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giovedì 29 settembre 2016

Lo Sapevate Che: Salute e altri "terribili" segreti: mai donna sarà più monitorata di Hillary...



La televisione è quello strumento che giudica le donne; così come fanno i manifesti, le pubblicità sui giornali e sui muri, per non parlare dei social network. Ma mai nessuna donna al mondo sarà giudicata quanto Hillary Clinton lunedì 26 settembre in diretta, per il primo dibattito con Donald Trump. Se le donne sui manifesti e nelle pubblicità sono sempre giovani, truccate e magrissime, qui invece si tratta di una signora di 68 anni di cui valuteremo – siamo tutti esperti diagnostici – la profondità del respiro, la lucentezza della pupilla, i tempi di reazione alle domande e il linguaggio del corpo, rivelatore di terribili segreti. Prima donna ad affrontare una prova simile, Hillary Clinton è la prima donna che corre per diventare presidente degli Stati Uniti d’America. E sapeva che non sarebbero state rose e fiori. Come si sa, l’11 settembre scorso, Hillary Clinton ha lasciato anzitutto una manifestazione pubblica in memoria degli attentati di 15 anni fa, ed è stata filmata mentre aveva un cedimento delle gambe e veniva  sorretta dai suoi assistenti. Il suo medico ha poi spiegato che la paziente aveva la polmonite da giorni: in cura con antibiotici, avrebbe dovuto starsene a casa tranquilla, e invece aveva voluto essere presente, in un caldo atroce. Evidentemente non aveva voluto dare adito ad altre speculazioni.  Sono mesi che Trump, di persona o attraverso i siti reazionari che lo appoggiano, allude a terribili segreti riguardo alla salute di Hillary Clinton. Secondo diverse versioni – avrebbe il Parkinson, un tumore cerebrale, l’epilessia, una forma di demenza, forse derivata da un antico contagio di sifilide. Medici hanno chiaramente visto i segni di una malattia mentale nell’abitudine al sonnellino pomeridiano, un fotografo ha mostrato un rigonfiamento sotto un vestito, chiaramente un defibrillatore portatile. Trump ripete ogni giorno che Hillary non ha la forza, né the stamina (noi diremmo “gli attributi”) per combattere il “terrorismo islamico” (Roosevelt batté il nazismo da una carrozzella e con la pressione a 300). Clinton è una signora in buona salute e il terrorismo islamico non ha bisogno di prove fisiche per essere battuto. Ma Trump è convinto che le sue insinuazioni gli portino voti; che sostenere l’inferiorità della donna, la sua intima incapacità a comandare, in sostanza la sua imparità con il maschio (lui è visibilmente un supermaschio), lo aiuti nel suo elettorato. Così come sostenere che sul certificato di nascita di Obama c’era scritto “religione: musulmano”, avrebbe convinto il popolo che il “negro” che sedeva alla Casa Bianca era un usurpatore. Stiamo assistendo a un’ossessione; Trump è arrivato persino ad augurarsi l’assassinio della donna. Questo sta succedendo nella democrazia più sviluppato del mondo. Un settantenne biondo e obeso cerca di diventare presidente Usa nel nome del diritto di sopraffazione del bianco sul nero e del maschio sulla femmina. (..).
Enrico Deaglio – Annali – Il Venerdì di Repubblica – 23 settembre 2016 -

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