Alta, occhi blu in cui ti ci puoi
perdere, capelli biondi naturali questa è Cameron M. Diaz, nata il 30 agosto
1972 a San Diego, California, USA. Una donna che è una miscela perfetta fra
bellezza e sensualità, fra freschezza e glamour, forse dovuta alle sue origini
miste (padre cubano e madre anglo-tedesca).
Naturalmente una creatura del genere non
poteva non conoscere prima o poi la passerella, tappa obbligata per ogni bella
ragazza. E infatti a sedici anni la bionda silfide è già intenta a camminare
ancheggiando per qualche stilista di moda. Lavoro ben retribuito che le
permette oltretutto di girare mezzo mondo.
Tutti impegni che però non le
impediscono di diplomarsi alla Long Beach Poly Class. Ma il suo sogno è fare
l'attrice, per sfruttare quella sua faccia mobile e particolarmente espressiva
che si accompagna a quel corpo mozzafiato. Trasferitasi ad Hollywood, trova
subito pane per i suoi denti, debuttando con una pellicola che è tutta un
campionario di espressioni e di smorfie: "The Mask -
da zero a mito" (1994) a fianco dell'istrionico Jim Carrey.
Dopo questo eccellente debutto, negli
anni seguenti la carriera della Diaz subisce una notevole impennata, passando
dal grottesco di "Una cena quasi perfetta" (1995), alle commedie
romantiche tipo "Il senso dell'amore" e "Due mariti per un
matrimonio" (1996) fino al thriller "Acque profonde": storia di
un giudice (Harvey Keitel) che trova nascosto nella propria casa il cadavere
dell'ex amante della sua giovane moglie. Nel 1997, nel film campione d'incassi
"Il
matrimonio del mio migliore amico",
Cameron interpreta il ruolo della ricca ed ingenua Kimmy che dovrà contendere
alla rossa e spregiudicata Julianne (interpretata da Julia Roberts) l'amore dell'affascinante Micheal (Dermot Mulroney).
Nel 1998 è la volta della commedia
demenziale "Tutti pazzi per Mary" (diventato in poco tempo un film cult) a fianco
di Matt Dillon, all'epoca suo compagno anche nella vita, ma anche della black
comedy "Cose molto cattive" di Peter Berg. L'anno seguente è fra i
protagonisti di "Essere John Malkovich": storia di un aspirante burattinaio che viene
assunto alla LesterCorp come archivista e che finisce con l'essere risucchiato
da un tunnel dove scopre di aver trovato l'accesso per una esperienza unica:
essere appunto il famoso attore John Malkovich; mentre nel film sul football "Ogni maledetta domenica" di Oliver Stone la Diaz interpreta il ruolo di Christina
Pagniacci che divenuta proprietaria della squadra dei Miami Sharks dopo la
morte del padre si scontra con l'allenatore Tony D'Amato (Al Pacino).
Nel 2000 Cameron è, assieme alle
colleghe Drew Barrymore e Lucy Liu,
protagonista di "Charlie's Angels", film ispirato alla famosa serie
TV degli anni '70 e rilanciato proprio sul grande schermo. L'anno successivo la
bella Cameron ha affiancato Tom Cruise nel
bellissimo "Vanilla sky",
riscuotendo inattesi successi per la sua esplosiva performance, che rivela una
volta di più le splendide doti vocali dell'attrice.
Viene puntualmente citata dai magazine
"Empire" e "People" nelle classifiche delle dive più belle
e sexy della storia del cinema.
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