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giovedì 7 luglio 2022

Lo Sapevate Che: Collodi pubblica le prime storie di Pinocchio: Il 7 luglio 1881, sul primo numero del periodico per l'infanzia Giornale per i Bambini (pioniere dei periodici italiani per ragazzi diretto da Ferdinando Martini), uscì la prima puntata de Le Avventure di Pinocchio, con il titolo Storia di un burattino.

 

Correva l’anno 1781, un periodo particolare per l’Italia, che presto si affrettava ad un nuovo ciclo di vita. Anche per quanto riguarda i racconti e le storie per bambini.

All’indomani dell’Unità, il bel paese sosteneva un periodo di cambiamento, di stabilizzazione. Fu questo il momento in cui venne anche alla luce per la prima volta, il burattino più conosciuto al mondo, “Pinocchio”. Fu creato da papà Carlo Lorenzini, in arte Collodi. Lo scrittore diede forma e volto ad una delle figure più interessanti di tutti i tempi. Amato sia da grandi che da piccini e studiato da sempre per via delle sue enormi peculiarità.

 

Pinocchio viene alla luce

Per la prima volta, il 7 luglio di quello stesso anno, lo scrittore, Lorenzini, che ai quei tempi stava iniziando a farsi voce grazie ai suoi particolari racconti, propose al pubblico una storia nuova. Il protagonista era appunto Pinocchio. Un burattino di legno tutto particolare, creato dalle mani di mastro Geppetto. Pinocchio era capace di sognare e di avere tutti i sentimenti, le paure e la vitalità di un bambino vero.

 

In quella calda estate, il racconto venne inviato per la prima volta alla redazione del Giornale per i bambini. Si trattava di un supplemento, diretto da Ferdinando Martini, che usciva ogni giovedì sul quotidiano fiorentino “Fanfulla”. Il titolo del primo racconto era ‘La storia d’un burattino”.

Sin dalla sua comparsa, il testo destò grande interesse. Un pubblico vasto, che col passare del tempo, cominciò ad appassionarsi alle storie di questo piccolo dal cuore di legno.

Il primo libro

Nel 1883, venne stampato il libro intitolato “Le avventure di Pinocchio”, all’interno dei locali della editrice Felice Paggi, che grazie a questo volume, ebbe nel tempo grande risalto e fama.

 

Enrico Mazzanti, invece venne incaricato di creare, sempre per il primo testo, le illustrazioni. A oggi si stima, che il lavoro di Collodi venne tradotto in ben 240 lingue. Un fenomeno mondiale, una scalata al successo che l’allora squattrinato Collodi non poteva minimamente immaginare.

Dalla carta al cinema, fino alla riproduzione del film di Roberto Benigni

Nel corso degli anni, il racconto ebbe così tanto clamore che persino la Walt Disney decise di realizzare un film di animazione dedicato alla storia di Pinocchio nel 1940.

 

Un successo grande, quasi quanto la prima uscita del racconto di Collodi, la ebbe però soprattutto il film realizzato dall’attore italiano Roberto Benigni nel 2002. Il capolavoro cinematografico presenta  delle differenze dal testo. Una sorta di rivisitazione che non è dispiaciuta affatto al pubblico, anzi che l’ha apprezzata e non poco.

Costato circa 45 milioni di euro, pare sia stato, fino ad oggi, il film più costoso nella storia del cinema italiano. La sua rivisitazione non ha disturbato nessuno anzi, ha creato un nuovo modo di interpretare il celebre Pinocchio. L’attore, recitò proprio nei panni della famosa marionetta, in questo caso interpretata da un adulto, mentre nel testo di Collodi si trattava di un bambino. Tante piccole ma sottili differenze come questa, che hanno dato al racconto una nuova impronta, che ha destato interesse e apprezzamenti.

Pinocchio è un classico che non passa mai di moda. Un pezzo unico realizzato con grande maestria che merita di essere visto, letto e riletto sempre.

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