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lunedì 20 gennaio 2020

Lo Sapevate Che: Federico Fellini, cento anni di sogni e di cinema in cinque punti

Il 20 gennaio 1920 a Rimini nasceva il grande regista, autore de «La dolce vita», «8 ½», «Amarcord». In Italia e nel mondo si avviano le celebrazioni e «la Lettura» #424, in edicola fino a sabato 18 gennaio, dedica a Fellini l’intera sezione finale del supplemento con l’anticipazione dell’omaggio di Daniel Pennac (il libro e lo spettacolo «La legge del sognatore», Feltrinelli), la graphic novel di Giuseppe Pollicelli e Grazia La Padula; e Topolino.

Realista è il visionario
«L’unico vero realista è il visionario». Il 29 marzo 1993, sul palco del Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles, Sophia Loren e Marcello Mastroianni annunciano il vincitore dell’Oscar alla carriera. L’ingresso di Federico Fellini è preceduto dalle sue parole, che appaiono bianche sul grande schermo a riassumere tutta la carriera del regista nato a Rimini il 20 gennaio 1920: cent’anni fa.



Gli Oscar
In quel nel 1993 Hollywood celebrava con l’Oscar alla carriera il genio di Fellini (che sarebbe morto a Roma il 31 ottobre dello stesso anno) e i suoi film, che tra sogno e realtà avevano scritto un capitolo fondamentale della storia del cinema: 24 titoli, compresi quelli a quattro mani (Luci del varietà con Alberto Lattuada), gli episodi, i documentari tv. Fellini era già stato candidato a 12 Oscar, 8 per la sceneggiatura (due per film non suoi: Roma città aperta e Paisà di Rossellini), 4 per la regia. E La strada nel 1957, Le notti di Cabiria nel 1958, 8 ½ nel 1964 e Amarcord nel 1975 erano stati eletti miglior film straniero (categoria che nel 2020 cambia nome per diventare Miglior film internazionale).

Rimini e Roma
Federico Fellini nasce a Rimini il 20 gennaio 1920 e qui trascorse i primi diciannove anni della sua vita. Nel 1939 lascia la sua città alla volta di Roma per inseguire il sogno del cinema. A Rimini tornerà poi in quei viaggi onirici che saranno i suoi film, tra ricordi e fantasia: «Rimini — affermava — è una dimensione della memoria». Fellini non gira mai nella sua città natale, ma nel 1973 dagli Studi di Cinecittà decide di tornarci con la memoria e di realizzare Amarcord. A Roma, Fellini trova una seconda casa e la città eterna diventa lo scenario perfetto per i suoi film. Un connubio che raggiunge la sua espressione massima nel film del 1972 intitolato proprio Roma.
Rimini e Roma si intrecciano nell’immaginario creato dal regista, un universo cinematografico ricco di simboli ricorrenti come il circo, le strade desolate, le spiagge, le piazze deserte nel cuore della notte.

Filmografia di coppia
Tante sono state le collaborazioni che hanno costellato la carriera di Fellini, come quella con Nino Rota, autore delle musiche dei suoi film, o Ennio Flaiano, con cui ha firmato soggetti e sceneggiature dei suoi film più celebri, tra i quali La stradaLa dolce vita 8 ½. Fin da Luci del varietà (1950), co-diretto con Alberto Lattuada, Fellini ama lavorare con Giulietta Masina (1921-1994), compagna di una vita. Fellini e Masina si erano sposati nel 1943 e il loro sodalizio sul set ha portato alla realizzazione di diversi film. Dopo Luci del varietà, Masina appare anche nel primo film «solista» di Fellini, Lo sceicco bianco (1952), ed è consacrata in La strada (1954). Lavoreranno insieme anche ne Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957, premio per l’interpretazione femminile a Cannes), Giulietta degli spiriti (1965), che valse il David di Donatello all’attrice, e Ginger e Fred (1986).

Gli eventi
Per il centenario dalla nascita di uno degli autori più eclettici, poetici e visionari del cinema mondiale, abbondano le celebrazioni che in Italia, e non solo, si svolgono sotto l’etichetta di Fellini 100, il programma ufficiale promosso dal Mibact (fellini100.beniculturali.it). Eventi, spettacoli, rassegne e proiezioni invadono Rimini (tra tutti, la mostra Fellini 100. Genio immortale, fino al 15 marzo, e che ad aprile sarà a Roma, prima di Los Angeles, Mosca e Berlino) e tante altre città. Come Milano dove proprio il 20 gennaio, Palazzo Reale ospita un grande convegno internazionale dal titolo Ricordiamo Federico Fellini, con la partecipazione degli eredi (interverranno Francesca Fabbri Fellini, nipote del maestro, e Simonetta Tavanti, nipote di Giulietta Masina), degli amici e di coloro che hanno amato il regista. Il coordinamento scientifico del convegno è a cura di Maurizio Porro e parteciperanno anche Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia, curatori con Francesca Fabbri Fellini della grande mostra 1920-2020 Federico Fellini. Un racconto, che si terrà dal 18 settembre al 15 novembre a conclusione dell’anno celebrativo, la prima che Milano dedica al regista. Nel corso di tutto l’anno sarà inoltre realizzata una mostra itinerante, Il Centenario. Fellini nel mondo, in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e degli Istituti italiani di cultura nel mondo porterà il mondo del regista in diverse sedi internazionali (tra cui Mosca, San Paolo, San Pietroburgo, Toronto, Buenos Aires, Tirana, Berlino).

Anche il Trieste Film Festival (17-23 gennaio, sul cinema dell’Europa centrorientale) omaggia il regista dedicandogli la ricca sezione Fellini East West con l’anteprima del restauro di E la nave va (con Cineteca nazionale e Centro sperimentale di cinematografia) e un testo inedito dello storico del cinema Naum Kleiman (Chisinau, Urss, ora Moldavia, 1937) che tra censure e proiezioni clandestine guida alla scoperta delle relazioni non sempre facili con l’Unione Sovietica. E mentre cinque capolavori del regista (Lo sceicco biancoI vitelloniLa dolce vita8 ½ e Amarcord) tornano nelle sale in versione restaurata grazie all’impegno congiunto di Cineteca di Bologna, Cineteca nazionale e Istituto Luce - Cinecittà, il calendario di eventi continua per tutto il 2020. Con omaggi vari e diversi tra loro.
Il 20 gennaio, lo scrittore francese 
Daniel Pennac porta al Piccolo Teatro Strehler di Milano lo spettacolo La legge del sognatore, nato dall’omonimo libro che esce il 16 gennaio per Feltrinelli (un estratto è anticipato su «la Lettura #424 in edicola fino a sabato 18). Lo spettacolo a ingresso gratuito (a Milano fino ad esaurimento posti), sarà poi a Torino, il 21, Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo (ore 21, prenotazioni dal 14 su grattacielointesasanpaolo.com/news/) e il 22 al Teatro Galli di Rimini (ore 21, informazioni su teatrogalli.it; mentre il 19 a Bologna Pennac presenterà il libro con Silvia Avallone, Biblioteca Salaborsa, ore 19). Un’ottima occasione per far riapparire l’immaginario del cineasta sugli schermi, nei musei e tra le pagine di tanti volumi, nuovi o ristampati, come il celebre Libro dei sogni (Rizzoli) e il Dizionario intimo (Piemme) di cui ha scritto Marco Missiroli su «la Lettura» #416 del 17 novembre; oppure l’intervista di Giovanni Grazzini, Sul cinema, che ritorna per il Saggiatore, riletta da Maurizio Porro sul «Corriere della Sera» del 30 dicembre scorso.
https://www.corriere.it/la-lettura/cards/federico-fellini-cent-anni-nascita-carriera-regista-cinque-punti/gli-eventi.shtml

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