Il progetto Pioneer è uno dei più
importanti nella storia delle esplorazioni spaziali gestite dal Pioneer Project
Office della NASA. Lo scopo principale dei Pioneer era quello di sondare il
“terreno” per quello che sarebbe stato il progetto Voyager. Il programma
Pioneer ha previsto svariate esplorazioni, ma due sono quelle veramente
importanti il Pioneer 10 e il Pioneer 11 perché permisero di studiare ed
esplorare i pianeti esterni del nostro Sistema Solare e lo spazio oltre ad
essa.
Il Pioneer 10 era lungo circa 2.9m
con un diametro di circa 2.7m per un peso totale di 270Kg. La fase di lancio ha
previsto tre stadi, nel primo stadio venne utilizzato come propellente Ossigeno
liquido e l’RP-1 (un tipo di cherosene utilizzato nei razzi), nel secondo
stadio vennero usati come propellente l’idrogeno liquido e l’ossigeno liquido e
infine il terzo stadio ha previsto l’utilizzo di un propellente solido. La
combinazione di questi tre stadi ha fatto sì che la sonda raggiunga una
velocità di 51.682 km/h permettendo al Pioneer 10 di diventare l’oggetto
più veloce ad essere lanciato nello spazio.
La missione della sonda Pioneer 10,
lanciata da Cape Canaveral il 2 marzo 1972, avrebbe dovuto avere come obiettivo
principale la raccolta di immagini e dati di Giove. E così infatti fu, Pioneer
10 raccolse più di 500 immagini del gigante gassoso, fra le quali figurano
fotografie della grande macchia rossa e della zona crepuscolare, riuscì anche a
fotografare due dei suoi satelliti, Ganimede ed Europa, e a raccogliere
informazioni sull’atmosfera di Io. Ma durante il suo viaggio la sonda della
NASA si rese anche protagonista di numerosi primati. Il primo di questi, come
già detto prima, fu il superamento della Luna appena 11 ore dopo il lancio,
rendendo così la Pioneer 10 l’oggetto più veloce che l’uomo avesse inviato
nello spazio fino ad allora, in seguito fu la prima sonda ad attraversare la
fascia principale di asteroidi fra Marte e Giove e infine, dopo aver studiato
per noi Giove, nel 1976 superò per la prima volta l’orbita di Saturno e nel
1979 l’orbita di Urano. Il 13 giugno 1983 finalmente superò anche l’orbita di
Nettuno e divenne così il primo oggetto dell’uomo a lasciare il Sistema Solare.
Durante la sua fuga nello spazio
https://ignotus.it/index.php/2018/12/20/13-giugno-1983-il-primo-veicolo-a-lasciare-il-sistema-solare/
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