Spazzolino e dentifrici
a base di fluoro
funzionano nel prevenire la carie. Lo conferma una revisione di studi condotta
della Cochrane Collaboration, la rete di scienziati che si battono perché le
decisioni mediche vengano prese sulla base dei fatti e delle prove. Ebbene,
affermano quelli della Cochrane, quelle che ci sono bastano a dire che lavarsi
i denti ogni volta che si è mangiato con prodotti a base di fluoro funziona. E
che quello delle carie non sia un problema da prendere sotto gamba lo dice
anche il ministero della Salute che, nelle “Linee guida sulla prevenzione della
salute orale”, si allarma di fronte all’aumento del 15 per cento dei casi di
carie nei bambini negli ultimi cinque anni. Per questo incita alla formazione
degli operatori. Il risultato è che qualche scuola, in collaborazione con le
Ausl, organizza delle attività. Niente di sistematico , però. La prevenzione
aiuterebbe a preservare la salute e anche a risparmiare dei soldi. Quelli dei
cittadini, prima di tutto: oltre il 90 per cento degli italiani, infatti, paga
di tasca propria le cure e, data la crisi, negli ultimi anni è aumentata la
percentuale di quanti hanno rinunciato ad andare dal dentista. Colpa di un
Sistema sanitario che prevede l’assistenza odontoiatrica solo per alcune fasce
di popolazione, bambini e indigenti, e
delle Regioni che applicano questo mandato in maniera molto difforme. Insomma,
ci sono tutti gli estremi per organizzare una campagna di informazione a
livello nazionale e non lasciare questo spazio soltanto a chi, legittimamente,
deve vendere dei prodotti, quindi lo fa con gli spot. Ma al ministero tutto
tace. D’altronde in Italia la prevenzione è la cenerentola delle azioni di
salute pubblica, a cui viene destinato solo il 4,1 per cento – come insegna la
campagna sulla prevenzione dell’infertilità – la si fa anche male.
Letizia Gabaglio – Allarme sociale – Scienze&Tecn –
L’Espresso – 18 settembre 2016
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