The Genius
Ray Charles Robinson nasce ad Albany, Georgia il 23
settembre del 1930. Inizia fin da piccolo a cantare in chiesa ma intorno ai
cinque anni accusa gravi problemi alla vista, che nel giro di pochi mesi lo
porteranno alla cecità.
"The genius", come viene ribattezzato da chi
lo conosce bene fin dai suoi esordi, crea il suo primo gruppo, il "McSon
Trio" nel 1947, sullo stile del celebre "Nat King Cole trio".
Ray Charles non poteva che ispirarsi a questo gigante
della musica, colui che da più parti viene indicato come il vero apripista
della musica soul, autore di canzoni memorabili come "I got the
woman" o "Unforgettable". Tutti brani che dimostrano come King
Cole riuscì a trasformare la musica gospel (di tradizione fondamentalmente
religiosa), in qualcosa di laico ma di altrettanto spirituale.
Tutti aspetti che hanno influenzato profondamente
l'evoluzione artistica di "The genius" che, grazie al suo grande
talento vocale, riusciva a trasformare qualsiasi canzone (che fosse blues, pop
o country), in un'esperienza intima e interiore.
Il primo disco, "Confession Blues" (per la
Swingtime) è del 1949. Le trasformazioni iniziano quando Ray Charles partecipa
alla session di Guitar Slim che darà vita all'eccellente "The things I
used to do". Il suo primo grande successo, "I got a woman"
(1954) è un esempio lampante di quelle qualità sopra descritte, poi bissato da
numerosi altri brani fra i quali è doveroso menzionare "Talkin' bout
you", "This little girl of mine" e "Hallelujah I love her
so". In tutti questi pezzi, Charles si fa interprete di uno dei più significativi
mutamenti nell'evoluzione e nella storia della Black Music, con uno stile che
lo avvicina molto al mondo del jazz e della pratica dell'improvvisazione. Non a
caso memorabili rimangono alcune sue performance a rinomati Festival jazz,
pullulanti di intenditori dalle orecchie preparatissime pronti a stroncare
impietosamente chiunque non sia all'altezza delle loro aspettative.
In seguito Ray Charles è approdato a lidi più soft,
virando la sua musica verso uno stile pop-orchestrale che lo ha allontanato
quasi definitivamente da quelle caratteristiche da lui stesse forgiate. Grandi Hit dell'epoca sono la
magica "Georgia on my mind" e "I can't stop loving you" del
1962.
Intorno alla metà degli anni '60 è tormentato da
problemi fisici e guai con la legge causati dal consumo di droga pesante
iniziato ai tempi di Seattle e interrotto definitivamente proprio in questi
anni.
Nel 1980 ha partecipato al film cult "The Blues Brothers"
(film cult di John Landis,
con John Belushi e Dan Aykroyd),
pellicola che ha rilanciato non poco la sua immensa figura.
Poi qualcosa si deve essere rotto dentro di lui: per
parecchio tempo il genio del soul è mancato dal palcoscenico così come dalle
sale d'incisione, riproponendo solo saltuariamente le perle del passato e
costringendo i fan a rivolgersi alla sua discografia, comunque ricca, composta
da decine di dischi.
Si è spento il 10 giugno 2004 a Beverly Hills,
California, all'età di 73 anni, per le complicazioni di una malattia al fegato.
https://biografieonline.it/biografia-ray-charles
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