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giovedì 30 giugno 2022

Lo Sapevate Che: Silvio Orlando: Attore di lungo corso, ha alle spalle oltre trent'anni di carriera artistica tra cinema e teatro.


Napoli è attualmente la città con il maggior numero di produzioni teatrali ed è un dato di fatto molto importante. Tuttavia molte di queste fanno riferimento ad una tradizione di derivazione farsesca che sopravvive a se stessa, che si è avvitata su se stessa in una forma di barocchismo inconcludente, lezioso. Come dappertutto poi c'è un'ondata devastante di un certo tipo di televisione che non aiuta. Il teatro a Napoli è però una esigenza più forte che altrove. Si possono avere momenti di appannamento e di eclisse, ma poi riemerge sempre e non è un caso. È una necessità forse, un ragionamento ironico e paradossale sulla realtà che ti consente di non impazzire.” Silvio Orlando

 

Biografia

Silvio Orlando nasce il 30 giugno del 1957 a Napoli. Dopo aver debuttato su un palcoscenico nel 1975 nello spettacolo "Nascette 'mmiezz 'o mare", suonando il flauto traverso nella banda musicale del Centro Culturale Giovanile della sua città natale, a partire dall'anno successivo intraprende la carriera di attore teatrale.

L'esordio cinematografico e i primi anni '90

Nel 1987 debutta al cinema nel film di Gabriele Salvatores "Kamikazen ultima notte a Milano", mentre due anni più tardi viene diretto da Nanni Moretti in "Palombella Rossa". Nel 1990 fa parte del cast di "Matilda", film di Antonietta De Lillo e Giorgio Magliulo; in seguito, inizia a collaborare con Daniele Luchetti, con il quale, nel giro di tre anni, recita in "La settimana della Sfinge", "Il portaborse" e "Arriva la bufera".

Dopo aver lavorato con Carlo Mazzacurati in "Il richiamo della notte" e "Un'altra vita", nel 1993 torna a recitare per Gabriele Salvatores, che lo dirige in "Sud"; nello stesso anno, è protagonista di un ruolo drammatico nella serie tv "Felipe ha gli occhi azzurri 2".

Dopo aver preso parte a "Il cielo è sempre più blu", commedia corale di Antonello Grimaldi che vede nel cast anche Claudio BisioSilvio Orlando diventa uno degli attori più richiesti della commedia italiana: nel 1995 trova dietro la macchina da presa Luchetti in "La scuola", mentre l'anno seguente recita al fianco di Sabrina Ferilli e Piero Natoli in "Ferie d'agosto", di Paolo Virzì; è, inoltre, protagonista al fianco di Patrick Bauchau e Gastone Moschin di "I magi randagi", uno degli ultimi lavori di Sergio Citti.

Le seconda metà degli anni '90

Nella seconda metà degli anni Novanta, Silvio Orlando vede intensificarsi le proprie apparizioni al cinema: dopo "Vesna va veloce", di Carlo Mazzacurati, e "La mia generazione", di Wilma Labate, viene diretto da Salvatores in "Nirvana", al fianco di Diego Abatantuono, e da Riccardo Milani in "Auguri professore".

Nel 1998 ritrova Nanni Moretti in "Aprile", prima di essere diretto da Antonio Capuano in "Polvere di Napoli". Prende parte, quindi, a "Figli di Annibale", commedia di Davide Ferrario in cui Silvio Orlando interpreta uno scapestrato che dopo avere tentato di rapinare una banca fugge al Sud (accanto a lui c'è ancora Abatantuono).

Silvio Orlando negli anni 2000

Dopo essere apparso in "Fuori dal mondo", di Giuseppe Piccioni, nel 2000 Silvio Orlando si aggiudica il Nastro d'Argento come migliore attore protagonista per "Preferisco il rumore del mare", di Mimmo Calopresti. All'inizio del nuovo millennio lavora ancora con Moretti, che lo dirige nel drammatico "La stanza del figlio", che conquista la Palma d'Oro al Festival di Cannes. Vincitore di un David di Donatello come migliore attore non protagonista per "Luce dei miei occhi", di Giuseppe Piccioni, in cui gli tocca un ruolo da cattivo, nel 2002 recita ne "Il bacio dell'orso", di Sergej Bodrov, e in "El Alamein - La linea del fuoco", di Enzo Monteleone, al fianco di Emilio Solfrizzi.

Dopo il film in costume di Emidio Greco "Il consiglio d'Egitto", nel 2003 Silvio Orlando presta la propria voce al cartone animato di Enzo D'Alò "Opopomoz" ed è uno dei protagonisti del drammatico "Il posto dell'anima", dove - al fianco di Paola CortellesiMichele Placido e Claudio Santamaria - veste i panni di un operaio che lotta per non vedere chiusa la propria fabbrica. Voce narrante del film di Davide Ferrario "Dopo mezzanotte", nel 2006 l'interprete napoletano recita con e per Nanni Moretti ne "Il Caimano" (conquistando una nomination agli European Film Awards); ritrova il regista di "Ecce bombo" due anni più tardi, nel film di Antonello Grimaldi "Caos Calmo".

Dopo "La fabbrica di tedeschi", di Mimmo Calopresti, e "Il papà di Giovanna", di Pupi Avati (ruolo grazie al quale vince la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia e il Premio Gian Maria Volontè al Bif&st di Bari), nel 2008 Orlando sposa a Venezia l'attrice Maria Laura Rondanini, sua compagna da quasi un decennio (le nozze sono presenziate da Massimo Cacciari).

In seguito, egli torna alla commedia con il corale "Ex", di Fausto Brizzi: ruoli brillanti arrivano anche grazie a "Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso", di Giovanni Veronesi, e "La passione" di Carlo Mazzacurati.

*Gli anni 2010

Nel 2011 l'attore campano recita per Roberto Faenza ne "Il delitto di Via Poma", ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto, mentre l'anno successivo con Alessandro Gassman è protagonista del film tv di Sky "Un Natale con i Fiocchi", diretto da Giambattista Avellino.

Nel 2013 è al cinema con "Un castello in Italia", diretto da Valeria Bruni Tedeschi, e con "La variabile umana", al fianco di Giuseppe Battiston e Renato Sarti. L'anno seguente è nella giuria di qualità del Festival di Sanremo 2014.

Nel 2016 recita in "Un paese quasi perfetto", per la regia di Massimo Gaudioso.

La mia carriera è divisa in decenni e, per fortuna, ognuno è stato scandito da un episodio molto felice.da un'intervista a Vanity Fair, 11 ottobre 2016

Gli anni 2020

Negli anni 2020 partecipa a diversi film tra i quali ricordiamo: "Lacci" (di Daniele Luchetti, 2020); "Ariaferma" (2021, di Leonardo Di Costanzo, con Toni Servillo); "Il bambino nascosto" (di Roberto Andò, 2021).

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