L’attrice e volto televisivo si è spenta all’età di 100
anni, era nata il 31 luglio e il 2020 è stato un anno ricco di celebrazioni e
momenti importanti per lei.
NEWS 9 AGOSTO 2020
10:15di Andrea Parrella
Franca Valeri è morta. L'attrice e volto televisivo si è
spenta all'età di 100 anni, era nata il 31 luglio e il 2020 è stato un anno
ricco di celebrazioni e momenti importanti per lei. Un nome, quello di Franca
Valeri, che ha inevitabilmente lasciato il segno sulla storia del teatro, del
cinema, della radio e della televisione italiana. Proprio nel 2020 le era
stato consegnato il David di Donatello alla carriera, il primo David ricevuto
dall'attrice nonostante la sua prolifica carriera al cinema, che l'ha vista
lavorare con alcuni dei registi più celebri di sempre, da Fellini a Monicelli
(con cui collaborò anche per la Tv). Proprio pochi giorni fa l'Italia intera le
aveva reso omaggio per i suoi 100 anni.
Franca Valeri ha dato vita un repertorio classico di
personaggi teatrali, poi radiofonici, cinematografici e televisivi, che
rappresentano a tutti gli effetti delle "maschere" indissolubilmente
legate al suo nome, dalla signorina Snob a Cesira la manicure, fino alla sora
Cecioni. Ma i suoi personaggi nascono da una storia professionale che l'ha
vista iniziare giovanissima, quando nonostante l'opposizione di suo padre, che
disapprovava la professione di attrice (motivo del cognome d'arte Valeri a
dispetto di Norsa), cresce frequentando il teatro di prosa e si appassiona
anche di teatro operistico musicale, in giovane età.
La famiglia perseguitata dalle leggi razziali
Trascorre gli anni complessi dell'infanzia a Milano,
caratterizzati dalle leggi razziali del regime fascista che perseguitarono
la sua famiglia, essendo il padre ebreo. Nel 1943 quest'ultimo e il fratello di
Franca Valeri sono costretti a rifugiarsi in Svizzera, mentre l'attrice e sua
madre restano a Milano, grazie alla complicità di un conoscente che, lavorando
all'anagrafe, nasconde la loro identità. "Ancora mi chiedo come sia
riuscita a salvarmi", aveva detto in una delle ultime interviste
rilasciate, attribuendo il merito alla fortuna.
Dopo il tentativo di entrare all'Accademia di arte
drammatica di Roma, fallito e nascosto alla famiglia, arrivano i primi
personaggi e caricature a teatro, dalle quali emerge la sua vena comica.
L'esordio arriva nel 1947 con il personaggio di Lea Lebowitz, una ebrea
innamorata del rabbino, in un lavoro teatrale che precede il suo ingresso nella
compagnia del Teatro dei Gobbi, dove trova anche Luciano Salce, gruppo con il
quale trascorrerà molto tempo a Parigi dove si esibirà in molti teatri
con sketch satirici sulla società contemporanea senza ausilio di scene e
costumi.
Il cinema, Fellini, Totò e Sordi
Il percorso a teatro è preludio del suo approdo al cinema,
che avviene negli anni Cinquanta, con il primo impegno che è in un film di
Federico Fellini, Luci della verità, cui seguirà una serie di film
con Alberto Sordi e Totò, che lei adorava: "Ci accumunava l'amore per gli
animali – aveva detto – Parlavamo sempre di cani. Lui aveva creato un posto per
proteggerli. Poi l'ho fatto anch'io: ho un rifugio per cani abbandonati a
Trevignano Romano". Alberto Sordi invece lo definiva "meraviglioso.
Sembrava svagato ma era molto professionale e dedito al lavoro. Un grande
compagna di scena". Negli anni seguenti fa anche il suo esordio
editoriale, derivante dalla traduzione scritta delle sue prime espeirenza
teatrali.
La televisione negli anni Sessanta
Gli anni successivi sono quelli segnati da molti film
diretti dal suo primo marito Vittorio Caprioli e che precedono il boom
della televisione, un mezzo giovane che sta vivendo un momento di splendore.
Da Studio Uno a Sabato Sera, Franca Valeri diventa una vera
e propria colonna di alcuni dei più noti varietà Rai diretti da Antonello
Falqui. In questo contesto avviene anche la sua collaborazione con Mina, che al
tempo sollevò voci su una loro presunta rivalità, che Franca Valeri ha sempre
smentito:
Non è vero. Era bellissima e ha una voce incredibile. Mi
ricordo che in quegli anni della televisione non mangiava quasi nulla per
restare magra. Che grande forza di volontà.
Gli omaggi in Tv, il Festival di Sanremo del 2014
Gli anni successivi la vedono molto presente al teatro e in
Tv, con sceneggiati in cui affianca gli amici Gino Bramieri e Nino Manfredi,
mentre gli ultimi anni sono stati ricchi di omaggi da parte del mondo dello
spettacolo e della televisione. Oltre al David già menzionato del 2020, nel
2009 aveva partecipato a una puntata de I Migliori Anni di Carlo Conti,
omaggiata dal pubblico, così come era accaduto nel 2014, quando aveva preso
parte alla seconda serata del festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio e
Luciana Littizzetto.
https://tv.fanpage.it/e-morta-franca-valeri
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