Etichette

giovedì 18 febbraio 2016

Lo Sapevate Che: In pensione? C'è tempo. Il lavoro è usurante, ma non lo dite in giro...



Guidare un camion per ore; lavorare su un ponteggio in equilibrio precario; fare i turni di notte in ospedale; avere a che fare con una classe di studenti. Sono solo  alcuni esempi di lavori che, benché faticosi, non sono riconosciuti dallo Stato come usuranti e che, per tanto, non danno il diritto ad andare in pensione con qualche anno di anticipo (62 invece che 65 anni) rispetto ai chi fa più tranquilli lavori. Il tema dei criteri di ammissione alla pensione anticipata è stato riaperto poche settimane fa dalla petizione presentata al Senato dell’associazione per l’autotrasporto Trasportounito che chiede che il lavoro dei camionisti sia inserito nella lista di quelli considerati usuranti, dal momento che prevede lunghe ore di lavoro da immobili e in condizioni di continuo stress. Quello dei camionisti però non è il solo lavoro che pur essendo faticoso per il fisico e per la mene non compare nella lista di quelli che l’Inps considera usuranti. Non a caso i sindacati, da tempo, chiedono a gran voce che si rimetta mano ai criteri di valutazione delle mansioni e si estenda la gamma dei lavori che consentono il pensionamento anticipato. “Ad oggi” spiega Aldo Buriani, responsabile salute e sicurezza della Cgil di Milano “nella categoria ricadono sole suo alcune specie ben precise di lavoro, per esempio quello in miniera o in galleria, quelli in catena di montaggio o ad alte temperature, oppure, nel caso dei trasporti, quello di auto conducenti di veicoli con più di nove posti. Se invece si parla di lavoro sui turni, vengono tutelati solo i lavoratori che fanno più di 74 notti l’anno, lasciando fuori tutti gli altri, come gli infermieri che ne fanno solo 70”. Criteri che, alla luce dell’innalzamento dell’età pensionabile, risultano troppo ristretti e che rischiano di produrre il paradosso di avere lavoratori che non possono andare in pensione ma che sno oggettivamente troppo anziani per svolgere le loro mansioni. Il caso più evidente è quello degli edili che, secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro sono esposti “a fattori di rischio biologici, chimici ed ergonomici, nonché a quelli causati dal rumore e dalla temperatura”. “A 65 anni” continua Buriani “è impensabile salire a lavorare su un ponteggio, ma soprattutto, ammesso pure di essere in grado di farlo, è impossibile trovare un costruttore che se ne assume la responsabilità.
Luciana Grosso – Economie – Il Venerdì di Repubblica – 12 Febbraio 2016 -

Nessun commento:

Posta un commento