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venerdì 12 febbraio 2016

Lo Sapevate Che: L'uomo che lottò nella Terra dei Fuochi....



Roma. L’ultima conferma è arrivata pochi giorni fa, dall’Istituto superiore di sanità. Nella Terra dei Fuochi “ci si ammala e si muore di più per diverse patologia collegate allo smaltimento illegale dei rifiuti”, recita il rapporto. Peggio di tutti stanno i bambini per i quali l’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale è più che raddoppiata. Senza contare le leucemie. Parole che fotografano una realtà che è sotto  gli occhi di tutti da tempo. Sicuramente era sotto gli occhi di Roberto Mancini, il poliziotto che già negli anni 90, scoprì i primi rifiuti tossici sotterrati in campi agricoli vicino a centri abitati tra Napoli e Caserta. Un’inchiesta, la sua, che partì da Cipriano Chianese, un avvocato esperto nello smaltimento e nell’intermediazione dei rifiuti che Mancini chiama il “broker”. Un lavoro meticoloso, nato da decine d’ispezioni e sopraluoghi in discariche di rifiuti tossici nocivi e in siti di stoccaggio di materiali radioattivi, che Mancini mise in mano alla procura di Napoli nel 1996. Per  vedere il via del primo importante processo per disastro ambientale però bisognerà aspettare il 2011. Nel frattempo il ministero degli Interni certifica la malattia del commissario come “causa di servizio”, riconoscendogli un indennizzo di 5.000 euro. Una miseria. Solo grazie ad una mobilitazione in rete e all’impegno della moglie Monika, le cose sono cambiate. E a gennaio 2015 Mancini è stato dichiarato “vittima del dovere” e gli è stata assegnata la medaglia d’argento dal capo della Polizia. Tutta questa sua storia adesso è diventata una miniserie, Io non mi arrendo, che RaiUno manderà in onda il q5 e q6 febbraio, con Mancini che verrà interpretato da Giuseppe Fiorello. Nel frattempo nella Terra dei Fuochi si continua a morire.
(matteo tonelli) – Un eroe da Tv – Il Venerdì di Repubblica -  5 febbraio 2016 -

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