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giovedì 8 settembre 2016

Lo Sapevate Che: Ma quelli del manifesto di Ventotene oggi sarebbero manganellati in Piazza...



Con il tempo ci si dovrebbe  abituare all’idea che certi uomini sono disposti a qualsiasi mascherata pur di conservare il potere. Eppure ancora si sorride nel vedere Angela Merkel, François Hollande e Matteo Renzi, questi tre tondi democristiani del nostro tempo mediocre, sbarcare insieme a Ventotene per celebrare  la rivoluzione socialista del manifesto di Spinelli. Queste celebrazioni del tutto retoriche partono dal sereno presupposto che nessuno dei presenti, leader e cantori al seguito, abbiano non si dice letto, ma neppure sfiorato l’oggetto in questione. Nel caso specifico, Per un Europa libera e unita di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursul Hirshumann, che è uno dei testi politici più radicali del Novecento. Gli autori che allora sognavano una rivoluzione  proletaria e la costruzione di un’Europa social comunista  fondata sulla statalizzazione dell’economia e la lotta al profitto, sarebbero oggi considerati troppo estremisti perdino da Podemos e schedati dall’Interpol come anarco-insurrezionalisti  e manganellati nelle piazze francesi mentre protestano contro la riforma del lavoro. L’Europa che si è formata o deformata in questi anni è la negazione assoluta del progetto originario, federale e socialista. E’ una non federazione pensata e realizzata per rendere più ricche le nazioni dominanti, la Germania in testa, e più povere le già povere, (Grecia e tutto il Sud), per aumentare l’ingiustizia sociale all’interno delle nazioni e per smantellare, insieme al welfare, un secolo di conquiste sindacali, in nome di un sacro credo liberista. Non si tratta di opinioni, ma di cifre e statistiche facilmente consultabili nella biblioteca del parlamento europeo a Bruxelles. Che cosa c’entra tutto questo col manifesto di Ventotene? Nulla. Ed è il nulla infatti che i tre spinelli ani immaginari  hanno celebrato davanti alle telecamere, mentre dietro Hollande e Renzi trattavano piccoli favori con la Merkel, in cambio di grandi, per non perdere le prossime elezioni. Che è un po’ come negoziare un posto più vicino all’orchestra sul Titanic. L’immagine dello show è un’Europa vecchia, stanca e cinica che corre a imbellettarsi per rispondere allo schiaffo terribile della Brexit, senza riuscire per questo a sembrare né più giovane né più attraente, ma al contrario ancor più decrepita. Per quanto può durare senza cambiare davvero nulla? Nessuno può saperlo, ma forse neppure un’altra legislatura europea.
Curzio Maltese – Contromano – Il Venerdì di Repubblica – 2 Settembre 2016 -

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