Il 25 agosto 1609 Galileo Galilei rivoluzionò
il mondo dell’astronomia: presentò al governo veneziano il suo cannocchiale.
Ebbe il merito del perfezionamento e del primo uso astronomico delle lenti, che
furono costruite nel 1607 da occhialai olandesi.
Per la costruzione del suo telescopio, Galileo usò le sue mani: levigò le
lenti, le combinò in modo congeniale, assemblò i vari pezzi. Costruì un tubo in
legno, con due lenti di vetro alle estremità, una concava e l’altra convessa,
il tutto accorpato con vari accessori. Unì quindi la consapevolezza del legame
tra i suoi strumenti e il metodo scientifico, alla sua eccezionale abilità nel
progettarli e costruirli. Con il risultato di riuscire a moltiplicare il potere
d’ingrandimento del suo telescopio da 3x (tre ingrandimenti), fino a 8x,
raggiungendo poi i 20-30 ingrandimenti. Le lenti olandesi si trasformarono a
tutti gli effetti nel telescopio galileiano.
Tramite il suo genio, fu possibile quindi osservare per la prima volta il cosmo,
con uno strumento ben più potente e “scientifico” dell’occhio nudo.
Diresse il suo strumento verso il cielo e la prima cosa che
osservò fu la Luna, che non si rivelò liscia come si riteneva fosse
fino ad allora, ma individuò le sue montagne e crateri.
Scoprì la costituzione stellare della Via Lattea, con i suoi
ammassi di stelle e corpi celesti, individuò i quattro maggiori satelliti di
Giove.
La scoperta di questi elementi confutavano la tesi che
tutti i pianeti girassero intorno alla Terra, confermando invece la teoria
eliocentrica di Niccolò Copernico, a discapito di quella geocentrica
di Aristotele, che sosteneva erroneamente l’esistenza di un universo con la
Terra posta al centro.
https://www.sanmarinortv.sm/news/cultura-c6/25-agosto-1609-galileo-presenta-il-suo-telescopio-a-venezia-a99458
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