Bologna. Social network dedicati ai
defunti, urne a forma di lampada, di borsetta e di orologio. E poi gioielli con
dentro le ceneri o i capelli del caro estinto. Le ultime tendenze del mondo
funerario sono sfilate dal 1° al 3 aprile a Bologna, nella più grande fiera
italiana dedicata alla morte. Tanexpo, che ha chiuso con 18 mila visitatori.
“Il settore conta seimila operatori in Italia” spiega il segretario generale
della Federazione nazionale imprese onoranze funebri, Alessandro Bosi, “con un
giro di affari di quasi due milioni di euro l’anno, se si considera che nel
2013 i morti in Italia sono stati 601mila (dati Istat), e il costo medio di un
funerale è attorno a 2700 euro”. Per scelta ideale ma spesso per risparmiare si
pota per le cremazioni, che infatti sono in aumento: dal 2012 al 2014 in Italia
sono passate da 101.778 a 117.956 (+ 15,9 per cento), e in alcune città del
Nord, come Milano, superano l’80 per cento. E dato che ormai quasi tutte le
leggi regionali consentono di tenere le urne anche sul comodino di casa, il
mercato si adatta. Come il pellettiere fiorentino Daniele Scheggi, che un paio
di anni fa si è inventato le urne-borsetta: prezzo 160 euro. Ma ce ne sono
anche a forma di orologio, di quadro o di scrittoio: sotto si mettono le
ceneri, sopra la carta da lettere. Molto richieste anche le urne per animali
domestici,, soprattutto per cani e gatti. Mentre per avere un gioiello con
all’interno con all’interno i resti dei propri cari bisogna rivolgersi agli
austriaci di Mevisto. Per fondere pietre dure “con elementi essenziali del
defunto o dei propri animali da compagnia”, bastano 100 grammi di ceneri o 10
grammi di capelli e i prezzi vanno da duemila a 50mila euro. A seconda della composizione
– più calcio, più fosforo o più magnesio – la pietra a diverse sfumature di
giallo, rosso e blu. Sul fronte tecnologico invece, l’ultima novità è Wirebook
(sottotitolo: Al di là dei social) ed è una sorta di cimitero virtuale per
ricordare i propri cari. L’ha inventato un gruppo di ragazzi pugliesi che ha da
poco lanciato anche un altro portale, Wirebooking, “per riservare loculi
direttamente dal divano di casa”, spiega uno dei soci, Michele Resta. Poi, c’è
Memoritas, il portale per necrologi degli altoatesini Markus Raffeiner e
Christof Gassar: oltre alle foto e ai ricordi, è possibile caricare anche
l’audio integrale del funerale, per chi se lo fosse perso. Il servizio per il
cliente è gratuito, mentre l’impresa di pompe funebri paga 68 euro al mese.
Caterina Galimberti – Il Venerdì di Repubblica – 15 aprile
2016
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