La storia di Madiba (dal nome
del clan cui appartiene) è quella di un uomo animato sin da giovane dal
desiderio di libertà e dal rifiuto di ogni sopruso. A vent'anni si trova a
fuggire dal suo villaggio per ribellarsi a un matrimonio combinato.
Da studente in legge sposa la causa dell'African
National Congress (ANC), battendosi contro la segregazione
razziale della popolazione nera, cui una minoranza bianca nega qualsiasi
diritto politico, sociale e civile.
Ma, parafrasando lo stesso Mandela, la «strada
per la libertà non è mai facile» e il suo impegno lo porta a finire in
prigione a 46 anni, dopo una condanna all'ergastolo per alto tradimento. Sono
anni difficili ma anche di grande mobilitazione internazionale a sostegno del
detenuto "numero 46664", che da dietro le sbarre riesce a
dare forza al movimento antiapartheid.
Liberato l'11 febbraio del 1990, dopo ventisette
anni di lavori forzati, tre anni dopo riceve il Nobel per la Pace e
nel 1994 viene eletto Presidente del Sudafrica, a conclusione delle prime
elezioni cui sono ammessi anche i cittadini neri.
Rimasto in carica fino al 1999, nel decennio
successivo si ritira dall'attività politica, impegnandosi profondamente
nella lotta contro l'AIDS. Aggravatosi per un'infezione polmonare
nel marzo 2013, a luglio viene dichiarato in stato vegetativo permanente, fino
al definitivo decesso nel dicembre dello stesso anno.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/11022
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