altro intervento dal titolo Gli spostamenti orizzontali dei
continenti. La prima pubblicazione della sua teoria fu nel 1915, nel
saggio Die Entstehung der Kontinente und Ozeane ("La
formazione dei continenti e degli oceani").
Wegener sostenne che nel Paleozoico, e buona parte del Triassico, le
terre emerse formassero un unico supercontinente, che battezzò Pangea,
contrapposto a un unico superoceano, la Panthalassa. La
frammentazione di Pangea era iniziata circa 200 milioni di anni fa. La prima
spaccatura aveva contrapposto Laurasia (Europa, Asia e Nord
America) e Gondwana (Sud
America, Africa e Oceania).
Ulteriori frammentazioni portarono alla suddivisione dei due supercontinenti,
che gradualmente proseguì fino alla conformazione attuale. Wegener fece notare
che in Africa e in America meridionale erano stati rinvenuti fossili di animali
e di piante delle stesse specie, vissuti nella stessa epoca, che non avrebbero
in alcun modo potuto attraversare l'Oceano, per esempio un rettile appartenente
al genere Mesosaurus e
una felce appartenente al genere Glossopteris. Questo fatto diventa facilmente
spiegabile ipotizzando che fossero stati uniti tra loro. Egli studiò inoltre le
tracce lasciate dagli antichi ghiacciai sulle rocce e dimostrò che India,
Australia, Africa meridionale e America meridionale erano state coperte
contemporaneamente dai ghiacci, presumibilmente prima della loro separazione.
Attingendo alle più recenti scoperte
della geologia, Wegener spiegava questi fenomeni di "deriva" dei
continenti descrivendo le terre emerse come enormi "zolle" di Si-Al[3] che galleggiavano su una
superficie anch'essa solida ma molto più malleabile, il Si-Ma[4], situato fra la discontinuità
di Mohorovičić (40 km di profondità) e la discontinuità
di Gutenberg (2900 km). Ciò che mancava all'attenta osservazione di Wegener
era una spiegazione di come tutto ciò fosse avvenuto e di quale fosse il
"motore" in grado di spostare i continenti.
Come si è modificata la crosta terrestre
Le zolle o placche che
costituiscono la crosta terrestre si spostano di appena pochi
centimetri ogni anno. Tuttavia, nei milioni di anni d'età del nostro pianeta, hanno percorso migliaia di chilometri,
originando nuove dorsali oceaniche.
1.
Neoproterozoico (1300 -700 milioni di anni fa):
esiste il supercontinente Rodinia.
2. Neoproterozoico (700
-570 milioni di anni fa): frantumazione del supercontinente in otto continenti.
3.
Cambriano (570 - 510 milioni di anni fa):
i continenti sono alle latitudini tropicali venendo riuniti
nei subcontinenti Gondwana esteso verso il Polo Sud e Laurasia esteso verso il Polo nord.
4.
Devoniano (408 - 362 milioni di anni fa): i
supercontinenti Laurentia e Gondwana si spostano verso latitudini
maggiori, e questo si può osservare dal riscontro di fossili, quali i tilliti
(di origine glaciale), che si possono formare solo a determinate temperature.
5.
Carbonifero (362 - 290 milioni di anni fa): si
sono formati tre continenti: Laurentia, Angara e Gondwana.
6.
Triassico (245 - 208 milioni di anni fa): i
tre continenti si sono uniti formando la Pangea.
7.
Giurassico (208 - 145 milioni di anni fa):
la Pangea comincia a dividersi, la
formazione della nuova dorsale oceanica provoca un generale innalzamento dei
mari.
8.
Cretaceo (145 - 65 milioni di anni fa):
mari caldi e poco profondi ricoprono le aree pianeggianti adiacenti alla
piattaforma continentale. I livelli delle acque superano quelli attuali di 25 metri.
https://it.wikipedia.org/wiki/Deriva_dei_continenti
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