L’educazione sessuale fa cilecca. Mette
in imbarazzo gli adulti e fa venire l’anzia ai ragazzi. Che finiscono per
detestare le lezioni che, almeno in teoria, dovrebbero illuminarli e guidarli
sul cammino del piacere. A dirlo è uno studio uscito sulla rivista Bmj Open, che ha passato in rassegna 55
ricerche condotte in dieci Paesi – Usa, Regno Unito, Giappone, Iran, Brasile e
Svesia – tra il 1990 e il 2015. Scopo dell’indagine era di accertare i livelli
di satisfaction degli adolescenti
verso le ore di educazione sessuale. I risultati fotografano impietosamente il
fallimento di un insegnamento che trasforma il mistero dell’eros in una sorta
di vademecum biomedicale. Dimenticando che si tratta di un tasto sensibile che
tocca le corde più intime delle pulsioni, passioni, emozioni. Gli studenti
lamentano il fatto che gli insegnanti , nel tentativo di raffreddare una
materia così hot, fingono di parlare a persone che non sanno nemmeno di parlare
a persone che non sanno nemmeno cosa sia il desiderio. Come se non bastasse,
danno per scontato che i rapporti possano essere solo ed essere etero. E,
ciliegina sulla torta, alle ragazze non si parla che di contraccezione e
aborto, me dell’orgasmo femminile neanche l’ombra. Così il mistero della
sessualità diventa oggetto di un accanimento pedagogico spaesante e
respingente. Tant’è che la stragrande maggioranza degli studenti preferirebbe
essere esonerata. Per evitare di incappare in counselor come Merope Generosa,
l’indimenticabile sessuologa, omertosa e vogliosa, imbarazzata e allupata,
interpretata dalla strepitosa Anna Marchesini (vedi You Tube). Insomma, tutto quello che avreste voluto sapere sul
sesso non spiegatelo alla lavagna.
Marino Niola – Miti d’Oggi – Il Venerdì di Repubblica – 7
Ottobre 2016 -
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