L'origine delle specie è una tra le opere cardine nella storia scientifica e, senza dubbio, una delle più eminenti in biologia, scritta dal naturalista inglese Charles Darwin.
Pubblicata per la prima volta il 24 novembre 1859, in essa Darwin spiegava la
sua teoria dell'evoluzione,
riportandovi le osservazioni che egli stesso aveva compiuto durante una
spedizione, secondo cui «gruppi» di organismi di
una stessa specie si
evolvono gradualmente nel tempo attraverso il processo di selezione naturale, un
meccanismo che venne reso noto per la prima volta a un pubblico non
specialistico proprio grazie a questo libro. L'opera contiene dettagliate prove
scientifiche che l'autore ebbe il tempo di accumulare sia durante il secondo viaggio del HMS Beagle nel 1831, sia al suo ritorno, preparando
diligentemente la sua teoria e, contemporaneamente, rifiutando quella più in
voga fino a quel tempo, il creazionismo, che
ritiene le specie come il frutto della creazione di Dio e quindi perfette ed immutabili.
Il libro risultò accessibile anche ai non specialisti e suscitò
da subito un grande interesse.
I primi scritti sulla
teoria
Darwin fu ben consapevole delle
implicazioni che la sua teoria poteva avere sull'origine dell'umanità, e del
grave pericolo che la sua carriera e reputazione di eminente geologo potesse
essere compromessa da una condanna per blasfemia. Per questi motivi,
egli lavorò in segreto ed ottenne delle prove schiaccianti a supporto della sua
teoria. Col tempo crebbe in lui il desiderio di discutere le sue idee con i
colleghi e, nel gennaio del 1842, inviò a Lyell una descrizione della
sua teoria. Lyell, spaventato nel vedere il suo vecchio alleato aderire alla
teoria della trasmutazione
delle specie, notò che Darwin «si rifiuta di vedere un inizio per ogni gruppo di specie».
Nonostante i problemi di salute, nel
giugno 1842 Darwin scrisse a matita un abbozzo di 35 pagine sulle quali poi
lavorò per ampliare il suo saggio. Il botanico Joseph Dalton Hooker divenne il suo
principale sostenitore e nel 1845 Darwin gli offrì il suo
"schizzo" per eventuali commenti, ma senza ricevere un'immediata
risposta. Nel gennaio 1847, quando le condizioni
di salute di Darwin attraversavano un momento di particolare criticità, Hooker
ebbe modo di visionare gli scritti: le sue critiche positive erano ciò di cui
Darwin aveva bisogno. In seguito, Darwin fece un accurato studio sui Cirripedi che stabilizzò le sue credenziali
di biologo apportando ulteriori prove a favore della sua teoria.
La pubblicazione
Nella primavera del 1856 Charles Lyell portò all'attenzione di Darwin uno
scritto introduttivo sulle specie di Alfred Russel Wallace, un naturalista che
lavorava nel Borneo, e tentò di convincerlo a pubblicare il
suo lavoro per anticipare Wallace. Darwin fu costretto a scegliere fra una
relazione completa ma di lunga e laboriosa redazione, o un articolo di
dimensioni ridotte ma di più rapida redazione; scartò l'idea di esporsi al
giudizio di un editore, cosa vincolante per la pubblicazione su una rivista
scientifica. Il 14 maggio 1856 iniziò un abbozzo della relazione e, dopo
luglio, decise di produrre un trattato tecnico completo sulle specie.
Proprio durante il suo massimo impegno
nello scrivere il libro sulla Selezione naturale, il 18
giugno 1858 ricevette da
Wallace una ventina di pagine in cui era descritto un meccanismo evolutivo,
un'inaspettata risposta ai recenti incoraggiamenti che Darwin stesso gli aveva
dato, con la richiesta di mandare il tutto a Lyell. Darwin scrisse a Lyell che
«le sue parole si sono avverate come una vendetta... preventiva» e che egli
avrebbe «ovviamente subito scritto ed offerto di mandare l'articolo a qualunque
rivista» che Wallace avesse scelto, aggiungendo che «tutta la mia originalità,
per quanto grande potesse essere, sarà fatta a pezzi». Il 1º luglio 1858 furono
presentati alla Società Società Linneana i lavori di Wallace e
Darwin intitolati rispettivamente On the Tendency of Species to form
Varieties e On the Perpetuation of Varieties and Species by
Natural Means of Selection. La reazione del pubblico fu sorprendentemente
tiepida.
Darwin a questo punto lavorò
intensamente ad un «riassunto» della sua Selezione naturale,
scrivendolo in buona parte affidandosi alla propria memoria. Lyell si accordò
con l'editore John
Murray, che accettò di pubblicare il manoscritto senza averlo visto, e di pagare
a Darwin i due terzi del guadagno netto. Darwin aveva deciso di intitolare il
libro An Abstract of an Essay on the Origin of Species and Varieties
through Natural Selection (Riassunto del saggio sull'origine delle
specie e varietà per mezzo della selezione naturale), ma dietro
suggerimento di Murray lo abbreviò nel più agile On the Origin of
Species through Natural Selection (Sull'origine delle specie per
mezzo della Selezione naturale).
L'origine fu pubblicata la
prima volta il 24 novembre 1859, al prezzo di 15 scellini ed andò immediatamente esaurita,
tutte le 1250 copie furono richieste dai librai lo stesso giorno. La seconda
edizione risale al gennaio del 1860 e, durante l'esistenza di Darwin,
il libro passò attraverso sei edizioni, con successivi cambiamenti e revisioni
per rispondere alle critiche avanzate. La traduzione in italiano risale al 1864
e fu curata da Giovanni
Canestrini e da Leonardo
Salimbeni.
Nel 1871, Mivart pubblicò On
the Genesis of Species (Sulla genesi delle specie), la più abile
critica alla selezione naturale durante la vita di Darwin. Darwin ne fu toccato
personalmente e per la fine dell'anno apportò un'estesa revisione all'opera,
tra cui l'aggiunta di un nuovo capitolo per smentire Mivart. Altre modifiche
inclusero la frase di Herbert Spencer di "sopravvivenza del più
forte" e l'aggiunta di "by the Creator" nella frase
conclusiva:
(EN) «There is
grandeur in this view of life, with its several powers, having been
originally breathed by the Creator into a few forms or into
one; and that, whilst this planet has gone circling on according to the fixed
law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and
most wonderful have been, and are being evolved.» |
(IT) «C'è qualcosa di grandioso in questa
idea della vita, con le sue infinite potenzialità, originariamente
infuse dal Creatore in pochissime o in una sola forma; e,
mentre questo pianeta ha continuato a roteare seguendo le immutabili leggi di
gravità, da un inizio così semplice infinite forme, sempre più belle e
meravigliose, si sono evolute e tuttora si evolvono.[1]» |
Darwin informò Murray di una colletta
che alcuni lavoratori del Lancashire avevano
fatto per comprare la quinta edizione a 15 scellini, suggerendo un'edizione più
economica. La sesta edizione dell'opera fu pubblicata da John Murray il 19
febbraio 1872 ad un prezzo
ridotto a 7 scellini e 6 pence, usando caratteri più piccoli: le vendite
aumentarono da 60 a 250 copie al mese.
https://it.wikipedia.org/wiki/L%27origine_delle_specie
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