Bandol-Eros
C'è chi lo ricorda ancora nei film non
proprio leccati di Pedro Almodovar, magari nei panni di qualche scapestrato personaggio
omosessuale tipico dell'immaginario del regista spagnolo. E molti, è facile
pensarlo, lo rimpiangono in quella veste genuina di antidivo che si sposava
così bene con il suo fisico atletico e quella faccia un po' così. Poi Antonio
Banderas ha scoperto Hollywood, è stato baciato dal successo e la sua immagine
non è più stata quella di una volta. Questione di gusti. Eppure questo macho
latino, nato a Malaga, in Spagna, il 10 agosto 1960 da padre poliziotto e madre
insegnante, risultava forse più simpatico e meno patinato quando era poco
famoso.
Avendo coltivato la passione per la
recitazione fin da piccolo, Banderas non è arrivato impreparato sui primi set
che ha calcato, anche se per un certo tempo, essendo anche un provetto calciatore, ha rischiato di intraprendere la carriera sportiva.
Poi una frattura al piede lo ha fermato per la gioia delle fan che ormai si è
conquistato in tutto il globo. Lasciato il calcio, si butta dunque nel teatro.
Si diploma nella scuola d'Arte e poi vince un concorso d'arte drammatica
indetto dal Teatro Nazionale, che però lo chiama a Madrid, dove risiede la
prestigiosa istituzione. Il bell'attore accetta ma è senza una lira e Madrid è
una città decisamente costosa. Come il novanta per cento degli attori oggi in
circolazione, intraprende la temporanea professione di cameriere. In seguito
utilizzerà le sue preziose fattezze come modello, un lavoro decisamente più
riposante.
Nel 1982 conosce Pedro Almodovar e da quel momento comincia per lui un'altra
storia. Il regista spagnolo stravede per lui e ne fa come suo costume una sorta
di attore feticcio. Almodovar lo lancia nello scabroso "Labirinto di
passioni", per poi utilizzarlo anche in film successivi. Dopo "Donne
sull'orlo di una crisi di nervi" (film che fra l'altro ha dato la vera notorietà
ad Almodovar), il rapporto fra i due comincia ad incrinarsi, anche se fanno
ancora in tempo a girare "Lègami".
L'attore spagnolo ha ormai un suo
carisma riconosciuto e si sa che Hollywood per questo genere di cose ha sempre
le antenne alzate. Neanche due anni dopo lo vediamo nella produzione a stelle e
strisce "The Mambo Kings", in cui interpreta il ruolo di un musicista
cubano.
A questo punto la sua carriera decolla:
con Denzel
Washington e Tom Hanks recita nel pluri-premiato "Philadelphia",
seguito da "Intervista col vampiro" con Tom Cruise e Brad Pitt, "Desperado" di Robert Rodriguez (che
rappresenta il suo esordio da protagonista) e "Assassins" con Sylvester
Stallone. Sex-symbol ormai acclarato, scattano
come di prammatica i sondaggi delle riviste del settore, fra le più pettegole
sulla piazza, che si premurano di domandare a destra e a manca fra le donne del
pianeta chi sia l'uomo più sexy del momento: il nome di Banderas compare sempre
fra i primi posti.
Bello, ricco e famoso, il bell'Antonio
non poteva che accasarsi con una sua pari e infatti, nel 1996, mentre gira
"Two much - uno di troppo", si fidanza con la compagna di set Melanie
Griffith mentre con l'altra mano scarica la prima moglie, in evidente e
comprensibile affanno competitivo.
Dello stesso anno è un famoso spot di
collant in cui Antonio e la bellissima Valeria Mazza danzano insieme in un tango piccante.
Banderas vola sulle ali del successo e
dell'amore, tanto che se la sente pure di cantare, e lo fa accettando di girare
"Evita", a fianco di una star a 360 gradi del calibro di Madonna. Poi si cala una maschera sul volto tenebroso e
diventa il pupillo di Zorro ne "La maschera di Zorro", facendo delirare le fan.
Seguono filmoni marchiati Hollywood come
"Il tredicesimo guerriero" e "Incontriamoci a Las Vegas" ma
ad un certo punto gli viene pure la fregola della regia, che sfoga con
"Pazzi in Alabama" (dove ottiene ottimi consensi addirittura al
Festival di Venezia). Tra gli ultimi film ricordiamo "White river kid",
"Spy kids" sempre diretto da Rodriguez, "Original sin"
accanto all'affascinante Angelina Jolie e "Frida"
con l'esplosiva Salma Hayek.
Per chiudere momentaneamente in
bellezza, il seducente macho latino chiamato dal mago della cinepresa Brian De Palma,
non si è lasciato sfuggire l'occasione di girare il piccante "Femme
fatale" con la vertiginosa Rebecca Romijn-Stamos.
Nel 2012 diventa testimonial per gli
spot televisivi di Mulino Bianco (Barilla), interpretando l'"uomo del
mulino", il mugnaio o fornaio che prepara biscotti e merende del famoso
brand.
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