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domenica 28 febbraio 2016

Lo Sapevate Che: Cosa ci insegna la storia di Jack...



Ho Conosciuto Jack Andraka nel 2023 quando, allor quindicenne, è balzato agli onori della cronaca internazionale come il “nuovo genio adolescente della medicina”. La sua storia ha inizio un anno prima a Crownsville, cittadina del Maryland (Usa), quando un amico di famiglia, quasi uno zio per lui, muore per un tumore al pancreas. Colpito da questa dolorosa vicenda, il giovane Jack comincia a fare delle ricerche approfondite su Internet perché “volevo trovare a tutti i costi una soluzione per la diagnosi precoce del carcinoma pancreatico”, come racconta lui stesso. Trova un database  di migliaia di proteine, potenziali indicatori del cancro al pancreas, e tra queste scopre che una di esse, la mesotelina, è abbondante nel sangue dei malati. A questo punto invia una mail a una lista di duecento  professori che lavoravano sul carcinoma pancreatico, chiedendo loro sostegno per realizzare la sua idea e, inizia a lavorare al progetto nel laboratorio dell’unico che gli concede un colloquio, il professor Anirban Maitra dell’Università Johns HopKins. Certo, per un ragazzo lavorare in un laboratorio di ricerca non è semplice: “ Ne ho combinati di pasticci, ma poi finalmente ho imparato. E ho creato delle strisce in grado di rivelare alti livelli di mesotelina: un test rapido con cui è possibile effettuare diverse misurazioni contemporaneamente, riducendo il costo ad appena tre centesimi di dollaro. Senza Internet Google non sarei riuscito a consultare tutti i libri di cui necessitavo e che non si trovavano nella biblioteca locale. Inoltre, ho dovuto lottare per la mancanza di libero accesso alle pubblicazioni scientifiche. Immaginate quante persone potrebbero sviluppare idee innovative se avessero accesso a tutti gli articoli scientifici pubblicati!”. Ora Jack ha appena compiuto diciannove anni e ha collezionato numerosi riconoscimenti e prestigiosi premi. Tuttavia dopo questa rapida ascesa, il suo percorso ha incontrato ostacoli e battute d’arresto. Diverse, infatti, le voci discordanti  sui risultati delle sue ricerche che non sono ancora stati pubblicati e lasciano dubbi riguardo alla possibilità di utilizzare il suo test. Secondo uno studio, i livelli di espressione della mesotelina non sono così differenti tra soggetti sani e soggetti malati. Inoltre, anche i costi e i tempi di esecuzione indicati sembrano lontani da quelli previsti da Jack che ammette.  “A quattordici anni ho sopravvalutato la mia capacità di portare avanti l’idea facilmente e rapidamente, nonostante il mio mentore mi avesse messo in guardia. E molto resta ancora da fare”. spiega Jack.(..) Jack ha sviluppato inoltre anche altri interessi, come le questioni di salute pubblica, e porta avanti con orgoglio la causa dei diritti degli omosessuali. E’ determinato ad andare avanti anche ore che, dopo i trionfalismi iniziali, le sue tesi sono state messe  al vaglio e considerate da alcuni un po’ azzardate. Tutto ciò non lo ridimensiona: la sua storia non per questo è meno bella ed esemplare. E deve essere di insegnamento per tutti noi di prestare attenzione agli erpi che facilmente costruiamo al giorno d’oggi per non vederceli poi crollare altrettanto facilmente in un mare di polvere.
“Presidente della Facoltà di Farmacia e Medicina Università degli Studi di Salerno
Maurizio Bifulco – Ricerca – L’Espresso – 25 febbraio 2016

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