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venerdì 12 novembre 2021

Lo Sapevate Che: Giulio Carlo Argan. Intellettuale e storico dell’arte: Insigne storico dell'arte e accademico, prestato per un periodo alla politica, è stato l'autore di un manuale sulla storia dell'arte su cui si sono formate generazioni di studenti dal dopoguerra ad oggi

 

La storia dell’arte e della critica d’arte italiane del Novecento è stata profondamente segnata dalla personalità di Giulio Carlo Argan. La sua figura di intellettuale e di illustre studioso non fu mai disgiunta da quella di servitore dello Stato fattivamente impegnato nell’azione di tutela del bene culturale.

Giorgio Napolitano

Il volume raccoglie gli atti degli ultimi due importanti convegni dedicati a Giulio Carlo Argan (1909-1992), in occasione del centenario della sua nascita. Il libro affronta il ruolo di Argan nella cultura del suo tempo, la ricostruzione del suo magistero come storico dell’arte, intellettuale e critico militante, attraverso gli interventi di Maurizio Calvesi, Antonio Pinelli, Salvatore Settis, Paolo Portoghesi, Andrea Carandini e molti altri. In questo confronto con la figura e l’opera di Argan si sono cimentati studiosi di generazioni diverse: dall’ultimo testimone di una irripetibile stagione della critica, Gillo Dorfles, fino ai più giovani studiosi. Si chiudono quindi le celebrazioni del centenario della sua nascita, quasi in coincidenza con il ventennale della sua scomparsa.

Argan, nato nello stesso anno tra gli altri di Norberto Bobbio, di Leone Ginzburg e di Rita Levi Montalcini, faceva parte di quella irripetibile generazione di torinesi che aveva vissuto nella propria infanzia il conflitto mondiale e che vide nella propria giovinezza le lotte operaie, poi la presa di potere, l’affermazione e il crollo del fascismo. Erano nati in un altro mondo, tra gli ultimi barlumi della Belle époque, ma vissero gli anni formativi nel pieno del furore totalitario e tra due guerre che sconvolsero l’assetto del mondo. La sua fama presso il grande pubblico è legata da una parte al manuale di storia dell’arte per i licei e dall’altra all’incarico come sindaco di Roma, elementi solo apparentemente distanti, perché testimonianza di quell’impegno per il riconoscimento della funzione educativa e civile dell’intellettuale.

Il volume, completo nella parte finale di foto, percorso biografico e bibliografia critica, è diviso in più sezioni in cui si presenta la figura di Argan nel suo complesso, a partire dalle prolusioni generali, per toccare poi aspetti specifici dei rapporti con altri studiosi, dei temi della tutela, del restauro, del museo, dell’estetica, della politica, del linguaggio critico e dell’uso dei mezzi televisivi, fino alla valutazione dell’attualità/inattualità della critica arganiana oggi, carteggi e importante documentazione inedita.

Una vasta sezione raccoglie, in un ordine tematico cronologico, i contributi su singoli aspetti e fasi della storia dell’arte, partendo dai volumi delle “Opere” e delle varie raccolte di scritti, quelli sul Rinascimento e Barocco: Classico AnticlassicoImmagine e Persuasione, e su Sette-Otto-Novecento: Studi e noteSalvezza e caduta nell’arte modernaProgetto e destinoL’arte moderna 1770-1970Da Hogarth a Picasso.

Claudio Gamba, curatore del volume, sottolinea che questo lavoro intende testimoniare quanto la lezione di un “criticismo laico” sia ancora viva e possa costituire il presupposto per rivendicare alla storia dell’arte quello statuto intellettuale e professionale che sempre più spesso le viene negato. Da qui il titolo del libro Argan storico dell’arte e intellettuale, benché non ci fosse per lui separazione tra i due aspetti: la storia dell’arte è storia, e ogni storico che adempia alla sua funzione critica è un intellettuale, come ogni intellettuale consapevole è uno storico. La lezione di non separare gli studi e la ricerca disciplinare dall’impegno di una militanza intellettuale e politica, rimane oggi, nonostante tutto, la ragione dell’attualità del pensiero arganiano.

 

Il Comitato Scientifico

Antonio Pinelli, presidente del Comitato Nazionale

Marisa Dalai Emiliani, vicepresidente del Comitato Nazionale

Michela di Macco, segretario tesoriere del Comitato Nazionale

Marina Righetti, direttore del Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo, Sapienza

Università di Roma

Claudia Cieri Via, membro della Giunta esecutiva del Comitato Nazionale

Claudio Gamba, coordinatore delle attività del Comitato Nazionale

 

Giulio Carlo Argan (Torino, 17 maggio 1909 – Roma, 12 novembre 1992) è stato un critico d’arte, politico e docente italiano. Negli anni venti frequenta l’ambiente culturale gobettiano e si forma all’Università di Torino con Lionello Venturi, ricevendone l’esempio di una critica di impostazione crociana, ma estesa anche all’arte contemporanea. Nel 1933 vince il concorso per Ispettore alle Antichità e Belle Arti, prima a Torino poi a Modena, svolge progetti di catalogazione, riordino, restauro, e infine a Roma alla Direzione generale, sotto il ministro Bottai, elabora il progetto di un Istituto Centrale del Restauro affidato all’amico Cesare Brandi. Lascia l’Amministrazione delle Belle Arti nel 1955 per andare a insegnare prima a Palermo poi a Roma alla cattedra che era stata dei Venturi, di Toesca e di Salmi. Tutta la sua opera del dopoguerra, che vede un superamento delle iniziali posizioni crociane attraverso la lettura di Gramsci da una parte e Husserl dall’altra, ruota intorno al problema didattico, e quindi sociale, dell’arte, alla necessità di un’educazione estetica che rispondesse alla crisi dell’arte di fronte all’avanzare dei progressi tecnologici. Gli anni cinquanta sono anche il periodo delle grandi monografie: nel 1951 Walter Gropius e la Bauhaus, nel 1952 Borromini, nel 1953 Scultura di Picasso, nel 1955 BrunelleschiFra Angelico Pier Luigi Nervi, nel 1957 L’architettura barocca in ItaliaBotticelli Marcel Breuer. Primo sindaco non democristiano della Roma repubblicana dal 1976 al 1979, Argan è stato dagli anni settanta un esponente di prestigio della Sinistra Indipendente e senatore dal 1983 al 1992 nella IX e X Legislatura. Negli anni ottanta continua l’impegno politico come senatore comunista e come instancabile polemista su settimanali e quotidiani, con scritti sempre più brevi e sempre più incisivi, in difesa del patrimonio artistico, della centralità dello Stato, contro il degrado dell’università e l’avanzare di una poststoricità ben più grave del pur detestato postmoderno.

https://artslife.com/2012/11/07/giulio-carlo-argan-intellettuale-e-storico-dellarte/

 

 

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