Dalla Sicilia all’Asia Centrale. Dopo
aver dedicato l’edizione 2015 del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il
Giardino a Maredolce-La Favara, nel cuore di Palermo, il Comitato scientifico
della Fondazione Benetton Studi Ricerche ha scelto per l’edizione 2016 le
Foreste dei meli selvatici del Tien Shan, in Kazakistan. In quel remoto angolo
dell’Asia centrale, tra montagne che raggiungono quota settemila, resistono
frammenti della grande foresta che milioni di anni fa ospitava le piante che
sono all’origine dei frutti attuali, nati da secoli di innesti e manipolazioni
umane. E a Tien Shan cresce ancora il melo selvatico Malus sieversii, scoperto alla fine del Settecento dall’erborista
tedesco Johann August Carl Sieers, al servizio dell’imperatrice Caterina II di
Russia. Ma la pianta di questa “prima mela” a seconda dell’habitat ha
caratteristiche diverse. Nella parte più a nord del Tien Shan, sul massiccio
del Tarbagatai, cresce a gruppi che vanno dai dieci ai duecento alberi, che si
inerpicano su ripidi pendii, fino a sfiorare le nevi eterne. Nel Djung sky
invece il melo selvatico, a volte secolare, raggiunge anche i 30 metri di
altezza ed è l’albero dominante di ampie foreste. Nell’Axou Diabagy, alla
frontiera con il Kirghizistan, gli alberi (isolati o raccolti in piccoli
boschetti) sono particolarmente resistenti alle malattie e alla siccità anche
estrema. Nello Zaliskii, l’area delle Montagne Celesti più vicina all’antica
capitale Almaty (che significa “luogo delle mele”), nel Novecento i boschi si
sono purtroppo ridotti anche dell’ottanta per cento, nonostante l’impegno di
Aymak Dijangaliev che fino al 1990 si è dedicato allo studio e alla
salvaguardia del Malus sieversii. Oggi questo prezioso esempio di biodiversità
viene protetto dall’associazione Alma, alla quale, il 13 e 14 maggio a Treviso,
nella sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche (fbsr.it), verrà consegnato il sigillo disegnato da Carlo Scarpa,
l’architetto veneziano che disegnò importanti giardini a cui il Premio è
intitolato. In programma anche l’inaugurazione di una mostra fotografica (dal
14 maggio al primo luglio) e un seminario sulle foreste dei meli selvatici del
Tien Shan.
Giuseppe Ortolano – Il Venerdì di Repubblica – 15 aprile 2016
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