Dopo
l’idrogeno, l’elemento chimico più presente nell’universo è l’elio, gas
nobile incolore e inodore. Sulla Terra è rinvenibile nell’atmosfera terrestre,
in alcune acque minerali e in certi gas naturali. Il suo utilizzo più noto
riguarda i palloni aerostatici e i dirigibili.
Il primo a scoprirlo fu l’astronomo francese Jules
Janssen, nel corso di studi condotti sulla luce solare. Durante l’eclissi
totale solare del 18 agosto 1866, osservò una riga luccicante, di colore
giallo, nello spettro della cromosfera del sole. Quell’elemento, allora
sconosciuto, fu notato in seguito dallo scienziato britannico Joseph Norman
Lockyer e stimato erroneamente come “metallo”.
Di qui la scelta di aggiungere il suffisso ium al
termine greco Helios (in onore al dio greco del sole). La
scoperta, ritenuta sensazionale, venne celebrata dall’Accademia delle scienze
di Parigi con una medaglia commemorativa, con su impressi i volti di Janssen e
Lockyer.
Soltanto nel 1895, il chimico scozzese William Ramsay (Nobel per
la Chimica nel 1904) riuscì a isolare l’elio e a classificarlo come gas nobile. (Alfredo
Paolo Borrelli)
https://www.vesuvianonews.it/accadde-oggi-18-agosto-1866-janssen-osserva-per-la-prima-volta-lelio/
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