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mercoledì 21 settembre 2016

Lo Sapevate Che: Lo slogan di chi governa senza idee? " Non ci sono alternative"...



There is no alternative. Lo slogan preferito di Margaret Thatcher – usato tanto spesso da spingere la stampa a creare l’acronimo TINA – è diventato trent’anni dopo l’unica ideologia di una politica senza idee. L’Europa cade a pezzi, la Gran Bretagna ha già salutato l’Unione e altri forse seguiranno, ovunque si alzano muri fra gli Stati e le politiche di austerità, pensate per ridurre i debiti pubblici e la disoccupazione, hanno prodotto l’esatto contrario. Si cambia dunque strada? No, perché non c’è alternativa. Sarebbe il caos, e dunque avanti così, verso la catastrofe.  Angela Merkel perde consensi perfino nel suo Land natale, la Pomerania, dove il partito della cancellieri subisce l’umiliante sorpasso da parte degli xenofobi di Alternative fur Deutschland. Qual è la conseguenza? Merkel è pronta a ricandidarsi per un altro mandato, alla guida di una grande coalizione ormai permanente che sta distruggendo anche gli alleati socialisti, continuando naturalmente a imporre a tutta Europa un modello in crisi anche in patria. Renzi e il renzismo ormai stanno sull’anima anche ai molti saltati sul suo carro di presunto vincitore, con le troppe promesse mancate, la guasconeria insopportabile e irresponsabile dello stile di governo, la mediocrità sostanziale delle scelte e quindi dei risultati. E allora? Allora niente, bisogna tenerselo, spiegano gli ex aedi, perché non c’è alternativa. Bisogna votare Sì a una riforma della Costituzione brutta e confusa, come ammettono molti dei suoi sostenitori, perché guai se vincesse il No, sarebbe il caos, la rovina, lo spread alle stelle, l’ingovernabilità, la fine del mondo. Le stesse. Le stesse profezie di sventura che avevano accompagnato la campagna del referendum inglese, dove l’argomento principale del Remain era ancora una volta There is no alternative. Non ha portato fortuna. Speriamo invece che lo porti a Hillary Clinton, che sta pericolosamente impostando la propria campagna contro Donald Trump sulla stessa linea “o me o il caos”. La politica è stata sempre l’arte di saper scegliere il male minore. Ma colpisce nelle figure di questi mediocri leader, gonfi di narcisismo e circondati di corti servili, l’incapacità di cogliere e riflettere sui propri errori, d’insistere su scelte sbagliate, ammantandosi come tanti piccoli Re Sole della presunzione d’essere l’unica salvezza dal diluvio. Ed è esattamente il modo migliore per attirarlo. Perché in politica, come nella vita, l’alternativa, buona o cattiva, prima o poi arriva sempre.
Curzio Maltese – Contromano – Il Venerdì di Repubblica – 16 settembre 2016 -

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