L’idea di collegare
il Mar Rosso con il Mar Mediterraneo è antichissima: si trattava di aprire un
varco tra Africa e Asia per evitare la circumnavigazione dell’Africa.
Prima dell’apertura del canale di Suez molte merci dovevano essere
scaricate e trasportate via terra e poi nuovamente reimbarcate nel mar
Mediterraneo e nel mar Rosso. Un viaggio lunghissimo ed estenuante che
rallentava e ostacolava i commerci.
Storia
di un canale
Verso il 1300 a.C.
nell’antico Egitto venne costruito il “Canale dei Faraoni” utilizzato per
alcuni secoli e poi abbandonato a causa di un probabile insabbiamento. Intorno
al 600 a.C., come racconta il greco Erodoto nelle “Storie”, gli Egiziani
intrapresero i lavori per un nuovo scavo, senza riuscire a portarlo a termine.
Il canale fu completato, successivamente, dal re Dario I, il conquistatore
persiano dell’antico Egitto. Durante la dominazione araba il canale fu chiuso
definitivamente per motivi di sicurezza.
L’esigenza di un
collegamento fra i due mari ritornò, ancora più rilevante, al tempo dei
mercanti veneziani che si resero conto che quel tratto di terra ostacolava i
loro commerci.
Napoleone Bonaparte,
tre secoli più tardi, durante la spedizione in Egitto, sognò l’apertura di un
nuovo varco. Le erronee tecniche di rilevazione, che presupponevano un
dislivello di quasi nove metri tra un mare e l’altro e imponevano la
costruzione di una serie di chiuse per rendere possibile la navigazione, fecero
naufragare il Progetto.
Qualche decennio
dopo l’opera venne realizzata dal francese Ferdinando de Lesseps, su Progetto dell’ingegnere trentino Luigi Negrelli.
Luigi Negrelli
nacque a Pieve, un sobborgo di Fiera di Primiero, in Trentino, all’epoca
territorio dell’Impero Austro-ungarico. Fece i primi studi a Feltre e poi ad
Innsbruck, diventò ingegnere e si occupò di costruzione di numerose strade
montane, regolazione di torrenti spesso impetuosi, pianificazione della
viabilità fluviale e progettazione di linee ferroviarie. Le sue capacità
progettuali, ben presto, lo portarono a varcare i confini dell’Impero. Le sue
opere sono importanti e numerosissime, per citarne alcune: il viadotto di
Praga, la canalizzazione del Reno, la ferrovia Zurigo–Basilea, la Meridionale
ferrovia tra Milano e Venezia, la Settentrionale che collega Vienna alla Boemia
e alla Moravia, la Verona-Trento-Bolzano.
L’importanza
delle idee
Negrelli maturò
l’idea che, l’arco alpino, collocato al centro dell’Europa, dovesse diventare
anche il crocevia degli scambi commerciali tra l’Est e l’Ovest. Le vie di
comunicazione dell’area alpina avrebbero pertanto dovuto essere riorganizzate
per svolgere la loro funzione di anello di congiunzione tra paesi e popoli
diversi, consentendo di collegare i porti del Mediterraneo con le regioni
mitteleuropee.
Fu in quest’ottica,
che già negli anni della sua permanenza in Svizzera, cominciò ad appassionarsi
ad un progetto ingegneristico di enorme portata: quello del taglio dell’istmo
di Suez, progetto al quale dedicò gran parte delle sua vita.
Nel giugno del 1856
partecipò, quale rappresentante del governo di Vienna, alla riunione parigina
della «Commissione internazionale per la costruzione del Canale di Suez».
Il suo progetto la spuntò su tutti gli altri e venne accolto dalla Commissione
internazionale.
I lavori prevedevano
il collegamento diretto del Mar Rosso con il Mediterraneo, senza deviazioni verso
il Nilo e anche senza l’utilizzo di chiuse; teneva conto dei suoi studi sulla
livellazione delle coste dell’istmo di Suez, dei sondaggi del fondo marino e
della progettazione del molo e del porto per assicurare un ingresso sicuro e
agevole all’imbocco del canale, in ogni stagione.
Molte furono le
obiezioni rivolte, spesso non mosse da ragioni tecniche, ma piuttosto da
motivazioni politico-finanziarie. I ritardi organizzativi non gli consentirono
di vedere l’inizio della sua opera più importante e spesso fu ignorato e
sottovalutato anche il suo contributo alla realizzazione stessa dell’opera.
Luigi Negrelli morì a Vienna il I° ottobre 1858.
“Se il Canale di Suez diventa una realtà, della
quale cosa non dubito più, io credo di essere stato più di molti altri utile ad
esso per tutti i tempi avvenire” – L. Negrelli
Due mesi dopo la sua
morte venne fondata la «Compagnia universale del Canale di Suez»,
pilotata dal diplomatico francese Ferdinand de Lesseps, che nel 1859 diede
l’avvio ai lavori di scavo.
Il
Canale di Suez ieri
I lavori di scavo
durarono dieci anni, grazie ad una cooperazione tra molte nazioni europee, tra
cui la Francia che
diede il contributo maggiore. Il canale collega il mar Mediterraneo al mar
Rosso ed è stato realizzato con il taglio dell’istmo di Suez che collegava
l’Africa all’Asia. E’ composto da due tratte che si trovano a nord e sud del
Grande Lago Amaro ed originariamente era lungo 161 km.
Venne inaugurato il
17 novembre 1869 con una cerimonia sfarzosa: una lunga fila di navi, in testa
il panfilo francese Aigle, con a bordo l’imperatrice Eugenia, moglie di
Napoleone terzo ed ultima imperatrice di Francia.
Il
canale di Suez oggi
Nell’anno 2010 il
canale fu allargato e nel 2015 raddoppiato in alcuni tratti. Attualmente,
misura 193 km di lunghezza, 24 m di profondità, per una larghezza
massima di 225 m. e consente il transito di navi con pescaggio massimo di 20 m. Il transito delle navi è
organizzato in tre convogli alternati al giorno che si incrociano al Grande
Lago Amaro e al by-pass di al-Balla. Il transito dura in media circa 15 ore.
Nel canale transitano in media 78 navi al giorno.
L’
importanza economica e politica
Il
canale ebbe un effetto immediato e fondamentale sui commerci mondiali, giocò un
ruolo importante nello sviluppo della navigazione a vapore e nell’aumentare la
penetrazione europea in Africa.
Il 29
ottobre 1888, la convenzione di Costantinopoli confermò la neutralità
del canale (sotto protezione britannica), dichiarato «libero e aperto, in tempo di guerra come in tempo
di pace, a qualsiasi nave civile o militare, senza distinzione di bandiera».
A
distanza di 151 anni dalla sua costruzione, il Canale rimane una delle arterie
marittime fondamentali. E’ uno dei quattro “chekpoints” di importanza globale,
punti obbligatori di passaggio di merci e risorse energetiche lungo le
principali rotte commerciali internazionali.
https://www.icpergine1.it/17-novembre-1869-inaugurazione-del-canale-di-suez/
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