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venerdì 26 novembre 2021

Lo Sapevate Che: Scoperta la tomba di Tutankhamon: «Finalmente fatto straordinaria scoperta nella Valle STOP Grandiosa tomba con sigilli intatti STOP Ricoperto tutto fino vostra venuta STOP Congratulazioni». Con questo telegramma l'archeologo Howard Carter, agli inizi di novembre, comunica all'amico e mecenate Lord Carnarvon la più importante scoperta della storia dell’archeologia: la tomba del faraone Tutankhamon!

 

Alla scoperta della tomba di Tutankhamon

Il 4 novembre del 1922 il britannico Howard Carter scoprì la tomba del faraone bambino, intatta e piena di tesori. L’archeologo avrebbe dedicato il resto della sua vita a classificare e restaurare le migliaia di oggetti rinvenuti e oggi esposti al Museo egizio del Cairo

Quando il 4 novembre 1922 l’egittologo britannico Howard Carter scoprì la tomba perduta di Tutankhamon, questa era praticamente intatta. Al suo interno c’era ancora la mummia del faraone, circondata da un ricco e luccicante corredo di oggetti funerari. Quasi nel giro di una notte il fino ad allora insignificante Tutankhamon si trasformò in una superstar del mondo antico, mentre Carter, con sua grande sorpresa, divenne l’archeologo più famoso di tutti i tempi. Dopo sei infruttuose campagne di scavi nella Valle dei Re, e senza la fiducia dell'opinione pubblica che riteneva gli scavi una perdita di tempo (nell’area erano state rinvenute numerose tombe reali, ma erano state tutte svuotate nell’antichità) Carter era sul punto di gettare la spugna.

Poi, appena dato il primo colpo di piccone in un ultimo disperato tentativo, abbiamo fatto una scoperta che superava di gran lunga le nostre più rosee aspettative

La sua perseveranza venne quindi premiata: aveva trovato la tomba perduta del faraone. La tomba era piena di uno sbalorditivo assortimento di articoli funerari: carri, letti, bauli, scatole, involti, curiosi oggetti rituali e molto altro. Nessun altro archeologo si era mai trovato davanti a oltre cinquemila fragilissimi oggetti tutti con l'urgente bisogno di essere conservati a causa delle minacce dell'improvviso cambiamento climatico.

La stessa cura meticolosa nella catalogazione e nella conservazione fu perpetuata nel corso degli anni, via via che degli oggetti funebri venivano recuperati dall’anticamera, dalla camera funeraria, dal tesoro e dall’annesso. L’unico manufatto che ricevette sorprendentemente poca attenzione fu la mummia del re. Come molti egittologi della sua epoca, Carter deve aver ritenuto la mummia irrilevante dal punto di vista archeologico, e permise che venisse sbendata e sottoposta ad autopsia poco dopo che era stata estratta dal suo sarcofago d’oro.

L’epilogo

Nel 1924 una banale disputa sui permessi d’accesso indusse Carter a interrompere i lavori nella tomba. Il Servizio delle antichità, considerando la sua decisione una reazione eccessiva confiscò il sito. Seguirono mesi di negoziazioni, fino a che non fu raggiunto un accordo e il sito fu riaperto. Il passo successivo, per Carter, era di pubblicare il resoconto degli scavi: un’impresa enorme e mai completata. Questo potrebbe spiegare perché non abbia mai ricevuto riconoscimenti ufficiali in Gran Bretagna.
Carter morì a Londra il 2 marzo 1939 e lì fu sepolto, nel cimitero di Putney Vale. La grande maggioranza degli oggetti funerari di Tutankhamon è oggi conservata al Cairo e formerà il cuore del nuovo Grand Egyptian Museum di Giza. Tutankhamon continuerà a riposare nella sua tomba nella Valle dei Re
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https://www.storicang.it/a/alla-scoperta-della-tomba-di-tutankhamon_14607

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