La signora venuta dal freddo
Karen Blixen, il cui vero nome era Karen
Christence Dinesen, nasce il 17 aprile 1885 a Rungstedlund, in Danimarca.
Figlia di un proprietario terriero dedito alla politica (poi morto suicida)
visse per lungo tempo nella residenza di campagna che il padre prima acquistò e
in seguito restaurò a sue spese. Oltre alla placida routine della campagna
danese Karen conobbe, almeno per la prima parte della sua vita, gli agi, i
pettegolezzi e le mollezze degli ambienti "upperclass" della vicina e
moderna Copenaghen.
Nel
1913 si fidanza con il cugino svedese, il barone Bror von Blixen-Finecke, e
insieme a lui decide di partire per l'Africa con l'idea di acquistarvi una
fattoria. La vita "civile" non sembrava adatta al carattere ribelle e
forse un po' romantico della futura scrittrice.
Nei
salotti si annoia profondamente, quasi sentendo che la vita le sfugge fra le
mani senza aver provato emozioni reali e autentiche. L'epilogo rosa di questa
specie di fuga, anche se dai caratteri non propriamente tali (almeno agli occhi
delle persone che circondano i due) è costituito dal matrimonio che li
ufficializza come marito e moglie, celebrato a Mombasa nel 1914. Una volta
uniti e in regola con la legge, di comune accordo si trasferiscono in una
grande piantagione nei pressi di Nairobi.
Purtroppo l'iniziale idillio dopo qualche anno va in pezzi.
Quella che sembrava una grande storia d'amore coronata da interessi e passioni
comuni si rivela in realtà una prigione difficile da sopportare. Il 1921 è
l'anno del doloroso divorzio. Bror lascia l'Africa mentre Karen continua a vivere
nella piantagione di caffè, ormai sua ragione di vita, facendola crescere e
dirigendola con intelligenza e tenacia per ben diciassette anni.
Ma anche questa laboriosa routine sarà destinata a terminare.
L'improvvisa crisi sopravviene nel 1931 quando crolla il mercato
del caffè e Karen Blixen si trova costretta a chiudere l'attività della
piantagione dopo alcuni anni di stentata sopravvivenza. A questo punto ragioni
economiche più che sentimentali la costringono a lasciare l'Africa e a tornare
alla casa di famiglia, dove si dedica con intensità alla scrittura.
Fra le molteplici storie che scrive una in particolare è
destinata a rievocare i suoi anni africani. Questa sorta di diario intimo,
considerato il suo capolavoro, altro non è che il celeberrimo "La mia
Africa", titolo che vedrà la luce solo nel 1937.
La prima pubblicazione che però la vede affermarsi sul mercato è
"Sette storie gotiche", edito in Inghilterra e in America nel 1934.
Malgrado la bruciante nostalgia per il Kenya, nostalgia che ha
tutti i caratteri di un vero e proprio "mal d'Africa", la scrittrice
passerà il resto dei suoi giorni in Danimarca, peraltro afflitta da una salute
malferma e vacillante, forse attribuibile secondo alcune ricostruzioni ad una
malattia venerea mal curata che avrebbe contratto dal marito durante il primo
anno di matrimonio.
Gli ultimi anni dunque sono particolarmente tristi e delicati.
Minata dall'inesorabile malattia che non le lascia un attimo di tregua,
trascorre lunghi periodi in ospedale, talvolta impossibilitata addirittura a
scrivere o ad assumere la posizione seduta. Per dare corpo alla sua creatività
si affida alla segretaria, depositaria fedele e trascrittirce attenta delle sue
flebili dettature.
La fine arriva il 7 settembre 1962 quando Karen Blixen ha da poco
superato i settantasette anni.
Una particolarità di questa autrice è che lungo tutta la sua
carriera ha amato celarsi dietro numerosi pseudonimi: da Isak Dinesen a Tania
Blixen fino ad arrivare al mascheramento androgino con le pubblicazioni a nome
di Pierre Andrézel. Questo strano e per certi versi incomprensibile
atteggiamento attirò su di lei un gran numero di pettegolezzi, anche
relativamente all'originalità dei suoi scritti. Resta il fatto che Hemingway,
al momento della consegna del premio Nobel, insinuò che il
suddetto premio avrebbe dovuto essere anche assegnato alla gran signora venuta
dal Nord.
Opere di Karen Blixen
La mia Africa - Capricci del destino - Il pranzo di Babette - Sette storie gotiche - Ultimi racconti – Dagherrotipi - I sognatori e altre storie gotiche - Carnevale e altri racconti postumi – Ehrengard - Ombre sull'erba - Racconti d'inverno - Il matrimonio moderno - I vendicatori angelici
https://biografieonline.it/biografia-karen-blixen
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