Il calcio è una branca
della gastronomia? Master
Foot è un seguace o addirittura un predecessore di Master Chef? E a che punto
sta la finezza del palato dei supporters davanti ai bocconi prelibati che
vengono offerti partita per partita dalla squadra che hanno scelto?
Interrogativi pesanti. Il fatto è che ormai ogni anno gli spiedini messi a
rosolare sui campi da gioco cambiamo sapore e seguaci a seconda dei nuovi
ingredienti e dei nuovi fantastici cuochi. Quelli che riescono a fondere in un gusto
particolare il giocatore che sa di caviale, quello che profuma di zenzero e
quello che pur somigliando a una patata offre per questo agli altri un fondo di
meravigliosa consistenza che ne esalta il retrogusto e le qualità. Nella vasta
cucina dell’informazione le ricette non mancano, i soldi nemmeno. Che poi in
fondo sarebbero i nostri.
Massimo Bucchi – Sottovuoto – Il Venerdì di Repubblica – 15
aprile 2016 -
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