Meridionale e attore DOC
Antonio Rocco Papaleo, noto solo come
Rocco Papaleo, nasce a Lauria, in Basilicata, il 16 agosto del 1958. Attore,
soprattutto di commedia, al teatro e al cinema, cabarettista, è anche regista
di qualità, oltre che bravo cantante, dotato di un timbro molto singolare per
quanto poco noto ai più. Molto deve al regista e attore italiano Leonardo
Pieraccioni, meritevole di averlo lanciato nel grande cinema e nella
commedia italiana di qualità, con il film "I Laureati", datato 1995.
Per alcune generazioni è stato anche uno dei protagonisti della simpatica serie
televisiva "Classe di ferro", per cui ha firmato anche la
sceneggiatura di alcune puntate.
Nel 2010 debutta alla regia con l'ottimo
"Basilicata coast
to coast", film che lo vede anche come attore protagonista e
che gli vale, l'anno successivo, l'ambito David di Donatello nella
categoria Miglior regista esordiente.
Andando direttamente alla sua vita, si
può dire che vive nella piccola cittadina di Lauria fino alla fine del liceo;
il giovane e intraprendente Rocco sin da subito comprende che se vuole fare
successo deve per forza fare le valige dal piccolo centro in provincia di
Potenza. Si trasferisce allora, ventenne, a Roma, animato da buone aspettative
future. Dopo una breve parentesi da universitario, entra in contatto con il
mondo dello spettacolo. È da cabarettista che si fa un piccolo nome nella
capitale, grazie alla sua simpatia e al personaggio del meridionale ingenuo che
porta sulle scene, condividendo peculiarità con molti studenti e lavoratori
trasferiti a Roma e, sovente, provenienti dal meridione d'Italia, proprio come
lui.
L'esordio teatrale arriva nel 1985, con
lo spettacolo di Salvatore di Mattia dal titolo "Sussurri rapidi".
Quattro anni dopo, compare ne "Il male oscuro", di Mario
Monicelli, ricoprendo una piccolissima parte. Nel frattempo però, si
guadagna una chance in televisione, sempre nel 1989, interpretando il ruolo del
simpatico e ingenuo Rocco Melloni, uno dei personaggi più amati del telefilm
"Classe di ferro", serie tv che va in onda sulle reti commerciali
appassionando generazioni di giovani. Per il format, inoltre, il giovane attore
lucano firma anche alcune sceneggiature, dando prova sin dagli albori della sua
versatilità e capacità di muoversi a 360° a livello artistico.
Nel 1992 prende parte anche alla serie,
meno canzonatoria della precedente, di "Quelli della Speciale", per
la direzione di Bruno Corbucci. Qui ritrova alcuni compagni del precedente
lavoro, come Giampiero Ingrassia, e si lega con un vincolo d'amicizia anche ad
attori come Paolo Sassanelli e il giovane Luca Venantini.
Prende parte al film "Senza
pelle", nel 1994, di Alessandro D'Alatri, il quale mette insieme un cast
d'eccezione, inserendo anche Papaleo con un ruolo minore, al fianco di Massimo Ghini, Kim Rossi
Stuart, Luca
Zingaretti e Anna Galiena.
Ben presto però, ci si rende conto che è
la commedia il genere fatto su misura per Rocco Papaleo. Ad intuirlo è Leonardo
Pieraccioni, nel suo film "I laureati", del 1995. È la
prima pellicola girata dall'attore e regista toscano, la quale risulta subito
tra le più amate della stagione cinematografica, consegnando al cinema e alla
commedia italiana alcuni nuovi e simpatici volti. Oltre a Papaleo, imbrigliato
nel ruolo di un metronotte ossessionato dal sesso, c'è anche Massimo
Ceccherini, Gianmarco
Tognazzi e una splendida Maria
Grazia Cucinotta.
Il regista Giovanni Veronesi, co-autore
della sceneggiatura de "I laureati", rimane colpito dall'attore
lucano e lo vuole prima per "Il barbiere di Rio",
datato 1996 (con Diego
Abatantuono), e poi per "Viola bacia tutti", altra
commedia di successo con Asia Argento,
uscita nelle sale italiane nel 1998. Nel 1999 recita con Vittorio
Gassman in "La bomba", di Giulio Base, dopo aver
preso parte all'interessante "Del perduto amore", sotto la direzione
di Michele
Placido.
La televisione si ricorda sempre di lui
e se lo riprende in alcune altre serie più o meno di successo, come
"Giornalisti", datata 2000 e diretta da Donatella Maiorca e Giulio
Manfredonia, "Cuore contro cuore", datata 2004 e con Ennio
Fantastichini e Isabella
Ferrari, e "Tigri di carta" del 2008, passando inoltre per
alcuni film tv molto seguiti dal pubblico come "Padre Pio -
Tra cielo e terra" e "Cuore di donna", rispettivamente del 2000
e del 2002.
Intanto Pieraccioni non si dimentica del
bravo attore lucano e lo chiama per altre due pellicole di successo, sebbene
meno originali e belle rispetto ai suoi primi lavori. Rocco Papaleo recita per
il regista toscano ne "Il paradiso
all'improvviso" e in "Ti amo in tutte le lingue del
mondo", il primo del 2003 e il secondo del 2005, per poi ritornare alla
sue dipendenze in "Una moglie bellissima", del 2007, e "Io &
Marylin", del 2009.
Nel frattempo, riceve la sua prima
candidatura al Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista per
"Il pranzo della domenica", sempre nel 2003 e per la regia di Carlo Vanzina.
Qui Papaleo rende omaggio a Nicola, personaggio storico del film capolavoro
di Ettore Scola "C'eravamo tanto amati",
datato 1974.
Ad aumentare il successo di Papaleo poi
ci pensa il fenomeno Checco Zalone,
il quale lo vuole nei suoi due film di successo "Cado dalle nubi" e "Che bella giornata",
del 2009 e del 2011, entrambi diretti dal bravo Gennaro Nunziante. Nel secondo
film di Zalone, Rocco Papaleo riveste i panni del padre del protagonista, un
"tarantino DOC" che, durante una festa, si trova a familiarizzare
alla sua maniera con alcuni fondamentalisti islamici, che stende fisicamente a
colpi di cozze pugliesi.
Dopo tanta commedia allora, Papaleo si
concede finalmente il film che avrebbe tanto voluto girare sin dagli inizi,
completamente dedicato e immerso nella sua terra natia, la Lucania, verso al
quale tributa tutto il suo amore. Debutta infatti alla regia, nel 2010, nel
film "Basilicata coast to coast", chiamando a sé una squadra di
ottimi attori come Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Paolo Briguglia e il
cantante e musicista Max Gazzè. L'anno dopo vince il David di Donatello nella categoria Miglior regista
esordiente, proprio grazie alla splendida pellicola tutta "made in
Lucania".
Nel 2012 è uno dei protagonisti dell'edizione numero 62 del Festival di Sanremo,
chiamato a sé dal conduttore e cantante Gianni Morandi. https://biografieonline.it/biografia-rocco-papale
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