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venerdì 6 agosto 2021

Lo Sapevate Che: La bomba atomica su Hiroshima, 76 anni dopo

Sono passati 76 anni.

Il 6 agosto 1945, alle ore 8.15 del mattino, un bombardiere americano B-29 di nome "Enola Gay" lanciò una bomba atomica ribattezzata "Little Boy" sulla città di Hiroshima, in Giappone.

Rimasero uccise circa 140.000 persone Tre giorni dopo, il 9 agosto, una seconda bomba atomica fu sganciata su Nagasaki (74.000 vittime).

Sono passati 76 anni.

Il 6 agosto 1945, alle ore 8.15 del mattino, un bombardiere americano B-29 di nome "Enola Gay" lanciò una bomba atomica ribattezzata "Little Boy" sulla città di Hiroshima, in Giappone.

Rimasero uccise circa 140.000 persone Tre giorni dopo, il 9 agosto, una seconda bomba atomica fu sganciata su Nagasaki (74.000 vittime).

 

Cosa accadde: "il Sole Rosso"

"Little Boy", la bomba atomica che è esplosa a circa 600 metri sopra Hiroshima, aveva una potenza di quasi 15.000 tonnellate di tritolo.
Quella caduta su Nagasaki, soprannominata "Fat Man", aveva una potenza ancora maggiore, stimata in 21.000 tonnellate di tritolo.

La temperatura raggiunta nell'epicentro della bomba di Hiroshima è stimata sui 7.000 gradi.
Una autentica "palla di fuoco" - un Sole Rosso, come venne definito - che ha causato gravi e, spesso, fatali ustioni nel raggio di circa tre chilometri.

L'intenso lampo delle esplosioni ha causato anche cecità temporanea e danni irreversibili agli occhi.

Le radiazioni di calore che seguirono le esplosioni, in una frazione di secondo, provocarono numerosi incendi che devastarono diversi chilometri quadrati a Hiroshima e Nagasaki, dove all'epoca la maggior parte degli edifici era fatta di legno.

Si ritiene che le ustioni e gli incendi siano stati la causa di oltre la metà delle morti immediate a Hiroshima.

Esplosione e radiazioni

Molte persone sono state anche uccise o gravemente ferite da detriti volanti, altre da crolli di edifici.

Le esplosioni atomiche hanno emesso radiazioni nocive a breve e a lungo termine: la "malattia da radiazioni" ha colpito molti di coloro che sono sopravvissuti alle devastazioni immediate di Hiroshima e Nagasaki.

Le sindromi da "radiazioni acute" - vomito, mal di testa, diarrea, diarrea, emorragie, perdita di capelli - hanno portato alla morte nel giro di settimane o pochi mesi.

E gli "hibakusha" (in giapponese: i sopravvissuti alle bombe) sono stati esposti per il resto della loro vita a un rischio maggiore di sviluppare certi tipi di cancro.

Su circa 50.000 persone colpite dalle radiazioni nelle due città, monitorate dalla Fondazione di ricerca statunitense-giapponese RERF (Radiation Effects Research Foundation), circa 100 sono morte di leucemia e 850 di loro di tumori legati alle radiazioni.

Le conseguenze sulla Seconda Guerra Mondiale e sul presente

Le bombe su Hiroshima e Nagasaki assestarono il colpo finale al Giappone, che si arrese il 15 agosto 1945, ponendo fine alla Seconda Guerra Mondiale.

Nel dopoguerra, il governo giapponese ha creato lo status di "vittima ufficiale" delle bombe atomiche, garantendo un trattamento sanitario gratuito.
Ma questo diritto è stato concesso a condizioni restrittive, escludendo migliaia di vittime.

Molti hibakusha sono diventati ferventi attivisti per cause pacifiste e antinucleari, viaggiando per il mondo per testimoniare.

Il Papa e il Presidente

Il 24 novembre 2019, Papa Francesco si è recato a Hiroshima e Nagasaki per dire "NO" alle armi nucleari.

Nel maggio 2016, ormai in scadenza di mandato, Barack Obama è stato il primo presidente americano in carica a visitare Hiroshima.
Anche Obama aveva allora sostenuto un mondo senza armi nucleari, senza però scusarsi, a nome degli Stati Uniti, per la tragedia dell'agosto 1945.
La sua visita in Giappone fu accompagnata da proteste e manifestazioni.

La commemorazione

Come ogni anno, un minuto di silenzio ricorda il momento in cui la bomba colpì Hiroshima.

Sopravvissuti e parenti delle vittime si sono riuniti nel Parco della Pace della città, in occasione del 76° anniversario del bombardamento.

Anche sull'onda di quella terribile esperienza, in Giappone esiste ora un forte sentimento pacifista e un impegno concreto per un mondo libero dal nucleare.

Il discorso del sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui:

"Non dobbiamo mai permettere che questo doloroso passato si ripeta. La società civile deve rifiutare il nazionalismo egocentrico e unirsi contro ogni minaccia".

Il primo ministro Shinzō Abe ha rinnovato il suo impegno a mantenere il Giappone lontano dal nucleare.

"La nostra nazione manterrà saldamente i "Tre Principi non nucleari" (di non possedere, non produrre e non permettere l'ingresso di armi nucleari nel paese).
Sollecitando con insistenza la discussione e l'azione di ciascun paese, il Giappone assumerà un ruolo guida negli sforzi della comunità internazionale per la realizzazione di un mondo senza armi nucleari".

Shinzō Abe 

65 anni, Primo Ministro del Giappone.

 

Quest'anno gli eventi commemorativi sono stati ridimensionati a causa della pandemia di Coronavirus, ma a Hiroshima l'emozione è sempre grande e tangibile.

https://it.euronews.com/2020/08/06/la-bomba-atomica-su-hiroshima-76-anni-dopo-giappone-nagasaki-guerra

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