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mercoledì 1 giugno 2022

Lo Sapevate Che: Orietta Berti: Famosa cantante italiana, nata a Cavriago (in Emilia-Romagna) e per questo soprannominata l'usignolo di Cavriago e la marmotta di Cavriago


La canzone "Fin che la barca va" è una metafora del fatto che nella vita non puoi avere tutto... "Il fidanzato a Cantù e uno in Cina". Affermo di farsi una vita serena con l’uomo che si ama. Ho avuto parecchi corteggiatori, ma ho sempre fatto quella che cadeva dalle nuvole. Fare la finta tonta serve.” Orieta Berti

 

Biografia

Orietta Berti, il cui vero nome è Orietta Galimberti, nasce il 1° giugno del 1943 a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia. Inizia a cantare da giovanissima, grazie alla spinta del padre, che è un amante della musica lirica.

Dopo aver studiato canto lirico, all'inizio degli anni Sessanta prende parte per la prima volta a una kermesse canora ufficiale, "Voci Nuove Disco d'Oro", un concorso di Reggio Emilia. Orietta Berti si presenta con un brano di Gino Paoli, "Il cielo in una stanza", e arriva in finale. Insieme con lei ci sono, tra gli altri, Gianni Morandi e Iva Zanicchi.

In occasione di questo concorso, conosce al teatro municipale di Reggio Emilia il direttore artistico della Karim, Giorgio Calabrese, che le propone di firmare un contratto.

Orietta Berti negli anni '60

A partire dal 1962, pertanto, Orietta Berti comincia la sua attività discografica. I suoi primi 45 giri tuttavia non vengono notati da nessuno. Nel 1964 sottoscrive un accordo con la Polydor e registra una cover di "Losing you", canzone di Brenda Lee. Poi incide le canzoni di Suor Sorriso, compresa "Dominique".

Il successo arriva l'anno seguente grazie a "Un disco per l'estate" 1965, dove la giovane cantante propone "Tu sei quello". Dopo aver partecipato anche alla Mostra Internazionale di Musica Leggera, Orietta Berti arriva al primo posto al "Festival delle Rose" con il brano "Voglio dirti grazie".

Quindi, nel 1966, ha l'occasione di salire sul palco del teatro Ariston al "Festival di Sanremo" con la canzone "Io ti darò di più", scritta da Memo Remigi e Alberto Testa. Vince poi il "Festival di Lugano" con "Ritorna il sole". Presenta a Sanremo nel 1967 il pezzo "Io, tu e le rose". La canzone è celebre anche per essere stata menzionata da Luigi Tenco nel messaggio che scrive prima di suicidarsi.

Nello stessi anno, il 14 marzo 1967, sposa Osvaldo Paterlini.

Successivamente Orietta Berti va a Parigi per realizzare il suo terzo album, con il contributo dell'orchestra di Sauro Sili e degli Swingle Singers. Poi si presenta al "Festival delle Rose" con il brano di Federico Monti Arduini "Io potrei". Giunta al secondo posto con "Non illuderti mai" a "Un disco per l'estate" nel 1968, partecipa a "Canzonissima" con un pezzo scritto da Toto Savio, "Se m'innamoro di un ragazzo come te".

Torna nuovamente a Sanremo nel 1969 con "Quando l'amore diventa poesia".

Gli anni '70

Dopo aver presentato a Un disco per l'estate, "L'altalena", che si rivela un grande successo discografico, nel 1970 propone "Fin che la barca va". La canzone arriva terza a "Un disco per l'estate", prima di "Tipitipitì", "Una bambola blu" e "Via dei Ciclamini".

Fin che la barca va, lasciala andare | fin che la barca va, tu non remare | fin che la barca va, stai a guardare | quando l'amore viene il campanello suonerà. (da: Fin che la barca va)

Nel frattempo è protagonista di uno speciale in onda sulla Rai, intitolato "La cugina Orietta" e articolato in quattro puntate dedicate alla sua vita e alla carriera. Poi incide "L'ora giusta" e "La vedova bianca". Ques'ultimo brano parla di emigrazione e affronta il tema della solitudine delle donne costrette a vedere i propri mariti andare via.

Nella prima metà degli anni Settanta incide anche tre dischi di repertorio folk, intitolati rispettivamente "Più italiane di me", "Cantatele con me" e "Così come le canto".

Nel 1976 si dedica addirittura alle musiche popolari gitane e della tradizione zingara, con il disco "Zingari", che include anche "Omar", canzone presentata al "Festival di Sanremo" e dedicata a suo figlio.

Nello stesso periodo si dedica anche al cinema, recitando nel film di Ettore Scola "I nuovi mostri", nell'episodio intitolato "L'Uccellino della Val Padana". Poco più tardi recita nella commedia "Quando c'era lui... caro lei!", al fianco di Paolo Villaggio.

Gli anni '80

Dopo aver registrato la canzone per bambini "Ecco arrivare i Barbapapà" e la sigla di "Domenica In" "La balena", nel 1981 Orietta Berti presenta al Festival di Sanremo la canzone "La barca non va più". Si tratta di un ironico sequel di "Fin che la barca va". Torna all'Ariston l'anno seguente con "America in". Dopodiché registra "Tagliatelle", sigla di "Domenica In".

A partire dal 1984 comincia a prodursi da sola, con il disco "Le mie nuove canzoni". Nello stesso anno prende parte a "Premiatissima", programma in onda su Canale 5 in cui propone i brani "Come prima", di Tony Dallara, "Pensami", di Julio Iglesias, "Se stasera sono qui", di Luigi Tenco, "La notte è fatta per amare", di Neil Sedaka, "Nessuno al mondo", di Caterina Valente, e "Io che amo solo te", di Sergio Endrigo.

Avvia, quindi, una collaborazione con Umberto Balsamo, dalla quale nasce il 33 giri "Futuro", che porta anche a Sanremo nel 1986 ottenendo un riscontro positivo sia da parte della critica che da parte del pubblico. Tornata a "Premiatissima" con "Senza te", intraprende un sodalizio artistico anche con Cristiano Malgioglio, che per lei scrive diverse canzoni. Nel 1989 si ripresenta a Sanremo con "Tarantelle", un pezzo scritto da Umberto Balsamo e Mino Reitano che però non supera le selezioni in quanto ritenuto troppo accusatorio verso la classe politica.

Gli anni '90

Dopo essere stata protagonista di "C'era una volta il festival" e "Una rotonda sul mare" nel 1989 e nel 1990, torna a Sanremo nel 1992 con "Rumba di tango", presentata insieme con Giorgio Faletti. Con lo stesso attore è ospite di "Acqua calda", in onda su Raidue. L'anno seguente su Italia 1 presenta "Rock'n'roll", programma pre-serale che conduce in compagnia delle ragazze di "Non è la Rai".

Mentre nel 1995 Orietta Berti è nel cast di "Domenica In", festeggiando i suoi trent'anni di carriera. Protagonista, nel 1997, della trasmissione di Fabio Fazio "Anima mia", con lo stesso Fazio è presente anche a "Quelli che il calcio", dapprima su Raitre e in seguito su Raidue, e a "Sanremo Giovani", su Raiuno.

Nel 1999 torna a Sanremo per il "Dopofestival", al fianco di Fabio Fazio e Teo Teocoli.

Gli anni 2000 e 2010

Nel 2001 è ospite fissa di "Buona domenica", su Canale 5, e mantiene questa collaborazione al fianco di Maurizio Costanzo fino al 2006. Dopo aver prodotto il disco "Emozione d'autore", registra l'album in lingua spagnola "Exitos latinos", realizzato con l'orchestra di Demo Morselli.

Poco dopo è concorrente della terza edizione di "Ballando con le stelle", su Raiuno. Nel 2008 incide il disco "Swing - Un omaggio alla mia maniera". Nel 2016 entra nel cast fisso di "Che fuori tempo che fa", su Raitre, di nuovo accanto a Fabio Fazio.

Una curiosità: sposata con Osvaldo, i suoi figli si chiamano Omar (nato il 3 agosto 1975) Otis (nato il 18 febbraio 1980), tutti nomi che iniziano con la O. Poi in famiglia ci sono anche la suocera Odilla, la mamma Olga, il nonno Oreste e lo zio Oliviero.

Nel marzo del 2021 torna per la dodicesima volta sul palco dell'Ariston per presentare in gara a Sanremo 2021 il brano "Quando ti sei innamorato".

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