[Maria] È una persona semplice, con un
grande cuore. Ho dato corpo alla sua spiritualità, in quel periodo e ancora
oggi in questi villaggi, le donne facevano lavori manuali. Il Marocco ti aiuta
a entrare nel ruolo: siamo circondati da una tale bellezza e povertà. Il cielo
ha un colore che non ho visto da nessun' altra parte. Non è la stesso girare
qui che in una città arrabbiata.
[da Bisset: La mia Maria una donna
semplice in la Repubblica del 15 giugno 1999]
Signora dello schermo
E' la donna che ha popolato i sogni
erotici di milioni di persone, anche se ora che ha una certa età la sua fama di
mangiauomini è surclassata da ben più giovani ed aggressive starlette.
Ultimamente viene scelta per ruoli casti e impegnati come quello di madre
di Giovanna D'Arco o addirittura di Gesù di Nazareth. Ma, al di là della sua fama di esemplare femminile
dalla forte sensualità e dalla sottile carica erotica, impalpabile e
inesorabile, Jaqueline Bisset va ricordata anche per il ruolo svolto
all'interno della storia del cinema.
Perfetta per via della sua classe innata
nell'interpretare donne dell'alta borghesia magari un po' frivole e viziate, la
sua immagine rischia di essere legata a questo cliché, mentre va senz'altro
ricordato che questa signora impeccabile ha lavorato al fianco di giganti della
cinematografia come Chabrol, Truffaut, John Huston o i nostri Comencini e Monicelli.
Nata a Weybridge, Inghilterra, il 13
settembre 1944, Winifred Jacqueline Fraser Bisset è la figlia più piccola di
Max Fraser Bisset, medico, e di Arlette Alexander, avvocatessa francese che
dopo il matrimonio e il trasferimento in Inghilterra ha smesso di esercitare la
professione.
Durante la guerra va a vivere con i
genitori e il fratello maggiore in un cottage del XVI secolo nei pressi di
Reading. A quindici anni deve maturare in fretta e dimostrare una grande forza
d'animo, quando e costretta a prendersi cura della madre, colpita da una grave
forma di sclerosi multipla.
Dopo aver frequentato il liceo francese
a 18 anni si trasferisce a Londra (è il momento in cui gli anni sessanta
toccano l'apice), dove trova subito da lavorare come modella.
E' bellissima e il cinema non tarda ad
accorgersi di lei.
Debutta in "Non tutti ce
l'hanno" (Richard Lester, 1965), a cui segue di li a poco "Cul de
Sac".
Sostituisce Mia Farrow accanto a Frank Sinatra per "Inchiesta pericolosa" (Gordon
Douglas, 1968) e nello stesso anno si lega sentimentalmente all'attore Michael
Sarrazin con il quale gira diversi film, fra cui "Jackie, la ragazza del
Greenwich Village" (Stuart Hagmann, 1971).
E' stata già la figlia del giudice Roy
Bean-Paul Newman ("L'uomo dai sette capestri", John Huston, 1972) e la vicina di casa di un intraprendente Jean-Paul
Belmondo ("Come si distrugge la
reputazione del più grande agente segreto del mondo", Philippe de Broca,
1973), quando Francois
Truffaut le offre il ruolo di Julie
Baker-Pamela in "Effetto notte" (1973). E con quel personaggio, oltre
Truffaut, incanta le platee internazionali.
Dopo la fine della storia d'amore con
Michael Sarrazin, nel 1974 si innamora di Victor Drai, produttore
cinematografico, di lì a poco sostituito nel suo cuore da Alexander Godunov.
Alle soglie dei quarant'anni, mentre si avvia a ricevere una nomination al
Golden Globe per "Sotto il vulcano" (John Huston,
1983), continua a dimostrare la sua avversione per il matrimonio che la porterà
ad essere definita "la piu bella zitella di Hollywood". Una
specialissima zitella che nel 1997 trova l'amore tra le rassicuranti braccia di
un istruttore di arti marziali, Emin Boztepe.
Sul grande schermo, quando le capita di
occuparsi della sua vita sentimentale, viene tallonata da due strani camerieri
in "Scene di lotta di classe a Beverly Hills" (Paul Bartel, 1989).
Atmosfere spassose, molto diverse da quelle di "Il buio nella mente"
(Claude Chabrol, 1995), dove, naturalmente nella finzione cinematografica,
pagherà con la vita la "colpa" di essere una signora molto ricca.
Jaqueline Bisset nell'arco della sua
ormai lunga carriera ha dato vita ad un ventaglio di personaggi che, pur nella
discrezione connaturata al suo modo di fare, hanno lasciato un segno sottile ma
profondo nel nostro immaginario collettivo.
https://biografieonline.it/biografia-jacqueline-bisset
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