“Keith Richards è eloquente anche quando è fatto.”
Charlie Watts
Charlie Watts, il cui nome completo
è Charles Robert Watts, nasce il 2 giugno del 1941 a Londra, figlio di Lilian e
del camionista Charles. Cresciuto nella zona settentrionale della capitale
inglese, vive nel quartiere di Kingsbury, e frequenta la Rylers Croft School;
quando ha quindici anni, poi, con il resto della famiglia si trasferisce nel
quartiere di Wembley, dove ha come vicino di casa Dave Green, che diventa ben
presto il suo migliore amico e gli trasmette l'amore per il rhythm and blues.
In effetti, sin da giovanissimo Watts si avvicina al
mondo della musica, appassionandosi in particolare a John Coltrane e Miles Davis.
Con il passare del tempo, poi, dopo avere trasformato in un tamburo rullante un
vecchio banjo, si avvicina anche alle percussioni. Durante l'adolescenza, in
ogni caso, per Charles la musica resta solo uno dei tanti interessi: a
diciassette anni inizia a frequentare una scuola d'arte con un indirizzo
letterario, grazie alla quale ottiene un lavoro in una agenzia pubblicitaria. Nel
frattempo, però, il panorama del blues rock di Londra emerge con sempre più
forza, e a quel punto Charlie Watts capisce che è il momento
di concentrarsi sulla musica.
Charlie Watts con i Rolling Stones
Nel 1963 si unisce in pianta stabile ai Rolling
Stones come batterista, prendendo il
posto di Tony Chapman. Il gruppo finisce sotto la casa discografica
Decca Records, che gli propone un contratto molto allettante e gli suggerisce
Andrew Loog Oldham come manager.
Gli Stones, nel giro di pochi anni, diventano la
versione cattiva e sporca dei Beatles, come dimostrato dal
claim pubblicitario "Would you let your daughter go with a Rolling
Stone?". Nei primi anni di attività, il batterista e i suoi compagni
si dedicano in particolar modo alla reinterpretazione di canzoni rhythm and
blues, blues e rock and roll del repertorio americano.
Nel 1964, intanto, Charlie Watts sposa Shirnley Ann
Sheperd, scultrice e pittrice. A partire dallo stesso anno, il gruppo comincia
a incidere brani scritti da Mick Jagger e Keith Richards,
come i singoli "The Last Time" e "(I Can't Get No)
Satisfaction"; nel 1965, "Get Off of My Cloud" giunge al primo
posto della Billboard Hot 100, rimanendovi per due settimane. Nel 1966 la band
dà alla luce "Aftermath", primo disco formato unicamente da
canzoni originali, con pezzi come "Under My Thumb", "Mother's
Little Helper" e "Lady Jane".
In seguito a questo album,
i Rolling Stones raggiungono
probabilmente l'apice musicale con "Between the Buttons" e
"Their Satanic Majesties Request", grazie ai brani "Let's Spend
the Night Together", "2000 Light Years From Home" e "She's
a Rainbow".
Il 24 maggio del 1968 (anno in cui Charlie
Watts diventa padre di Seraphina, la sua unica figlia), viene
pubblicato "Jumping Jack Flash / Child of the Moon", uno dei singoli
più importanti del gruppo. A dispetto del successo in campo musicale, tuttavia,
la vita per il giovane londinese e per i suoi amici non è così semplice, complici
gli incessanti tour e le stancanti performance che li lasciano stremati
fisicamente e psicologicamente.
La morte di Brian Jones e gli
anni '70
Si innesca, quindi, un circolo vizioso fatto di
esibizioni non all'altezza e di ricorso alla droga per migliorare le
prestazioni. Dopo la separazione dal manager Oldham, i Rolling
Stones devono fare i conti anche con la
morte di Brian Jones, annegato in piscina in circostanze che non
saranno mai completamente chiarite. Due giorni dopo la morte di Jones, per
altro, il gruppo si esibisce davanti a 250mila persone in un concerto gratuito
ad Hyde Park, a Londra, suscitando - come è inevitabile - numerose polemiche.
Watts e compagni, in ogni caso, superato il lutto non smarriscono la via del
successo: il singolo "Honky Tonk Women" è per quattro settimane al
primo posto della Billboard Hot 100, e nel 1971 la prima posizione in
classifica è appannaggio di "Brown Sugar".
Nel 1974 il gruppo affronta l'abbandono di Mick
Taylor, entrato negli Stones alla fine degli anni Sessanta, che verrà
sostituito da Ron Wood, già membro del Jeff
Beck Group. Nel 1976 esce l'album
"Black and Blue", cui seguono "Some Girls", del 1978, ed
"Emotional Rescue", del 1980, che però non è in grado di ripetere il
successo ottenuto dal lavoro precedente.
Gli anni '80 e successivi
L'inizio degli anni Ottanta è contraddistinto da
alcune difficoltà personali per Charlie Watts, legate al consumo di eroina: gli
Stones, intanto, pubblicano l'album "Tattoo You" nel 1981 (che
contiene la famosa "Start Me Up" e anticipa un tour da cui proviene
"Still Life [American Concert 1981]"), seguito nel 1983 da
"Undercover", un disco sperimentale che, a sua volta, si rivela poco
entusiasmante.
Segue un periodo di crisi profonda all'interno del
gruppo, complici le difficoltà relazionali e le differenze di
vedute sul piano musicale tra Mick
Jagger e Keith
Richards. Saranno altri due i dischi registrati
nel decennio: "Dirty Work" (letteralmente, "lavoro sporco",
a testimonianza delle difficoltà incontrate negli anni precedenti), nel 1986
(anno in cui Charlie Watts pubblica anche il disco da solista live "Live
at Fulham Town Hall" con la Charlie Watts Orchestra) e "Steel
Wheels", nel 1989.
Nel 1994, poi, il gruppo torna in sala di
registrazione per "Voodoo Lounge", mentre nel 1997 è la volta di
"Bridges to Babylon". Nel 2004 Watts pubblica il suo secondo album da
solista live, "Watts at Scott's" con la formazione Charlie
Watts and the Tentet. Nello stesso periofo si vede diagnosticato un cancro
alla gola; riesce, comunque, a guarire e a vincere la battaglia contro il
tumore.
Si spegne a Londra all'età di 80 anni il 24 agosto
2021, dopo un'operazione d'urgenza al cuore.
https://biografieonline.it/biografia-charlie-watts#charlie-watts-con-i-rolling-stones
Nessun commento:
Posta un commento