Boston Trovato l’algoritmo che predice le
onde anomale. Il sistema, individuato da Will Cousins e Themistoklis Sapidi del
Massachusetts Institute of Technology (Mir), permette di concentrare l’a nalisi
su un numero limitato di cavalloni combinando database create grazie a boe e
altri strumenti di misurazione con informazioni fornite in tempo reale da lidar
e radar di bordo. Alte anche 30metri e in grado di affondare o danneggiare
qualsiasi mercantile, le onde anomale risultano dalla fusione di gruppi di
frangenti più piccoli. Il vantaggio dell’algoritmo è che la piena potenza di
calcolo è impiegata solo una volta identificata una minaccia alla luce dei dati
sul movimento dei cavalloni e delle caratteristiche dell’area di superficie
marina. Il risultato? Non servono più computer super-potenti ma bastano comuni
laptop. In grado di lanciare l’allarme in media 153 secondi prima dell’impatto,
troppo pochi per evitarlo ma abbastanza per consentire all’equipaggio di
prepararsi e limitare i danni.
Vincenzo Giardina – Algoritmi – News Scienze&Tecno –
L’Espresso – 28 aprile 2016
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