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domenica 21 febbraio 2016

Lo Sapevate Che: Cannabis legale i nonni all'avanguardia...



Non E’ La Prima Volta che invito chi mi legge ad ascoltare il notiziario antiproibizionista di Roberto Spagnoli su “Radio Radicale”. Perché lo faccio? Perché tratta argomenti ignorati altrove, e i giornalisti che se ne occupano lavorano senza alcun pregiudizio ideologico, senza alcun preconcetto o condizionamento dettato da religioni o committenti. La libertà con cui Roberto Spagnoli affronta da anni il tema della legalizzazione delle droghe è immediatamente comprensibile a chiunque lo ascolti per un motivo  molto semplice: Spagnoli cita fonti autorevolissime, spesso istituzionali. Questo cosa significa? Significa che una parte del Paese, quella che commissiona studi e prova a fare divulgazione, si pone realmente dei problemi e cerca davvero di trovare le soluzioni migliori, ad esempio sulla coltivazione della cannabis e sul suo uso terapeutico. Un Esempio Su Tutti. Secondo una ricerca commissionata dalla Coldiretti, 2 italiani su 3 sono d’accordo alla coltivazione per uso terapeutico della cannabis. Si potrebbero destinare – ne parla Spagnoli su “Radio Radicale” – immediatamente 1000 ettari ricavabili da serre in disuso alla coltivazione di cannabis; un’opportunità che potrebbe generare un giro di affari di un miliardo e mezzo di euro e produrre 10 mila posti di lavoro. Ovviamente questo per iniziare, perché poi si potrebbe trovare altri terreni e l’Italia potrebbe non rispondere solo alla domanda interna, ma esportare cannabis per uso terapeutico.(..). Il Ministro Lorenzin, senza consultare le associazioni dei malati, ha fatto una cosa di una gravità inaudita: ha firmato un decreto che limita l’uso di farmaci cannabinoidi. Segno questo che le patologie di cui la cannabis terapeutica allevia i sintomi le sono totalmente sconosciute. Roberto Spagnoli ironizza sul fatto che Lorenzin pronunci “cannabis” con l’accento sulla seconda “a”, io potrei aggiungere che dopo il mio “Antitaliano” di due settimane fa sulla difficoltà di interrompere una gravidanza, questo settimanale ha ricevuto una lettera da parte del Ministro della Salute indirizzata al direttore de l’Espresso  Dr. Giorgio Mulè (il direttore di “Panorama", ndr.) Tutto questo potrebbe, ma non fa ridere: non conoscere la cannabis e pretendere di poter legiferare, non conoscere la stampa e pretendere di dare risposte negando l’evidenza, danno la cifra di quanto, credenti o non, tocchi a noi cittadini trovare le strade per avere informazioni corrette. (..).A Napoli Si Spara quotidianamente: azioni dimostrative che a volte fanno vittime altre servono a terrorizzare. A Napoli si spara per il dominio sulle piazze di spaccio. Questo è l’unico motivo: da Ponticelli a Fuorigrotta, dal Centro Storico ai paesi limitrofi. Dal traffico di stupefacenti le organizzazioni criminali ricavano la parte maggiore dei loro guadagni,che poi investono in attività  che sono concorrenti sleali di aziende legali che non possono contare su liquidità paragonabili, ma che devono fare i conti con le regole del mercato. Legalizzare le droghe, tutte e subito, è l’unico modo per togliere alle organizzazioni criminali il principale canale di guadagno. Da un colpo del genere, e ben assestato, non si riprenderebbero mai più. Questo governo deve avere il coraggio di proporre ma legge ragionata, deve avere il coraggio di avviare un dibattito serio e costruttivo su questo tema che è di vitale importanza. Il Sud è alla deriva e a Napoli di questioni morali si muore,e non metaforicamente.
Roberto Saviano – L’antitaliano www.lespresso.it – L’Espresso – 18 febbraio 2016

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