Ricercatori dell’Università di
Birmingham hanno unito all’acqua in circolo nella lavastoviglie tracciatori
radioattivi, per monitorarne il flusso. I risultati sono su Chemical
Engineering Journal: la velocità è inferiore ai lati e in basso, che sono
quindi le zone ideali per pezzi delicati, ma anche per le proteine ostinate (il
flusso gentile favorisce le condizioni alcaline necessarie alla loro rimozione.
I piatti con residui di carboidrati vanno messi invece vicino ai terminali che
pompano l’acqua. In più Rainer Stamminger, dell’Università di Bonn, avverte:
“Non pulite troppo le stoviglie: i detersivi sono studiati per legarsi ai
residui di cibo. Se non li trovano si depositano su piatti e bicchieri”.
(g.v.) – Scienze – Il Venerdì di Repubblica
– 12 febbraio 2016 -
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