Gnocchi di Patate con ortiche
Per 4 persone
7 etti di patate, un mazzetto
di cime di ortiche, 2 spicchi d’aglio, 3 etti di farina bianca, 120 gr di
pecorino grattugiato, olio evo, sale
Fare lessare le patate in una
casseruola con acqua fredda salata.
Dopo 25 minuti scolarle,
sbucciarle e passarle col passapatate in una larga terrina. Con le mani
impastarle, aggiungendo l’acqua tiepida necessari a secondo della consistenza e
l’assorbimento delle patate, sino ad ottenere un impasto morbido ma
consistente.
Su un piano di lavoro
leggermente infarinato, formare con l’impasto dei salsicciotti lunghi,
tagliarli a tocchetti e con l’aiuto dei rebbi di una forchetta formare gli
gnocchi, appoggiandoli sempre sul piano di lavoro infarinato.
In un tegame con 3 cucchiai
d’olio fare imbiondire gli spicchi d’aglio (in camicia), toglierli e unirvi le
cime di ortica prima ben lavate e strizzate dell’acqua. Farle stufare a calore
moderato.
Prelevarne una parte, con il
frullatore frullarla e rimetterla nella padella.
Im una capiente casseruola
con acqua salata in ebollizione, versare gli gnocchi e appena vengono a galla,
con una schiumarola prelevarli, scolarli e unirli alle ortiche, saltarli
velocemente a fuoco vivo unendo la metà del formaggio pecorino grattugiato.
Servirli accompagnando con il residuo pecorino.
Erbazzone, cucina Emiliana
Per 4 persone
1 kg di erbette (bietoline),
50 gr di farina bianca, 2 uova, 3 cucchiai di pangrattato, 150 gr di parmigiano
reggiano grattugiato, 50 gr di burro, noce moscata, sale pepe.
Pulire e lavare bene in acqua
corrente le erbette.
Farle lessare in acqua
bollente salata per pochi minuti, scolarle e strizzarle e tagliuzzarle.
In una padella fare
sciogliere 20 gr di burro, unire le erbette e farle soffriggere per alcuni
minuti.
Metterle in una terrina e
unire le uova battute, la farina, il pangrattato e il parmigiano grattugiato.
Unire un generoso pizzico di noce moscata, salare e pepare q.b.
Mescolare accuratamente il tutto amalgamando
bene tutti gli ingredienti.
Può essere cotto e servito in
due modi:
come frittata: sciogliere in
una padella i 30 gr di burro rimasto e versarvi il composto e friggerlo come
una frittata. Girarlo non appena è cotta la parte inferiore.
Oppure, imburrare e
infarinare una pirofila , versarvi il composto, livellarlo e farlo cuocere in
forno a 180° per 15 minuti più 3 minuti di grill.
Può essere servito caldo,
tiepido o freddo: è sempre squisito!
Fave ‘ngrecce, ricetta di
Ascoli Piceno
Per 4 persone
4 etti di fave fresche
sbucciate (circa 1 kilo abbondante di fave), uno spicchio di aglio, qualche
foglia di menta “svelto” o “romana”, olio evo, sale, peperoncino
Il momento migliore per la
preparazione di questo squisito piatto è la fine della primavera, quando i
legumi sono appena stati raccolti.
In una pentola con acqua
bollente non salata, far cuocere le fave per 20 minuti, finchè risultino
morbide. Scolarle, metterle in un insalatiera e condirle con l’aglio e la menta
tritati finemente, qualche cucchiaio di
olio evo, un pizzico di sale e peperoncino.
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