Orami ognuno è
l’enciclopedia di se stesso e del mondo. Mai uno straccio di prova, ma tanto
nessuno la chiede. La
libertà è l’eterno ritorno sotto diverse spoglie, meglio se ancora le stesse.
Nessuno che si impegni seriamente a qualcosa per qualche durata, nemmeno per la
semplice durata del gioco. E’ per questo che il mondo sta in realtà
freneticamente cambiando, perché forse è vero che se grande è il disordine
sotto il cielo (e parecchio anche sopra) le occasioni potrebbero diventare le
migliori possibili. A ogni crocicchio si ergono le colonne degli stilisti della
precarietà, la cui predica invece di calmare le acque eccita e prepara tsunami
non prevedibili. La tecnologia stessa invita alla mescolanza di tutto, alle
manipolazioni più decisive o più dissennate, perfino quando si avvita su se
stessa. Pagare per credere.
Massimo Bucchi – Sottovuoto – Il Venerdì di Repubblica – 21
Ottobre 2016
Nessun commento:
Posta un commento