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lunedì 1 novembre 2021

Lo Sapevate Che: Alda Merini: Alda Giuseppina Angela Merini, nota semplicemente come Alda Merini è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana.


Ogni poeta vende i suoi guai migliori.” Alda Merini

 

Più bella della poesia

Alda Merini, poetessa milanese, nasce nel capoluogo lombardo il 21 marzo 1931.

Minore di tre fratelli, le condizioni della famiglia sono modeste. Alda frequenta le scuole professionali all'Istituto "Laura Solera Mantegazza"; chiede di essere ammessa presso il liceo Manzoni, ma - sembra incredibile - non supera la prova di italiano. In questi anni dedica molto tempo anche allo studio del pianoforte.

Spinta da Giacinto Spagnoletti, suo vero scopritore, esordisce come autrice alla tenera età di quindici anni. Spagnoletti sarà il primo a pubblicare un suo lavoro, nel 1950: nella "Antologia della poesia italiana 1909-1949" compaiono le sue poesie "Il gobbo" e "Luce".

Nel 1947 incontra quelle che definirà come "prime ombre della sua mente": viene internata per un mese all'ospedale psichiatrico di Villa Turno.

Nel 1951, anche su suggerimento di Eugenio Montale, l'editore Scheiwiller stampa due poesie inedite di Alda Merini in "Poetesse del Novecento".

In questo periodo frequenta per interesse di lavoro ma anche per amicizia Salvatore Quasimodo.

Sposa Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie di Milano, nel 1953. Esce poi il primo volume di versi intitolato "La presenza di Orfeo". Due anni dopo publica "Nozze Romane" e "Paura di Dio". Sempre nel 1955 nasce la primogenita Emanuela: al medico pediatra dedica la raccolta "Tu sei Pietro" (pubblicata nel 1961).

La poetessa inizia poi un triste periodo di silenzio e di isolamento: viene internata al "Paolo Pini" fino al 1972, periodo durante il quale non manca comunque di tornare in famiglia, e durante il quale nascono altre tre figlie (Barbara, Flavia e Simonetta).

Dopo alternati periodi di salute e malattia, che durano fino al 1979, la Merini torna a scrivere; lo fa con testi intensi e drammatici che raccontano le sue sconvolgenti esperienze al manicomio. I testi sono raccolti in "La Terra Santa", pubblicato da Vanni Scheiwiller nel 1984.

Nel 1981 muore il marito e, rimasta sola, la Merini dà in affitto una camera della sua abitazione al pittore Charles; inizia a comunicare telefonicamente con il poeta Michele Pierri che, in quel difficile periodo del ritorno nel mondo letterario, aveva dimostrato numerosi apprezzamenti sui suoi lavori.

I due si sposano nel 1983: Alda si trasferisce a Taranto dove rimarrà tre anni. In questi anni scrive le venti "poesie-ritratti" de "La gazza ladra" (1985) oltre ad alcuni testi per il marito. A Taranto porta a termine anche "L'altra verità. Diario di una diversa", suo primo libro in prosa.

Dopo aver nuovamente sperimentato gli orrori del manicomio, questa volta a Taranto, torna a Milano nel 1986: si mette in terapia con la dottoressa Marcella Rizzo alla quale dedicherà più di un lavoro.

Dal punto di vista letterario questi sono anni molto produttivi: naturale conseguenza è anche la conquista di una nuova serenità.

Negli anni, diverse pubblicazioni consolideranno il ritorno sulla scena letteraria della scrittrice.

Nel 1993 riceve il Premio Librex-Guggenheim "Eugenio Montale" per la Poesia, come altri grandi letterati contemporanei prima di lei, tra i quali Giorgio CaproniAttilio Bertolucci, Mario Luzi, Andrea ZanzottoFranco Fortini.

Nel 1996 le viene assegnato il "Premio Viareggio" per il volume "La vita facile"; l'anno seguente riceve il "Premio Procida-Elsa Morante".

Nel 2002 viene pubblicato da Salani un piccolo volume dal titolo "Folle, folle, folle d'amore per te", con un pensiero di Roberto Vecchioni il quale nel 1999 aveva scritto "Canzone per Alda Merini".

Nel 2003 la "Einaudi Stile Libero" pubblica un cofanetto con videocassetta e testo dal titolo "Più bella della poesia è stata la mia vita".

Nel febbraio del 2004 Alda Merini viene ricoverata all'Ospedale San Paolo di Milano per problemi di salute. Un amico della scrittrice chiede aiuto economico con un appello che le farà ricevere da tutta Italia, e-mail a suo sostegno. La scrittrice ritornerà successivamente nella sua casa di Porta Ticinese, vicino ai Navigli.

Nel 2004 esce un disco che contiene undici brani cantati da Milva tratti dalle poesie di Alda Merini.

Il suo ultimo lavoro è datato 2006: Alda Merini si avvicina al genere noir con "La nera novella" (Rizzoli).

Alda Merini muore a Milano il giorno 1 novembre 2009 nel reparto di oncologia dell'ospedale San Paolo a causa di un tumore osseo.

In memoria della sua persona e della sua opera, le figlie Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta, hanno dato vita al sito internet www.aldamerini.it, un'antologia in ricordo della poetessa, un elogio all'"ape furibonda", alla sua figura di scrittrice e madre.

Nel 2016, in occasione della ricorrenza della sua nascita, Google le ha dedicato un logo.

https://biografieonline.it/biografia-alda-merini

 

 

1905 - Aldo Fabrizi (115 anni fa): Personalità simbolo della romanità nel cinema, Aldo Fabrizi è stato uno dei migliori attori italiani del Novecento. Romano "de Roma", nacque in una famiglia...

 

 

 

 

1953 - Lello Arena (67 anni fa): Con Massimo Troisi ed Enzo Decaro ha formato un trio comico, La Smorfia, tra i più riusciti della storia del teatro e modello insuperabile per generazioni di comici e cabarettisti. Nato a...

 

Lello Arena: Con Massimo Troisi ed Enzo Decaro ha formato un trio comico, La Smorfia, tra i più riusciti della storia del teatro e modello insuperabile per generazioni di comici e cabarettisti.

Penso che Stan Laurel e Oliver Hardy siano veramente riusciti a rinnovare quello che era lo standard del tempo nel fare comicità. Loro hanno inventato una tecnica di comunicazione nell'ambito della comicità che era veramente inedita per quell'epoca, e che forse, è modernissima ancora oggi; anche perché nessuno potrebbe mai pensare di ripetere le cose che hanno fatto loro. Questo mentre nell'ambito dei canoni della comicità del tempo, tutti i maestri insegnavano che la comicità è fatta di ritmi più che di pause. Loro invece hanno dimostrato che una volta data una situazione, lavorando solo di mimica, solo di espressione e di intenzione, si può far ridere la gente senza fare apparentemente nulla.” Lello Arena

 

Biografia

Gli anni '80

Gli anni '90

Lello Arena negli anni 2000 e 2010

Lello Arena, il cui vero nome è Raffaele Arena, nasce il 1° novembre del 1953 a Napoli, figlio di due impiegati alla manifattura tabacchi. A dodici anni, insieme con la famiglia si trasferisce dal capoluogo campano a San Giorgio a Cremano, in provincia, ad appena dieci chilometri di distanza, anche se non è per nulla contento di questo spostamento.

Inizia a giocare a rugby ma abbandona ben presto i sogni di gloria agonistica, dedicandosi invece al teatro insieme con Massimo Troisi, suo giovane amico conosciuto ad appena tredici anni in occasione di uno spettacolo nel teatro parrocchiale della Chiesa di Sant'Anna.

Con Troisi e un altro ragazzo, Enzo Decaro, forma un trio comico, i Saraceni, che ben presto cambia nome ne La smorfia. Grazie a un forfait improvviso di Leopoldo Mastelloni, il gruppo debutta al Teatro San Carluccio di Napoli per poi arrivare a La Chanson, un cabaret romano.

Protagonisti di "Cordialmente insieme", una trasmissione radiofonica, i tre vengono notati da Giancarlo Magalli ed Enzo Trapani, che li fa debuttare nel programma tv "Non stop". Gli sketch messi in scena da Lello Arena e dai suoi due compagni propongono caricature e parodie di molteplici tipi sociali e umani e si basano non solo sul linguaggio verbale ma anche su quello non verbale, con una straordinaria varietà di gesti e movimenti che supportano un'ironia che abbraccia le tematiche più diverse, dalla religione ai rapporti umani.

Gli anni '80

Per tutti questi motivi il trio ottiene un notevole successo, e dopo "Non stop" prende parte anche a "La sberla" e a "Luna Park", trasmissione presentata da Pippo Baudo il sabato sera su Raiuno. La Smorfia si scioglie all'inizio degli anni Ottanta, e Lello Arena - così come i suoi due amici - intraprende la carriera di solista: nel 1981 viene chiamato da Troisi a recitare in "Ricomincio da tre", un film che conquista un ottimo successo di pubblico e viene apprezzato dalla critica, in cui veste i panni di Lello, l'invadente amico del protagonista interpretato da Troisi.

L'anno successivo recita nel film "No grazie, il caffè mi rende nervoso", per la regia di Lodovico Gasparini, del quale è il protagonista assoluto prestando il volto e la voce a un giornalista di nome Michele che comincia a uccidere tutti i partecipanti del Primo Festival Nuova Napoli, in seguito a un raptus.

Dopo avere preso parte al mediometraggio "Morto Troisi, viva Troisi!", interpretando l'Angelo Custode di Massimo Troisi, è di nuovo al suo fianco in "Scusate il ritardo", nel 1983: grazie alla sua performance si vede aggiudicare il David di Donatello come migliore attore non protagonista. Nel 1984 torna al cinema con Enrico Oldoini in "Cuori nella tormenta" e con Mario Monicelli in "Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno"; nel 1987, invece, recita per Leandro Castellani in "Il coraggio di parlare".

L'anno successivo Arena si cimenta con la sua prima regia cinematografica, dirigendo "Chiari di luna", di cui cura anche la sceneggiatura.

Gli anni '90

Nel 1993 si dedica alla scrittura pubblicando il libro "I segreti del sacro papiro del sommo Urz"; nel 1995 ritrova dietro la macchina da presa Monicelli in "Facciamo paradiso", e conduce al fianco di Enzo Iacchetti "Striscia la notizia", di Antonio Ricci. Torna dietro il bancone del telegiornale satirico di Canale 5 anche l'anno successivo, quando è anche protagonista - sempre con Iacchetti - della sitcom "Quei due sopra il varano", in cui veste i panni di un agente di spettacolo dal successo modesto che deve gestire la carriera dell'attore Enzo.

Nel 1997 Lello Arena conduce, ancora su Canale 5, la quinta edizione di "Scherzi a parte", al fianco di Elenoire Casalegno e Massimo Lopez. Nel 1998 recita per i fratelli Taviani nell'episodio "I due sequestri" del film "Tu ridi", che vede nel cast anche Antonio Albanese e Sabrina Ferilli.

Lello Arena negli anni 2000 e 2010

Nel 2003, all'età di 50 anni, diventa padre di Leonardo e si cimenta con il doppiaggio, prestando la voce al personaggio di Pulcinella in "Totò Sapore e la magica storia della pizza", prima di ritrovare Paolo Taviani e Vittorio Taviani nel film tv "Luisa Sanfelice"; nel 2006, si sposa con la figlia di Vittorio, Francesca Taviani.

Nel 2008 è in "Ho ammazzato Berlusconi", di Gianluca Rossi, mentre nel 2011 è nella fiction di Claudio Norza "Baciati dall'amore". Due anni più tardi è a teatro con "Miseria e nobiltà", dove interpreta Pasquale, e ha il ruolo di Arpagone ne "L'avaro" di Claudio di Palma.

Torna al cinema nel 2014 con la commedia "La scuola più bella del mondo", diretta da Luca Miniero, al fianco di Christian De SicaRocco Papaleo e Angela Finocchiaro, e nel 2015 con "Maraviglioso Boccaccio", per la regia dei fratelli Taviani, al fianco di Riccardo ScamarcioPaola Cortellesi e Kasia Smutniak. Nel 2016 si occupa della direzione artistica ed è uno degli autori di "Fatti unici", trasmissione comica in onda il martedì in seconda serata su Raidue, con protagonisti Maria Bolignano, Paolo Caiazzo, Costanza Caracciolo e Lorella Boccia.

https://biografieonline.it/biografia-lello-arena

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