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mercoledì 12 gennaio 2022

Lo Sapevate Che: Gianni Riotta: Firma di punta del giornalismo italiano e scrittore, è palermitano doc. A 17 anni è corrispondente de "Il Manifesto" e collaboratore delle pagine culturali del "Giornale...

 

Gianni Riotta (Palermo12 gennaio 1954) è un giornalistascrittoreconduttore televisivo e accademico italiano naturalizzato statunitense. Dal 2011 lavora per il quotidiano La Stampa. Collabora con l'edizione italiana di HuffPost e dall'aprile 2021 è editorialista per la Repubblica.

Biografia

Figlio di Salvatore Riotta, redattore del Giornale di Sicilia, esordì nel giornalismo a 17 anni, come corrispondente de Il manifesto e come collaboratore delle pagine culturali del Giornale di Sicilia. Dopo essersi laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Palermo,[1] nel 1976 si trasferì a Roma. Successivamente passò a scrivere per La Stampa e quindi, nel 1988, per il Corriere della Sera (grazie alla proposta di Ugo Stille di succedergli come corrispondente da New York). Grazie ad una borsa di studio del Programma Fulbright, negli Stati Uniti frequenta la Columbia University Graduate School of Journalism di New York, dove consegue il Master of Science.[1]

Tornato in Italia, ha insegnato all'Università di Bologna e fa parte del Consiglio di Facoltà del corso di cultura italiana a Princeton, dove ha insegnato Comunicazione. Ha collaborato con The New York TimesThe Washington PostLe MondeForeign Policy. Fa parte del Council on Foreign Relations. Da New York ha fatto il corrispondente per varie testate giornalistiche, tra cui La StampaL'Espresso e il Corriere della Sera, testata, quest'ultima, della quale è stato anche vice-direttore. Il giornalista è inoltre stato allenatore della squadra di calcio Blue Lions per quattro anni.[2]

Il 20 settembre 2006 è stato nominato direttore del TG1. Ha istituito nel 2007, all'interno della rubrica TG1 Benjamin da lui condotta, il premio Libro dell'anno di TG1 Benjamin, assegnato con il voto degli ascoltatori online, che per la sua prima edizione (2008) è andato a Roberto Saviano per Gomorra e per l'edizione 2009 a J. K. Rowling per Harry Potter e i Doni della Morte. È stato duramente contestato per l'enfasi sensazionalista sui dati d'ascolto registrati dai servizi sul terremoto dell'Aquila, avvenuto solo qualche giorno prima.[3][4]

Il 30 marzo 2009, fortemente voluto da Emma Marcegaglia, Riotta ha assunto la direzione de Il Sole 24 ORE,[5] venendo tra l'altro contestato perché il giornale indicò Giulio Tremonti quale miglior candidato italiano per il premio Persona dell'anno senza che la redazione venisse in nessun modo coinvolta nella scelta;[6] ha lasciato spontaneamente la direzione del giornale il 15 marzo 2011.[7] Roberto Saviano non mancò di dichiarare pubblicamente il suo dispiacere per le dimissioni di Riotta, affermando che "la sua direzione ha realizzato un giornale libero, con al centro la battaglia antimafia che una parte responsabile di Confindustria aveva deciso di combattere".[8]

Durante la sua direzione, Riotta ha dato al giornale una linea più generalista e meno orientata all'informazione di settore,[9] ha proposto un "pacchetto innovazione"[10] e la "realizzazione di nuovi prodotti e un piano di ulteriore rafforzamento dei contenuti in chiave digitale".[11] Riotta ha anche riorganizzato il seguitissimo inserto culturale Domenicale, dandogli fra l'altro un formato tabloid. A seguito di tensioni sui tagli economici dei giornalisti, dovuti al più grave crollo delle vendite nella storia del quotidiano,[12] il 4 febbraio l'assemblea dei giornalisti lo ha sfiduciato con il 70% dei voti.[13]

Dal 2011 insegna al master in Rappresentanza degli Interessi, Politica e Istituzioni della Luiss Guido Carli; dal 2012 è socio, oltreché membro del consiglio di amministrazione, dell'ONG Oxfam Italia,[14] mentre dal 2014 conduce la trasmissione Eco della Storia in onda sul canale Rai Storia.[15] Dal 2018 è direttore della scuola di giornalismo "Massimo Baldini" della Luiss Guido Carli di Roma, scuola che dal 2019 diventa master di Giornalismo e Comunicazione multimediale.

Nel 2014 viene definito da Glenn Greenwald, allora giornalista del The Guardian e poi fondatore del giornale The Intercept, "the opposite of journalism" (l'opposto del giornalismo).[16][17]

Sposato e padre di due figli, vive in prevalenza negli Stati Uniti. Dal 2001 ha anche la cittadinanza statunitense.[18]

Premi e riconoscimenti

·        

Grande Ufficiale

— Roma, 27 dicembre 2000

·       Nel 1992, con il libro Cambio di stagione, ha vinto il premio Grinzane Cavour e il Premio Bergamo.[19]

·       Nel 1998 vince il Premio Napoli, con Il principe delle nuvole.[20]

·       Premio "È giornalismo" nel 1997, del Premiolino e di numerosi altri premi, tra cui l'Ischia.

·       Vincitore, con Principe delle nuvole, del premio inglese "Libro dell'Anno" e del Florio Prize come migliore traduzione.

·       Nel 2008 è stato insignito del Premio Don Pino Puglisi intitolato al sacerdote ucciso dalla mafia per l'impegno civile contro la criminalità organizzata.

·       Nel 2010 vince il Premio Palmi per la sezione "giornalismo".[21]

·       Nel 2013 gli è stato attribuito il Premio America della Fondazione Italia USA e il Premio Giornalistico Amerigo.[22]

Opere

Saggistica

·       N. Y. Undici settembre, Einaudi, 2001

·       La prima Guerra Globale, Rizzoli, 2003

·       Le cose che ho imparato, Mondadori, 2011

·       Politica 2.0. Le prospettive della democrazia digitale (con Gianfranco Fini e Daniele Bellasio), Armando Editore, 2013

·       Il web ci rende liberi?, Einaudi, 2013

Narrativa

·       Cambio di stagione, Feltrinelli, 1991

·       Ultima dea, Feltrinelli, 1994

·       Ombra, Rizzoli, 1995

·       Principe delle nuvole, Rizzoli, 1997

·       Alborada, Rizzoli, 2002

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

https://www.wikiwand.com/it/Gianni_Riotta

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