“L'energia e
la persistenza conquistano tutte le cose.” Benjamin Franklin
Fulmini e saette!
Nato a Boston il 17 gennaio 1706, figlio di un
mercante inglese, Benjamin Franklin ha un'infanzia difficile: frequenta assai
poco la scuola ed in giovinezza fa un poco di tutto, dal tipografo al
cartolaio, dallo scrittore all'editore, distinguendosi sempre, però, per la sua
intelligenza e tenacia. Sposatosi nel 1730, ha tre figli e solo quando
raggiunge la quarantina, inizia a dedicarsi in modo più concreto agli studi
scientifici, fondando la American Philosophical Society.
Nel 1746 assiste a Boston ad una conferenza sulle
meraviglie e le scoperte dell'elettricità che lo entusiasma al punto di
acquistare tutta l'attrezzatura esposta; essendo abbastanza a conoscenza dei
lavori e delle esperienze di Gilbert, von Guericke e Nollet, si dedica quasi
interamente agli studi sull'elettricità.
La sua scoperta più nota è quella che il fulmine non è
altro che una manifestazione di elettricità, convinzione scaturita da una serie
di osservazioni circa la somiglianza fra i fulmini e le scintille elettriche,
nella loro forma, colore e velocità.
Nel 1747 Franklin chiarisce l'effetto elettrico delle
punte ed inizia le ricerche per la realizzazione di un pratico parafulmine. Nel
corso dei suoi studi, nel 1752, effettua il famoso esperimento come
dimostrazione delle sue convinzioni sul fulmine. Propone quindi di installare,
su torri o campanili, una gabbia metallica con pedana isolante sulla quale deve
porsi l'operatore, corredata di un'asta di ferro appuntita dell'altezza di
circa nove metri: in presenza di una nube temporalesca il ferro si sarebbe
elettrizzato e, muovendo un filo di ferro vicino all'asta, l'operatore avrebbe
provocato una corrente istantanea fra l'asta e la massa.
L'esperimento viene effettuato, con pieno successo,
nel 1752 dallo scienziato francese Dalibard.
Avuta la certezza della sua intuizione, Franklin
inventa poi il parafulmine: Per inciso, il primo importante impianto di
parafulmini viene installato nel 1760 sul faro di Eddystone a Plimouth.
Ma Franklin fa altre due fondamentali scoperte:
"il potere delle punte", il cui argomento è trattato in una serie di
lettere sull'elettricità fra il 1747 e il 1754, e che l'elettricità è
costituita da "un unico fluido", demolendo così la teoria dualistica
di C.Du Fay. Nel 1751 espone ufficialmente tutte le sue idee sui fenomeni
elettrici nella pubblicazione "Opinions and conjectures concerning the
properties and effects of the electrical matter".
Negli anni successivi svolge un'intensa attività
politica; nel 1757 è a Londra quale rappresentante di diverse colonie
americane, tornando in patria solo allo scoppio della guerra di secessione,
mentre nel 1776 è in Francia quale rappresentante diplomatico al Congresso
Continentale.
Tornato in America nel 1785, lavora sino alla morte,
che avviene a Filadelfia il 17 aprile 1790, a nuove scoperte ed invenzioni nei
campi più disparati. Per il suo impegno di patriota e per avere, nel 1754,
avanzato un progetto di unificazione di tutte le colonie americane, sarà
riconosciuto come l'ideatore degli Stati Uniti d'America.
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