“Il lavoro di
attore è un mestiere privilegiato che va pagato con la coerenza.”
Sergio Castellitto
Spaziando tra commedia ed
arte drammatica
Gli esordi a teatro
Sergio Castellitto nasce a Roma il
giorno 18 agosto del 1953 in una famiglia le cui origini geografiche vengono
dalla città di Campobasso. Sergio studia recitazione presso l'Accademia
Nazionale d'Arte Drammatica, ma non porta a termine il suo percorso. Esordisce
in teatro molto giovane ed ha modo di essere diretto da registi importanti; tra
questi ci sono Luigi Squarzina ed Aldo Trionfo(Il Candelaio, 1981) ed Enzo
Muzii (Girotondo da Schnitzler, 1985).
Il matrimonio con Margaret
Mazzantini
All'età di 34 anni, nel 1987, si unisce
in matrimonio con la collega Margaret
Mazzantini; Sergio e Margaret si erano conosciuti
in occasione della messa in scena de "Le tre sorelle" di Anton Cechov: la coppia metterà al mondo ben quattro figli. A
seguire le orme di attore e anche di regista ci sarà Pietro Castellitto (nato nel 1991).
Durante gli anni '90, Sergio Castellitto
ottiene buon successo con la fortunata commedia di Neil Simon "A piedi
nudi nel parco" (1994) e nella pièce "Recital su Derek Jarman"
(1995).
L'esordio come regista teatrale avviene
nel 1996 con la pièce "Manola", scritta e interpretata da Margaret
Mazzantini e da Nancy Brilli.
Ancora come regista ma anche come
interprete, porta in scena nel 2004 un altro testo della moglie, dal titolo
"Zorro".
Attore in tv
L'esordio televisivo avviene nel 1982,
ma è dalla metà degli anni '80 che la presenza di Sergio Catellitto diventa
costante: ottiene grande successo di pubblico nella serie "Un cane
sciolto", diretta da Giorgio Capitani.
Grande emozioni suscitano le sue
eccellenti interpretazioni di grandi personaggi italiani quali Fausto Coppi (1995), Don Lorenzo Milani (1997), Padre Pio (2000) ed Enzo Ferrari (2003).
Conosce anche un clamoroso flop nel 2004
quando interpreta in tv il commissario Maigret.
Sergio Castellitto al cinema
Come attore cinematografico esordisce
nel 1981 recitando un marginale ruolo di comparsa in "Tre Fratelli",
di Francesco Rosi; seguono alcuni film in cui Sergio Castellitto
ricopre ruoli di spalla, per poi farsi notare come protagonista in alcune opere
prime realizzate da giovani registi; tra le sua prove migliori c'è quella in
"Sembra morto... ma è solo svenuto" (1985), di Felice Farina, di cui
Castellitto scrive anche il soggetto e collabora alla sceneggiatura.
Il grande pubblico lo apprezza nelle
commedie "Piccoli equivoci" (1989), di Ricky Tognazzi, e "Stasera a casa di Alice" (1990),
di Carlo Verdone. Non disdegna ruoli di impegno come in "La
carne" di Marco Ferreri e "L'ora di religione" di Marco Bellocchio. Molto richiesto all'estero, lavora con una certa
continuità in Francia.
Gli anni '90
I suoi film migliori durante gli anni
'90 sono "Il grande cocomero" (1993), di Francesca Archibugi e "L'uomo delle stelle" (1995), di Giuseppe
Tornatore, che gli valgono due premi Nastri
d'Argento.
L'esordio come regista sul grande schermo non raccoglie molti consensi:
il suo primo film è una commedia grottesca intitolata "Libero Burro",
che esce nelle sale nel 1999. Vince invece un David di Donatello per "Non ti muovere", pellicola del 2004 tratta dall'omonimo romanzo
di Margaret Mazzantini, che Sergio Castellitto dirige e di cui scrive la
sceneggiatura.
Gli anni 2000
Nel 2006 torna a recitare diretto
da Marco Bellocchio nel film "Il regista di matrimoni";
nello stesso anno lavora per la prima volta con Gianni Amelio nel
film "La stella che non c'è".
Tra le produzioni cinematografiche
internazionali ricordiamo la sua partecipazione ne "Le cronache di Narnia:
il principe Caspian" (2008) nel ruolo di Re Miraz, antagonista del giovane
Caspian (Castellitto in passato ha vissuto realmente nel comune di Narni, in
Umbria, l'antica Narnia dei romani da cui Clive Staples Lewis, l'autore del romanzo da cui è tratto il film, ha
preso spunto per il nome della sua opera).
Gli anni 2010-2020
Tra i suoi film al cinema degli anni
2010-2020 ricordiamo "Italians" (regia di Giovanni Veronesi, 2009),
"Tris di donne e abiti nuziali" (regia di Vincenzo Terracciano,
2009), "Questione di punti di vista" (regia di Jacques Rivette,
2009), "Alza la testa" (regia di Alessandro Angelini, 2009), "La
bellezza del somaro" (sua regia, 2010), "Venuto al mondo" (sua regia,
2012), "Una famiglia perfetta" (2012, di Paolo Genovese), "La buca" (2014), "Piccoli crimini coniugali
(2017, di Alex Infascelli), "Fortunata" (sua regia, 2017), "Il
tuttofare" (2018), "Il talento del
calabrone" (2020), "Il cattivo poeta" (2020, in cui interpreta Gabriele D'Annunzio).
https://biografieonline.it/biografia-sergio-castellitto
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