La modernità costruisce
sempre nuovi approcci con lo spirituale, e l’evoluzione della nostra conoscenza
dell’universo e di noi stessi rafforza una tendenza al concreto sempre in fondo
storicamente presente. Anche nei rapporti con l’assoluto irrompe ormai l’economia, esonda con
potenza crescente nel cuore e nell’anima, come dice il poeta sanremese. Di
stiliti e di eremiti le banche sono piene, le processioni di flagellanti
attraversano le borse, le grandi illuminazioni personali e collettive hanno
ormai superato ogni livello di inquinamento. Non siamo ancora al punto che
l’attività religiosa venga giustificata dai risultati, ma il percorso è
accertato. Il divino sarà chiamato a sostenere carriere, a cancellare rischi,
in ogni caso a produrre. Pena la sua perdita di prestigio nelle società che
verranno.
Massimo Bucchi – Sottovuoto – maxbucchi@yahoo.it – Il Venerdì di
Repubblica – 1 aprile 2016
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