Chi fa da sè fa per 600
Ad Hollywood lo chiamavano
"il Cecil B. De Mille italiano" ed è stato in effetti un dei più
grandi produttori cinematografici della nostra storia nazionale. Questo
leggendario personaggio napoletano ha collaborato alla realizzazione di film
quali: "Riso Amaro", "Guerra e pace", "Le notti di
Cabiria", "Barabba", "II giustiziere della notte",
"La Bibbia", "I tre giorni del Condor", "Ragtime", "King Kong",
"Bounty", "Tai-Pan", "Dune", "Lo sbarco di Anzio" e "Conan il barbaro",
solo per citarne alcuni.
Nato il giorno 8 agosto 1919 a Torre
Annunziata in provincia di Napoli, Agostino De Laurentiis era figlio di un
commerciante di pasta. Giovanissimo si trasferisce a Roma e nel biennio 1937-38
intraprende la carriera di attore iscrivendosi al Centro Sperimentale di
Cinematografia. Capisce quasi subito che il suo posto è dietro e non davanti la
macchina da presa e inizia così a produrre film.
Nel 1940 realizza "L'ultimo
combattimento" di Pietro Ballerini, ma il primo vero successo arriva
l'anno seguente con "L'amore canta" di Fernando Maria Poggioli. Dopo
essere divenuto produttore esecutivo della Lux film comincia ad imporre la sua
intuitività nella scelta dei copioni. Tra i tantissimi capolavori che produce,
la cui lista sarebbe davvero troppo lunga, non vanno dimenticati "Napoli milionaria" di Eduardo
De Filippo (1950), "Dov'è la libertà...??" di Roberto
Rossellini (1952), "Miseria e nobiltà " di Mario Mattoli (1954) e "La grande
guerra" di Mario Monicelli (1959).
Nel 1948 con Carlo Ponti costituisce la
Ponti-De Laurentis con studi propri, e producono il primo film a colori
realizzato in Italia, "Totò a
colori" (1952) per la regia di Steno. Con Federico Fellini arriveranno "La strada" e il già
citato "Le notti di Cabiria", ambedue premi Oscar per il miglior film
straniero. Nel 1957 sposa l'attrice Silvana Mangano, morta purtroppo nel 1989. Dal loro matrimonio nasce
una figlia Raffaella, che collaborerà con il padre.
Ricordando questo periodo di enorme
successo per il cinema italiano Dino De Laurentiis afferma che "il neorealismo fu
inventato dai giornali. L'industria italiana del cinema era così povera che non
c'erano soldi per gli studios, per creare dei set, per andare dappertutto. Così
si doveva girare tutto per strada".
Costruisce gli studi di Dinocittà nei
dintorni di Roma, divenuta la sede di tantissime pellicole di prestigio
internazionale. Negli anni '70 quando il cinema italiano viene penalizzato
dalla legge che concede i sussidi solo ai film con il 100% di produzione
italiana, si trasferisce negli Stati Uniti.
Anche in America produce pellicole di
enorme successo: "I tre giorni del Condor" di Sidney Lumet (1975,
con Robert Redford),
"Il giustiziere della notte" di Michael Winner (1974, con Charles Bronson),
i remake di "King Kong" di John Guillermin (1976) e di "Il
Bounty" di Roger Donaldson (1984, con Mel Gibson)
oltre al bellissimo "L'anno del dragone" del geniale Michael Cimino
(di cui produrrà anni dopo anche "Ore disperate").
Tra le pellicole più recenti "Hannibal"
di Ridley Scott -
continuazione dell'altrettanto famoso "Il silenzio degli
innocenti" di Jonathan Demme (1991) -
con Anthony Hopkins e
"U-571"
di Jonathan Mostow.
Nel 1990 ha sposato Martha Schumacher
con la quale ha prodotto: "Fenomeni paranormali incontrollabili",
"L'occhio del gatto", "Codice Magnum", "La finestra
della camera da letto" e "Crimini del cuore", candidato
all'Oscar.
In 60 anni di carriera ha prodotto oltre
600 film in varie vesti produttive; ha ricevuto 33 candidature e più di 59
premi internazionali. Il 25 marzo 2001 gli è stato consegnato l'Oscar alla
carriera.
Dino De Laurentiis si è spento il giorno
11 novembre 2010 a Los Angeles, all'età di 91 anni.
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