La Colombia E’ Un Luogo
Estremo. In sé porta
una quantità radicale di bellezza e dannazione. I problemi che la affliggono
sono talmente gravi e importanti che ogni semplificazione farebbe torto alla
sua storia e alla nostra comprensione. Tutto lì sembra essere sinonimo di
corruzione, narcotraffico, appoggio palese alle organizzazioni paramilitari,
riciclaggio. Eppure la Corte Costituzionale trova il tempo per legiferare su
argomenti che apparentemente con le piaghe che affliggono il Paese non hanno
alcun potere di porvi rimedio. Che apparentemente sono solo perdita di tempo.
Apparentemente però. Quando in Italia, non molto tempo fa, in Senato si è
discusso il Ddl Cirinnà. il dibattito ha avuto toni accesi e ciascuno si è
sentito in dovere di esprimere la propria opinione. Non intendo solo politici,
giornalisti, scrittori e opinionisti di mestiere, ma proprio tutti. Della
stepchild adoption si è detto che fosse l’anticamera della maternità surrogata,
e a dirlo è stato anche chi ha candidamente ammesso di non sapere affatto come
funzionasse la maternità surrogata nei paesi in cui è legale. A dirlo è stato
soprattutto chi non ha chiaro un meccanismo fondamentale: dove non ci sono
leggi, non ci sono diritti.(..). Come è possibile non notare che da un
dibattito così orientato manca il soggetto. Un soggetto che sembra esserci, ma
non c’è. Nella premessa, vacua e fintamente paternalistica di chi pretende di
avere a cuore il destino dei bambini, i bambini si riducono a mera occasione
per affermare principi che hanno più a che fare con il dogma che con istanze
umanitarie. Al contrario in Columbia, democrazia fragile e incompiuta, al
centro della decisione della Corte Costituzionale, che ha reso legittima prima
la spetchild adoption (febbraio 2015), e infine, pochi giorni fa, il matrimonio
gay, ci sono i destini dei tanti bambini resi orfani dalla guerra civile, che
hanno diritto a crescere in famiglie e non nelle strutture che ora li
accolgono. Di questo ho scritto su Facebook e alcuni commenti mi hanno spinto
ad approfondire l’argomento. “Parli di coppie gay quando in Colombia si reprime
l’opposizione”, “Che senso hanno queste leggi in un narcostato?”, “ La Colombia
non ha nulla da insegnare all’Italia” e infine “Con tutti i problemi che
abbiamo dobbiamo pensare alle coppie gay?”. E Qui E’ Fondamentale
Notare come al
centro del dibattito ci siano, da sempre, non barricate in difesa della
famiglia tradizionale, ma i diritti dei minori e soprattutto, come dice la
Corte “ quello en situaciòn de abandono, a tener una familia”: il diritto che i
bambini in situazioni di abbandono, vittime della guerra civile, hanno a poter
far parte di una famiglia. La Corte Costituzionale di Bogotà sottolinea come
l’orientamento sessuale non abbia alcuna connessione con l’idoneità a crescere
un figlio. Una lezione di civiltà, io la chiamo così: voi utilizzate pure le
categorie che preferite. Se la guerra civile ha creato una situazione di
profondo e insanabile disagio, si può e si deve trovare rimedio. Ma qui da noi,
senza guerra e senza morti (per fortuna!). i diritti di tutti, e per primi
quelli dei bambini, vengono utilizzati come mero strumento per parlare di
altro, per affermare altro. Nel paese dei Family day non esistono reali
politiche a sostegno della famiglia e non esiste ragionamento. Perché a
pensarci bene, magari chi è debole non vorrebbe essere semplicemente difeso, ma
anche e soprattutto rispettato.
Roberto Savino L’antitaliano www.lespresso.it
– L’Espresso – 21 aprile 2016
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