Dicono le voci che fra
poco di energia ce ne sarà troppa. Allora falangi pseudo macedoni di folle protette da scudi
fotovoltaici attaccheranno i pozzi del fracking emettendo spaventose grida
borsistiche. Auto a propulsione nucleare in prova percorreranno le nostre
strade con rilevatori d’identità investendo e uccidendo i progettisti
dell’eolico che potranno reagire coi droni telecomandati per bombardare le zone
a energia geotermica, una volta possesso dei robot a generazione spontanea.
L’unica costante che resterà invariata sarà il prezzo, e dopo l’armistizio si
arriverà alla bolletta unica mondiale, calcolata a seicentodue cifre dopo la
virgola e pagabile con una strizzata d’occhio che però faccia vedere l’iride
per identificare la bolletta. Non so se ci saremo ancora, quando la Terra verrà
invasa da alieni giunti a piedi dallo spazio profondo. E in preda a una
irrefrenabile crisi di risate.
Massimo Bucchi – Sottovuoto – Il Venerdì di Repubblica – 22
aprile 2016 –
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